Capitolo 19.

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Ross's pov.

Mi svegliai ancora dolorante.

Cielo,quella Vikki non scherzava mica.

Comunque se ve lo state chiedendo,sì. Mi sentivo un perfetto stronzo.

Sgranchii il collo massaggiandomelo con una mano,poi andai a farmi la doccia.

In un'oretta sarebbe arrivata Anne a salutarmi come d'accordo.

Finita la doccia mi vestii e sciesi nella hall.

Appena arrivai mi passò davanti Vikki,che mi fece l'occhiolino,insieme al suo gruppeto di amiche.

Accennai un sorriso,poi vidi Anne sulla porta.

La raggiunsi,ma appena mi vide gli angoli del suo sorriso si abbassarono.

"Ross..non lo avrai fatto davvero.."sussurrò sfiorando i lividi violacei sul mio collo che quella ragazza mi aveva lasciato la notte prima.

Abbassai lo sguardo e non dissi nulla.

"Cosa direbbe la tua ragazza in questo momento?"

"I-io..non lo so."

"Ti manderebbe a fanculo." mh,schietta. Mi ricordava tanto Nicole..

"E lasciati dire che te lo meriti tutto. Non sei riuscito a resistere al corpo di una ragazzina tutto fumo e niente arrosto. Sei proprio uno come gli,ti direbbe anche. Ma io so che in fondo non lo sei,solo che non vuoi farlo venire fuori. Non nascondo che mi hai delusa però. Ti conosco da quattro anni,e da te non me lo sarei mai aspettata. Ciao Ross."disse infine dandomi una pacca sulla spalla.

"C-ciao Anne.."balbettai.

Dio che coglione ero stato.

Nicole's pov.

Era stato un altro orribile giorno di scuola,forse anche più del solito.

A parte il fatto che era lunedì,presi anche C- in storia,cosa che non aiutava molto la mia scarsa media.

Tornata a casa pensai di farmi da mangiare,ma non avevo fame.

Ultimamente non mangiavo più.

Mi chiusi in camera e mi spogliai per mettermi in pigiama.

Prendendo i vestiti dall'armadio notai il riflesso del mio ormai esile corpo nell'enorme specchio appoggiato al muro.

Non mi piaceva come stavo diventendo,ma del resto non era nemmeno colpa mia.

Alla fine 'il colloquio' con quel Mark l'avrei avuto quel pomeriggio,dopo l'ennesimo cambio di data.

Mi infilai di pantaloni di tuta e una canotta larga,poi sentii suonare il campanello.

Quello doveva essere Mark.

Aprii la porta e mi trovai davanti il classico uomo di età media americano:alto e castano,ma aveva l'aria molto più simpatica di quanto mi aspettassi.

"Niicole giusto?"sorrise porgendomi una mano.

"Si,tu immagino sia Mark,piacere. Vieni accomodati pure."sorrisi in risposta stringendola.

Lo feci mettere sulla poltrona accanto al divano,dove invece mi sedetti io a gambe incrociate sgranocchiando due patatine.

Un po' di fame la sentivo comunque.

"Allora,parlami un po' di te."disse tirando fuori un blocco per gli appunti.

"Cos'altro devo dirti che già non sai?Mia madre ti avrà raccontato tutto."

《Secure》~Ross Lynch FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora