Capitolo 7.

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"T-tu come fai a dirlo?Ci hai spiati?"chiese quasi disgustato.

"Non è questo l'importante adesso. L'inportante è che sei nei guai fratello,e ti ci sei messo da solo."

Poi Nicole uscì dalla camera di Riker,vestita e pettinata.

"Scusate,io..vado via. Credo sia meglio. Ciao."

"Nicole ehi!"la chiamai,ma non si girò.

Nicole's pov.

Feci finta di non aver sentito nulla e me ne andai.

Possibile essere così stupidi!?Non potevo rimanere incinta. Non sarei mai stata una buona madre.

Un'alcolizzata e il fratello di un drogato. Che accoppiata vincente.

Decisi che non avrei mai più visto Riker,volevo evitare guai e discussioni.

Ero disperata,così chiamai l'unica persona di cui potevo fidarmi davvero.

"Nicole!Non ci sentiamo da un'eternità!Qualcosa non va?"

"Tutto. Ti prego,possiamo vederci?Ho bisogno di te,di un tuo abbraccio."

"Lo avrai Nicole. Anche io ho bisogno di te. Vieni qua,non c'è nessuno,lui è via per un paio di giorni."

"Ok,arrivo subito."

Mi diressi alla fermata dei taxi,attirai l'attenzione di uno di loro e salii di corsa.

"Dove la porto signorina?"

"Beverly Hills."

Vivere a Beverly Hills mi aveva sempre fatto schifo.

Mi ero sempre sentita fuori posto da quell'ambiente da ricconi puliti e ordinati.

Sempre costretta ad indossare abiti carini,color confetto e ballerine scomodissime.

Appena potevo però,aprivo quello che si può chiamare 'il mio armadio segreto',che consisteva in un doppiofondo nell'armadio ci cui probabilmente mia madre non si ricordava nemmeno,in cui tenevo tutte le cose che compravo per i fatti miei.

La mattina mi vestivo come voleva lei,infilavo un paio di jeans e una canotta nello zaino poi uscivo.

Del resto venivamo dalla periferia di Portland,non poteva pretendere che cambiassi su due piedi.

Aveva solo dieci anni quando ci eravamo trasferiti,ma avevo già capito cosa volevo e cosa no. Come volevo essere e come invece non volevo essere.

E di sicuro non volevo essere una di quelle bamboline ordinate che vivono nelle ville con piscina,che poi alla fine sono solo delle grandissime troie.

Oddio quella parola.

Credo che non potrò mai più dare della troia a qualcuno senza che mi venga in mente Ross.

Ancora non mi capacitavo del fatto che avesse potuto parlarmi così.

"Eccoci bella,sono 20$."

Raccimolai i pochi spiccioli che avevo in tasca,ma arrivavo solamente a 18$.

"Vabbe dai non preoccuparti. Solo perchè sei tu però eh."sorrise il taxista.

Sorrisi cercanto di ignorare l'inquietudine della situazione e scesi dalla macchina.

Eccomi di nuovo davanti a quella casa,alla mia casa dopo otto lunghissimi mesi.

Il lrato era curato,gli irrigatori funzionavano e la piscina era scoperta,ciò significava che qualcuno la usava.

《Secure》~Ross Lynch FanficDove le storie prendono vita. Scoprilo ora