《Secure》~Ross Lynch Fanfic

Capitlolo 28.

"I-io non.."

"Lo sapevo."

Detto questo uscì di corsa dalla stanza.

Mi infilai di corsa i miei pantaloni ancora sporchi e appiccicosi di limonata e lo seguii,per poi raggiungerlo quando ormai era già sul vialetto.

"Ross aspetta!"gli appoggiai una mano sulla spalla.

"Cosa!?"

"Credi davvero che dopo tutto quello che abbiamo passato ti lascerei così?Abbiamo passato cose ben peggiori di questa,eppure siamo ancora qua. Dovrà pur significare qualcosa,non trovi?Solo che questa volta mi ci vorrà un po' per tornare a fidarmi come facevo una volta,ma non riuscirei mai a stare senza di te. Del resto hai ragione:ormai siamo l'uno dipendenti dall'altra. Siamo l'uno la dipendenza dell'altra e,come ben sai,è difficile smettere."

Accennò un sorriso giocando con gli anelli.

"Che hai fatto ai pantaloni?"

"Prima Riker mi ha versato un bicchiere di limonata addosso. Questo è il motivo per cui indosso la sua maglia,e per cui i miei vestiti erano a terra in camera sua."

"E il letto sfatto?"rise.

"Cazzo ne so!Si sarà dimenticato di rifarlo idiota."risi dandogli una spintarella.

"Dai,torniamo dentro. Ho bisogno di farmi una doccia e togliermi questa terribile sensazione di appiccicosaggine di dosso."

"Si."sorrise.

Ross's pov.

Decisi che avrei fattio ciò che aveva detto Nicole.

Sarei andato da Laura per farmi perdonade. Del resto,delle scuse le spettavano indubbiamente,e avevano tardato anche troppo ad arrivare.

Mi preparai e scesi nella hall,dove incrociai Nicole.

Non l'avevo mai vista così,ma santo cielo se stava bene.

Mi mancava.

Cazzo se mi mancava.

Era la mia migliore amica,e adesso non avevo più nemmeno lei per farmi due risate se ne avessi avuto bisogno.

Decisi comunque di non pensarci in quel momento,ma di concentrarmi su Laura,e su ciò che avrei voluto dirle.

Eccomi lì,davanti a casa sua dopo tanto,troppo tempo.

Bussai un paio di volte,e dopo qualche secondo venne ad aprirmi Vanessa.

All'inizio era sorridente,ma poi quando alzò lo sguardo e i suoi occhi si incrociarono con i miei s'incupì.

"Ross,che diamine vuoi?"

"Vorrei solo parlare con Laura."

"Non c'è."rispose fredda chiudendo la porta.

"No ferma!"urlai mettendomi in mezzo

"Cosa!?"

"Ti prego. Le devo delle scuse. So che è in casa."

"Non credi di arrivare un po' tardi bello?Chi ti dice che vorrà ascoltarti?"

"Fidati,sarà così."

Rimase a guardarmi per qualche secondo,poi alzò gli occhi al cielo e mi lasciò entrate.

"LAURA!Scendi,qualcuno si è deciso a venire a farti visita!" urlò su per le scale "Tu intanto vatti a sedere in salotto se vuoi."

Annuii e andai a sedermi su quel comodissimo divano.

Quando la vidi ebbi un tuffo al cuore.

Era cambiata,era più grande e forte,ma per me rimaneva sempre la piccola Laura che avevo conosciuto tanti anni prima.