Capitolo 11

8 1 25
                                    

Michael's pov

Stavo per baciarla.
Stavo per fare la cazzata più grande della mia vita, ma che avrei fatto senza avere rimpianti.
Aveva un profumo talmente buono che credevo sarebbe diventato una delle mie dipendenze.
Sentii Nicole e Grace ridacchiare in cucina, perciò le raggiunsi, facendo il mio ingresso in cucina e superando entrambe.
«Dove sei andata?» mi girai verso mia sorella, non prima di aver preso del succo alla pesca.
«Lascia immediatamente quel succo! È mio!» fece lei, come i bambini.
«Non ignorare la domanda e rispondi» le dissi spazientito.
«Non sono affari tuoi, Michael» mi aspettavo questa risposta provenire da mia sorella, ma la voce di Grace che ribatteva, mi fece rimanere di stucco.
«Non metterti in mezzo» la guardai ammonendola.
«Non darmi ordini» controbattè.

Spostai lo sguardo da lei a mia sorella che rimase in silenzio per tutto il tempo.
«Allora me lo dici o no?» insistei, incrociando le braccia al petto, aspettando una sua risposta.
«Sono andata al centro commerciale, ho preso qualcosa per me e anche qualcosa per la mamma. Ti serve sapere solo questo» sbuffò, prendendo Grace per mano, trascinandola con sé verso il corridoio.
«Non abbiamo finito di parlare, signorina!» urlai dalla cucina, come se fossi io suo padre.

Se questo fosse un mondo più tranquillo, senza pericoli, probabilmente non ti riempirei di domande, sorellina mia.
Ma la paura che ti possa capitare qualcosa, aumenta ogni volta che esci da quella porta.

Sospirai, rinunciando a farle il terzo grado.
Andai in salotto, con il bicchiere riempito di succo alla pesca e mi sedetti finalmente sul divano, sfinito.
Accesi la TV iniziando a fare zapping tra i canali non riuscendo però a trovare qualcosa di carino, o per lo meno decente, da guardare.
Alla fine mi ritrovai a cercare una serie TV che mi attirasse particolarmente su Netflix, scoprendo che avevano finalmente messo l'ultima stagione di Cobra Kai e senza pensarci due volte, schiacciai play.

Dopo un paio di puntate, il mio cellulare iniziò a squillare, facendo comparire sul display il nome di Tyler.
Sbuffai, prendendo il cellulare controvoglia e rispondo.
«Pronto?»
«Vedo che a Tyler rispondi, Anderson» sussurrò in modo sensuale la mia ex, facendomi sbuffare una seconda volta.
«Che cazzo ci fai con il suo cellulare?» chiesi, scocciato.
«Sono venuta qui da lui e abbiamo parlato» mi disse, calcando l'ultima parola alludendo, ovviamente, al fatto che non abbiano realmente parlato.
«E a me che cazzo importa? Buon per te, so che ha un cazzo davvero accettabile» le dissi con nonchalance.

Con la coda dell'occhio, vidi Grace scendere lentamente le scale e dirigendosi in cucina.
«Devo andare adesso, non chiamarmi più. Abbiamo chiuso, mettitelo in testa» spensi subito la chiamata e mi diressi in cucina, appoggiandomi allo stipite della porta rimanendo, però, in silenzio.

Nel momento in cui si girò verso di me, sobbalzò, facendo cadere quello che aveva preso dal frigo.
«C-cosa vuoi?» balbettò, stringendosi nelle spalle.
«Nicole?» ignorai la sua domanda, avvicinandomi a lei.
«Si è addormentata. Se continuerà a dormire tornerò a casa» mi rispose, questa volta, con un tono più deciso.
«Puoi rimanere con me a guardare la TV» scrollai le spalle come se non mi importasse, ma in verità avrei voluto guardarla di nascosto mentre era concentrata a guardare il suo film preferito.
«Michael ti ritenevo più intelligente di così» mi disse, abbassandosi per riprendere ciò che le era caduto.
La guardai, confuso dalle sue parole.
«Non siamo amici, Michael» mi sussurrò, appena si era ricomposta.
«Non lo saremo mai» continuò, per poi sedersi al bancone della cucina, iniziando a mangiare del gelato.

Mi mordicchiai il labbro, accennando poi un sorrisetto e mi avvicinai a lei.
«Non fare finta di detestarmi, bambolina» le sussurrai all'orecchio. «Oh e... Se cambiassi idea, puoi sempre venire sul divano con me» continuai a dirle, lasciandola successivamente da sola, dirigendomi verso il divano e sedendomici sopra svogliato.
Era da sciocchi sperare che venisse. Allora perché non smettevo di guardare la porta della cucina, attendendo che lei venisse a sedersi accanto a me?

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 15 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Let Me Love YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora