4. Credo che ci siamo persi

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Fandom: Harry Potter
Pairing: Remus x Sirius, James x Lily

Un tour a Venezia era stata l'idea più brillante di Remus. Non che fosse mai a corto di idee brillanti, dato che a Hogwarts era uno dei più bravi a scuola. Ma dopo aver messo piede fuori dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia e fatto un respiro profondo con il Canal Grande di fronte a sé, era convinto che avesse avuto proprio una bellissima e grandissima brillante idea.
I suoi tre amici, James, Sirius e Lily, lo raggiunsero con gli zaini in spalla e le bocche spalancate.
Sirius si tolse gli occhiali da sole e fu meravigliato dalla bellezza degli edifici. La scalinata era un via vai di babbani che come loro avrebbero visitato Venezia.
Nessuno di loro sapeva cosa aspettarsi, e come primo impatto fu davvero buono.
«Allora, la nostra prima tappa?» chiese James una volta deciso di incamminarsi.
«Prima di tutto ci serve una mappa della città. Dobbiamo cercare il nostro hotel» rispose Remus, attraversando un ponte. Comprò una mappa in un'edicola e la aprì per studiarla. Sirius gli fu vicino. Tirò fuori dal taschino dei pantaloni un foglietto con su scritto le indicazioni per arrivare all'hotel.
«Dobbiamo prendere questa via e poi andare giù di qua» indicò con il mignolo.
«Perfetto, andiamo.»
Trovare l'hotel fu abbastanza facile. Presero la chiave della loro camera condivisa e lasciarono i loro bagagli.
Era surreale che due maghi purosangue per niente abituati al mondo dei babbani fossero così a loro agio anche senza usare la magia. Remus si sentiva commosso ad avere amici così incredibili. Lily invece era molto felice, perché per la prima volta dopo molti anni era tornata in Italia, una nazione che aveva molta storia e molto fascino culturale.
Era stata la prima a condividere appieno la scelta di quel viaggio, mentre James e Sirius erano stati leggermente restii.
«Io voglio vedere la piazza quella di... non ricordo come si chiama.» Sirius si grattò la testa, come a spremere le meningi.
«San Marco?» suggerì Remus.
«Sì, sì esatto!»
Aprirono la cartina e seguirono la via più breve per arrivare alla piazza. Lungo tutto il percorso si fermarono a visitare le diverse chiese. Lily teneva la macchina fotografica e scattava moltissime foto ricordo.
Decisero di proseguire su una delle Calle principali e arrivarono alla piazza con le gambe doloranti, però ne era valsa la pena, perché era spettacolare.
«Per la barba di Merlino!» esclamò James. «È molto meglio che in fotografia.»
«Hai visto? E tu che non ci volevi credere!» Lily gli prese la mano e lo trascinò a fare la coda per entrare nella Basilica di San Marco.
«È di qua il Ponte dei Sospiri, volevi vederlo, no?»
«Oh, sì! Andiamo.»
«Sentite, allora ci dividiamo. Ci vediamo dopo proprio qui davanti, okay?» disse Lily.
James annuì e fece ai suoi due amici l'occhiolino. L'obiettivo di quella vacanza era essenzialmente svagarsi un po', visto che era la prima estate da maggiorenni e poi avrebbero iniziato l'ultimo anno di scuola. James e Lily però ne avevano approfittato per passare dei giorni insieme.
Remus era abbastanza d'accordo, ma questo voleva dire restare per lungo tempo con Sirius, e per quanto gli facesse piacere, era allo stesso tempo imbarazzato.
Ad ogni modo, voleva lasciare da soli Lily e James, e avrebbe trascinato Sirius da altre parti.
Dunque, si diressero al Ponte dei Sospiri, attrazione che a Sirius era piaciuta, ma non ne era rimasto molto impressionato.
«Davvero stupenda l'architettura, però mi aspettavo qualcosa di più macabro.»
«Cosa c'è di più macabro nel sapere che veniva attraversato dai condannati?»
«Sarà, comunque è davvero stupenda Venezia, guarda che paesaggio!»
Decisero che avrebbero dovuto fare un giro sulle gondole. Remus gli chiese se ne era davvero sicuro, perché sembrava una cosa troppo romantica.
«Senti, andiamo di qua, c'è troppa gente per i miei gusti.»
Sirius lo prese per mano e lo trascinò nelle calle più interne e poco frequentate dai turisti. Seguirono un canale e dopo un po' che camminavano e visitano alcune chiesette, Remus cercò la mappa nelle sue tasche. Andò nel panico, perché in quelle dei suoi pantaloni non c'era, nemmeno dentro il suo marsupio.
«Oh, cazzo.»
«Che succede Moony?»
«Mi deve essere caduta la cartina, non la trovo.»
«Oh, be' dai, niente panico! I cani hanno un ottimo orientamento!»
«Padfoot, non puoi trasformarti in un cane adesso.»
Sirius sbuffò, incrociando le braccia al petto. «Anche senza che io mi trasformi in cane, ho un buon senso dell'orientamento. Siamo arrivati da di là.»
Sirius lo spinse in quella direzione e per un po' sembrava sicuro di sé, ma ad un certo punto si guardò intorno smarrito.
«Ehm...»
«Sirius, ti prego, non dirmelo.»
«Credo che ci siamo persi.»
«Porca di quella... okay niente panico.»
«Io non sono nel panico.»
«Sì, va bene. Dobbiamo chiedere indicazioni.»
«E se mi trasformassi in cane?»
«Padfoot, abbiamo stabilito niente magia» disse a bassa voce, anche se in quella strada erano da soli. Sirius si corrucciò ma non controbattè. Seguì Remus in silenzio, finché non trovarono un negozio pieno di persone. Fuori vi erano esposte cartoline e calamite della città e poi Remus sbirciò all'interno e ne rimase incantato. Lesse l'insegna: Libreria Acqua Alta*.
«Entriamo.»
Non aspettò nemmeno la risposta di Sirius che si immerse nella libreria più bella che avesse mai visto. I libri erano tutti accatastati in maniera disordinata, rialzati per proteggerli dall'acqua.
«Ma c'è una gondola qui dentro.»
Remus raggiunse Sirius per vedere se ci fosse davvero una gondola, ed era così! Stracolma di libri. Ne sfogliò qualcuno, entusiasta.
«Devo farla vedere a Lily!»
Sirius lo guardò con una strana espressione e indicò un punto in cui ci si poteva affacciare sul canale. Lo guidò fino a lì e si aggrappò all'inferriata.
«Non pensi che sia magico?»
«Molto» annuì, nervoso. Si guardò intorno, nessuno pareva badare a loro.
«Allora teniamo per noi questo posto, dato che lo abbiamo trovato per caso.»
Remus era d'accordo, sembrava di essere entrati nel nido di un mago. Si chiese se il proprietario lo fosse davvero, ma non osava domandarglielo. Tornò a guardare il profilo di Sirius, e venne colto in flagrante.
«Tutto okay?» chiese Sirius sorridendo.
Remus arrossì, provando di nuovo un tuffo al cuore, questa volta però era diverso da quello che aveva sentito dopo essere usciti dalla stazione.
«Sto bene.»
Appoggiò la mano sulla sua, e intrecciarono brevemente le dita. Con la coda dell'occhio videro tre persone avvicinarsi per affacciarsi sul canale, quindi si affrettarono per spostarsi.
Per ritornare alla piazza chiesero direttamente al proprietario della libreria. Diede loro una breve indicazione e una piccola cartina che non fece pagare.
Lo ringraziarono di cuore e uscirono da lì, incamminandosi verso la Basilica.
Una volta arrivati, si riunirono con James e Lily, che erano stati in pensiero per loro.
«Io avevo in tasca la mappa, me ne sono accorto quando ormai eravamo dentro la Basilica.»
«Che a proposito, è bellissima» si intromise Lily. «Voi due state bene? Sembrate stanchi morti.»
«Sì, un po'. Per un attimo ci siamo perduti tra le calle, ma è andato tutto bene» spiegò Sirius.
«Un signore gentile ci ha dato la sua cartina e ci ha indicato dove eravamo.»
Remus fece vedere la cartina, ma quando provò a indicare il punto esatto in cui c'era la libreria, sembrò essere scomparsa. Controllò più volte, ma non la vide più. Persino Sirius era scioccato e si lanciarono un'occhiata perplessa, finché da soli non realizzarono che forse era davvero una libreria di un mago. Solo se eri davvero fortunato sarebbe comparsa sulla tua strada.

*La libreria in realtà è aperta solo dal 2004, mentre i Malandrini qui sono nel 1978.

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