《Secure》~Ross Lynch Fanfic

Capitolo 4.

Ross's pov.

Un rumore di vetri rotti mi svegliò nel cuore della notte.

Non capivo da dove venisse. Non dalle due stanze accanto a me,avevo dato un'occhiata in corridoio e non c'era nessuno,di certo non ero stato io quindi..

Cazzo. No. Nicole.

"NICOLE,APRI!"urlai battendo energicamente sulla sua porta,ma nessuno rispose.

Dopo poco,altri vetri rotti,e un urlo.

Ero spaventato,non sapevo cosa fare,chi chiamare.

Sapevo solo una cosa:dovevo entrare.

Presi tutta la mia forza,tutta l'adrenalina,e mi buttai contro la porta,che grazie a Dio si aprì.

Fortunatamente questo posto fa schifo.

La scena che trovai una volta dentro mi fece rabbrividire:bottiglie di alcolici in frantumi su tutto il pavimento,l'intera stanza era completamente sotto-sopra e Nicole era lì in piedi davanti a me piena di ferite,probabilmente causate dalle schegge di vetro.

Appena mi vide si buttò in ginocchio e scoppiò a piangere.

"Nicole.."dissi avvicinandimi.

"STAMMI LONTANO!"urlò mandandomi via con una mano.

"Nicole,lasciami avvicinare.."

"NO!Ti farei solo del male.."

"Ok senti,devo chiamare i dottori."

"Nononono. Non mi faranno più uscire da qua altrimenti."

"Nicole,hai bisogno di aiuto."le dissi uscendo dalla stanza di corsa.

"Noooo!"

Il suo urlo mi strinse il cuore,ma non potevo fare trimenti.

Raggiunsi il settore dove ci venivano fatti tutti i test e trovai il guardiano.

"Aiuto,la prego. Nicole..182..lei ha..aiuto."cercai di dire buttando fuori parole a caso.

"Ragazzo ricomponiti per piacere,e ripeti tutto."disse lui fermo alzando la cornetta del telefono.

"Nicole Burckard,stanza 182,ha bisogno di aiuto."

"Abbiamo bisogno di aiuto in clinica,Nicole Burckard,è urgente."comunicò a chiunque ci fosse dall'altra parte del telefono.

"Valla a prendere e portala qua. Veloce,i medici saranno qua in pochi minuti."disse poi rivolgendosi a me.

Io annuii e corsi indietro.

La porta era ancora aperta,e Nicole era ancora lì inginocchiata.

Mi avvicinai con cautela e la presi in braccio.

"Lasciami!"

"Nicole ti voglio solo aiutare."

Iniziò a colpirmi il petto,a prenderlo a pugni,a graffiare,ed essendo senza maglia lasciò i segni.

Quando ritornai là c'erano già tutti i medici che mi aspettavano.

La presero e la stesero su una barella,che io cercai di seguire il più possibile,ma poi mi sbatterono quelle fredde porte di metallo in faccia.

Non potevo fare altro che aspettare.

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"Ehi ragazzo,sei qui per lei?"mi chiese un medico svegliandomi.

"Si" sbadigliai "Come sta?"

"Meglio,ma dovremo tenerla sotto osservazione per un po'. Ieri ha avuto una crisi,e abbiamo paura possa averne altre."