Capitolo 1 - La tempesta

188 9 0
                                    

Sento i suoni della natura, ogni battito, ogni goccia..

A Seoul quella sera le case tremavano dal vento, le finestre non riuscivano a smettere di scricchiolare nonostante fossero chiuse. In molti edifici la corrente mancava già da qualche ora per colpa dell'allerta meteo che stava per incombere sulla città e Taehyung, seduto sul suo comodo divano dell'appartamento condiviso con il cugino Namjoon, si leggeva un libro fantasy coccolato dolcemente dal rumore della pioggia che piano piano iniziava a battere sul vetro della finestra alle sue spalle.
Era appena arrivato il mese di novembre e per lui era il primo anno di università mentre suo cugino, due anni più grande, stava ormai per laurearsi. Era così fiero di lui, avevano entrambi deciso di trasferirsi insieme solo pochi mesi prima e nonostante non fosse un appartamento enorme era giusto per due persone. Da quando erano bambini erano sempre stati in buoni rapporti, giocavano insieme e si sono sempre supportati l'un l'altro, avevano un legame speciale a detta del più piccolo: per Taehyung, Namjoon era come un fratello maggiore essendo più piccolo di lui di due anni e per Nam era lo stesso.
Taehyung era un tipo confusionario, ma non perché facesse casino anzi, semplicemente stava sulle sue, nel suo mondo, amava studiare tanto quanto il quasi coetaneo, amava stare fuori all'aria aperta e allo stesso tempo passare ore in casa in tranquillità, leggere libri soprattutto di fantasia e amava osservare il mondo e la sua evoluzione; credeva in tutto quello che non era pienamente umano, nel suo cuore, una parte minuscola, sapeva che c'era altro al mondo, studiava infatti per diventare un insegnante e poter interagire con la mente fresca degli studenti della nuova generazione, oltre all'innata passione per la scrittura. Al contrario suo, Namjoon era uno scientifico, credeva nella scienza e nella medicina, difatti sarebbe presto diventato uno specializzando nell'ospedale più conosciuto di Seoul, il "National Hospital".
Ma d'altronde nella loro società non era la prima volta che si nominavano i "mezzo sangue".

Taehyung hai chiuso le finestre? fuori sta venendo giù il diluvio.. - Suo cugino entrò nel salone interrompendo la lettura del minore e il biondo, tinto e ormai sbiadito, sentendosi nominare alzò la testa indicandogli le finestre completamente chiuse.

Nam sta tranquillo.. per ora non sembra niente di grave, purtroppo il tempo a novembre è sempre così burrascoso - esordì con tranquillità cercando di rassicurare il più grande che annuendo se ne era tornato nella propria stanza probabilmente per studiare e lui era tornato a leggere immergendosi nella sua immaginazione.
Quello che non sapeva era che a pochi isolati da lui c'era qualcuno che stava "saltando" tra un palazzo e l'altro per sorvegliare la città da quella che gli umani chiamavano "tempesta".

- Angolo autrice
Ciao a tutti sono tornata con una storia iniziata per caso, mi è venuta ispirazione e penso sarà abbastanza breve.
Vorrei un po' di serenità in questa lettura e quindi vi confermo che questa storia non avrà momenti "down".
Se il contenuto non dovesse piacervi potete tranquillamente leggere altro, però comunque spero possa essere di vostro gradimento.
Era tanto che non scrivevo qualcosa e sono immensamente felice di farlo.
I capitoli non saranno molto lunghi anzi, e cercherò di pubblicare almeno due volte a settimana, in caso non fosse perdonatemi ma sono un universitaria e il tempo è quello che è.
ps: Se qualcuno fosse della Toscana come me vi sono vicina in questo periodo.
Adesso vi auguro buona lettura, ciao ciao💕

Una storia per pochiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora