Capitolo 9!

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In seguito ad un rapido intervento da parte di Dom al tavolo degli incappucciati per salvare il ragazzino, fu possibile continuare con le presentazioni.

-Continuiamo con altre due bimbe he hanno deciso di presentarsi insieme – dice l'incappucciato, facendo segno alle bambine di togliersi i mantelli.

Tolti i mantelli, la sala poté vedere due bambine identiche tenersi per mano, con lunghissimi capelli marroni, carnagione olivastra e occhi azzurri. Vestite entrambe con dei vestiti bianchi con dei fiori sopra, una bambina con i fiori blu e un'altra con i fiori viola.

Tutti i presenti sorridono, contagiati dai sorrisi delle bambine

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Tutti i presenti sorridono, contagiati dai sorrisi delle bambine.

-Ciao a tutti – dicono insieme con vocine dolci.

-Io sono Megan Ross – dice la bimba con i fiori blu.

-E io sono Morgan Ella – continua la bambina con i fiori viola.

-E siamo le gemelle Zabini – dicono le bambine entusiaste.

Tutti al tavolo di serpeverde erano sorpresi da tale notizia.

-Sii sono nonna – urla felice Elizabeth alzandosi e iniziando a danzare ripetendo la frase come un mantra. -Alla faccia dell'anima libera fig...Figliolo!? – continua per poi bloccarsi quando non vede Blaise seduto.

-Owen ti odio – riprende a parlare.

-Eh...cosa ho fatto ora? – dice il diretto interessato distogliendo lo sguardo dalle nipoti.

-Cosa hai fatto...guarda lì, non solo, dopo 9 mesi di gravidanza, nostro figlio è identico a te esteticamente ma ha dovuto prendere pure il tuo lato drammatico – dice Elizabeth contrariata, indicando uno Blaise Zabini svenuto sul pavimento.

-Draco caro, sei il più vicino, puoi per favore svegliare quel tragico di mio nipote – ordina Isabella spazientita.

Draco gli lancia la bevanda contenuta nel bicchiere che Silente aveva fatto apparire per rendere le presentazioni più piacevoli.

-Draco ho fatto un sogno assurdo. Avevo due figlie, puoi crederci? E perché sono bagnato? – dice Blaise una volta ripreso.

-Non era un sogno, Blaise – dice indicando il palco.

-Oooh...ma...non...Ma sono un'anima libera io – dice farfugliando.

-Direi che non l'ho sarai più – dice Theo divertito dall'amico.

-Chi è vostra madre? – chiede.

-Blaise, mettiti seduto e lascia presentare le bambine – dice Pensy, prendendo per un braccio il malcapitato spingendolo a sedersi.

-Grazie zia Pensy – dice Morgan.

-Si grazie, pensavo che non finisse più – dichiara Megan, facendo ridere tutti e indignare suo padre.

-Papà, non possiamo rispondere alla tua ultima domanda, lo dirà qualcun altro – dice zittendo definitivamente il diretto interessato, sorpreso di essere chiamato papà.

-Bene, ci presentiamo – dice Megan.

-Abbiamo già detto i nostri nomi. Abbiamo 6 anni – continua Morgan. -I miei padrini sono Gregory Goyle e Astoria Greengrass – rivela, facendo guadagnare al padre delle occhiatacce da parte dei suoi migliori amici.

Quelli nominati ringraziano Blaise.

-I miei invece sono Daphne Greengrass e suo marito –

-Grazie Blaise – dice Daphne.

-Non siamo ancora andate ad Hogwarts –

-Quindi non sappiamo ancora quali materie ci piacciono o no -

-O dove ci manderà il cappello parlante –

-Anche se a casa ci sono delle scommesse a riguardo –

Parlano le bambine alternandosi.

-Ci piace molto il quidditch –

-Ci piacerebbe molto giocarci quando saremo ad Hogwarts –

-Amiamo giocare all'aperto -

-E mangiare dolci –

-Nessuna delle due ha un fidanzato –

-Papà dice che sono mostri cattivi –

-Che ti impediscono di giocare – dicono spaventate le bambine.

-Esatto lo sono. Niente fidanzati per sempre – conferma Blaise già protettivo, facendo sorridere rassegnati i suoi amici.

-Domande? – chiede Morgan.

-Secondo le scommesse in qual è casa andrete? – chiede un serpeverde del terzo anno.

-Molti pensano che io andrò a grifondoro – dice Megan.

-A me pensano che andrò a tassorosso – dice Morgan.

-Ma non sappiamo se hanno ragione o no – dicono le bambine alzando le spalle.

-La nostra presentazione è finita –

-Possiamo andare da papà adesso? – chiedono all'incappucciato.

-Andate pure – proclama il ragazzo.

Le bambine felici corrono giù dal palco, tra le braccia del padre.

Rimasto solo l'incappucciato prende la parola.

-Beh...alla fine non gli serviva così tanto aiuto alle bambine. Ora tocca a me presentarsi – dice l'incappucciato, togliendosi il mantello.






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