Capitolo 1.
Monaco di BavieraMonaco di Baviera, spesso semplicemente chiamata Monaco, si erge come un gioiello architettonico e culturale nel cuore della Germania. Situata nella regione della Baviera, questa città incanta i visitatori con la sua miscela unica di storia, arte e modernità.
La tradizione bavarese si riflette nei Biergarten, i tipici giardini della birra, dove le persone si riuniscono per gustare birra fresca e piatti locali in un'atmosfera conviviale.
Le feste tradizionali, come l'Oktoberfest, attraggono visitatori da tutto il mondo per celebrare la cultura, la musica e la cucina bavarese.Il Bayern Monaco è un simbolo di orgoglio per gli abitanti della città. La squadra rappresenta non solo l'eccellenza sportiva, ma anche l'orgoglio e l'identità bavarese. I successi del Bayern sono celebrati come successi della città stessa.
Il calcio è un elemento cruciale della vita e della cultura di Monaco di Baviera. Gli abitanti vedono il calcio come molto più di uno sport; è un legame che unisce la comunità, celebra la storia e l'identità locale, offre un'opportunità per emozionarsi e socializzare insieme.
In questa atmosfera cosmopolita Genzo Wakabayashi ha deciso di trasferirsi circa tre anni fa dopo alcuni problemi con l'Amburgo, la sua casa dopo il Giappone, terra natale.
Nella quiete mattutina, Genzo si solleva dal sonno, come una farfalla che emerge dal suo bozzolo. I suoi occhi si aprono su un mondo che si rinnova, una tela dipinta dalla natura e dalle ambizioni umane.
I pensieri si accavallano nella sua mente, mentre i dubbi e le preoccupazioni si fanno strada in lui come un fiume in piena.
Lo sguardo si posa sullo specchio di fronte, riflettendo un'immagine di determinazione mescolata a una debole traccia di ansia.
Oggi è una giornata cruciale per la sua carriera, un momento in cui il suo talento e la sua abilità verranno messi alla prova in un'importante partita contro la Juventus del suo amico rivale Kojiro Hunga, partita di ritorno per la qualificazione ai quarti di finale di Champions Leage.
Sedendosi al bancone della sua cucina, Genzo risponde alla video chiamata di Kojiro arrivato a Monaco la sera prima.Kojiro seduto al tavolo, cellulare appoggiato davanti a sé:
"Hei! Sei ancora in pigiama!"
"Ho fatto tardi stamattina, ma non preoccuparti recupero in fretta!" sostiene Genzo con il solito sorriso beffardo.
"Fra un'ora ci spostiamo verso il campo allenamenti, ti trovo li? Cosi magari anticipiamo la sfida!"
"Si, abbiamo il pullman che ci porta al campo fra un'ora circa" risponde Genzo andando avanti e indietro per la cucina irritando l'attaccante.
"La vuoi finire! Mi sembra di fare colazione con tua cucina, cosa ti prende oggi?"chiede esasperato.
Genzo, con un'espressione infastidita, sbatte l'anta della dispensa in cerca di qualcosa. La sua frustrazione emerge quando risponde a Kojiro:
"Non lo so, stamattina non trovo nulla."
Kojiro, giocoso come sempre, prova a scherzare:
"Cos'è, se non hai una cuoca non riesci a fare colazione?" Genzo reagisce immediatamente, cercando di difendersi:
"Non rompere, lo sai che non ho nessuna cuoca. Non fare l'asino, non è la mattina giusta!"
La tensione nell'aria diventa palpabile, e Kojiro decide di affrontare direttamente Genzo:
"Senti un po', vuoi che venga lì per spaccarti la faccia o ti calmi e mi dici cosa ti prende?"
Genzo, visibilmente frustrato, si siede di fronte al cellulare e guarda Kojiro sullo schermo. Con un sospiro, confida:
"Non lo so, stamattina ho l'ansia, una strana sensazione di angoscia. Non so cosa sia, ma mi preoccupa.
"Si appoggia poi al tavolo, mettendo le mani sotto il mento, mentre cerca di elaborare i suoi sentimenti.
"Ti è mai capitato di avere la sensazione che qualcosa di brutto sta per accadere?"
Kojiro comprende l'emozione di Genzo e cerca di rassicurarlo:
"Hai una brutta sensazione, si chiama paura. Ma normalmente, quando affrontavo quella sensazione, non succedeva nulla e spariva. Dai Genzo, non sei il tipo che crede a queste cose. Forse hai solo paura di perdere"
Genzo, determinato, respinge l'idea di avere paura della partita:
"Col cazzo che ho paura di perdere, non riuscirai a farmi goal.
" La sua sicurezza traspare dal tono di voce deciso.
Kojiro cerca di capire smorzare la situazione:
"Ma fottiti! Dai non far l'asino, muoviti e prepararti"
Genzo risponde con un sorriso fiducioso:
"Stasera rientri subito o riesci a fermarti per un bicchiere al perdente?"
"Posso restare, mi ospiti tu ovviamente, poi rientro col volo domani a mezzogiorno."
"Andata, ci vediamo dopo, ora devo muovermi!"Dopo aver terminato la chiamata Genzo finisce di prepararsi per raggiungere i suoi compagni che lo aspettano, l'agitazione non lo molla ma tenta di reprimerla per provare a concentrarsi sulla partita della serata.
Si infila la tuta e le scarpe, indossa i suoi occhiali da sole, prende la borsa e le chiavi della macchina, si dirige verso la hall, saluta il portiere con la solita raccomandazione:
"Genzo! Mi raccomando, stasera contiamo su di te per passare il turno"
"Puoi contarci, buona giornata Greg" e con un sorriso sale sulla sua auto.Il traffico è denso, ma ha imparato a gestire situazioni del genere nel corso degli anni. Si appresta ad attraversare l'incrocio quando un boato si diffonde nell'aria, un suono che sembra quasi travolgere tutto il resto.
È come un tuono improvviso e temporaneo, che poi svanisce nel silenzio.Mentre attraversa l'incrocio, un camion passa col semaforo rosso e colpisce la sua macchina di lato con una forza devastante.
Un'esplosione di rumori riempie l'aria, il suono della lamiera che striscia sull'asfalto e il martellare incessante nella sua mente. L'urto è violento e i vetri si frantumano, ferendo Genzo.La visione di un palo che si avvicina rapidamente lo fa irrigidire, preparandosi al secondo impatto.
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Un attimo.e tutto cambia
FanficBasta un giorno, un attimo e quello che è stato sparisce. Genzo Wakabayashi, portiere del Bayern Monaco. La sua fama lo precede. Bello, ricco e famoso, all'appice della sua carriera. Cosa potrà mai andargli storto?