16. Un passo indietro

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*Noah
A New York, 5 giorni prima

Cloe ci stava parlando dentro quel pub delle sue peggio avventure e io non potei smettere di guardare Laila ridere. Era bellissima.
Mi girai verso Cloe e vidi Landon guardare la mia ragazza. Appena si girò verso di me, lo guardai con la gelosia che mi ribolliva nelle vene.

Il telefono suonò e mi avvisò dell'arrivo di un messaggio. Era Jasmin e per poco non mi andò la coca cola di traverso.

-Noah ho bisogno di te..è urgente
-Jas..che c'è? Sto con Laila e dei suoi amici
-Ti prego vieni, stanza 238
-Jasmin..
- Noah ti prego, ho scoperto ora che i miei stanno divorziando, tu ci sei passato, ho bisogno di te, non del mio ex, solo di un amico in grado di capirmi
"Merda"
-Mi dispiace Jas davvero ma non credo sia una buona idea..
-Ti prego Noah
"Che cazzo faccio?" 
Al diavolo.
- Arrivo

<<Tutto ok?>> mi chiese Laila

"E ora che le dico? Merda"

<<Alan mi ha appena scritto>> mentii e farlo non mi piacque affatto.
<<Ha combinato qualcosa delle sue e vuole che vada ad aiutarlo>> sussurrai nel suo orecchio con una stretta nello stomaco.

Presi il giacchetto e lei stava per fare la stessa cosa facendomi spalancare gli occhi.

<<Tu resta pure qui..ci penso io>> la fermai alzandomi in piedi, non lasciandole il tempo per ribattere.

<<Hey Cloe riportamela sana e salva, mi raccomando>> sorrisi alla sua amica
<<Si signore!>> fece lei facendo il gesto da militare, probabilmente già ubriaca.
<<Ci vediamo dopo, ok?>> sussurrai vicino la bocca di Laila, per poi baciarla davanti a tutti, davanti a lui.

Uscii da quel pub. Mentire a Laila in quel modo, non avrei dovuto farlo..ma dirle che la mia ex mi aveva scritto e mi aveva chiesto di andare da lei.. in quel momento mi sembrava una cattiva idea, soprattutto per il loro rapporto.

Presi una lunga boccata d'aria. "Hai fatto la cosa giusta Noah"

Ma lasciarla lì in quel pub..

"Merda"

Ritornai indietro per dirle la verità. Passai davanti al pub e quando stavo per entrare la vidi dalla vetrina. Al mio posto c'era Landon. Li guardai ridere e vidi la mano di Laila sfiorare la sua guancia. Il mio cuore sembrò sgretolarsi a quella vista.

Accecato dalla gelosia me ne andai.

Quel coglione la voleva, si vedeva da come la guardava, da come le sorrideva. Ma lei è mia, mia. Non sua.

Tutti quei pensieri mi avevano accompagnato fino all'entrata dell'hotel.

Sbuffai e salii con l'ascensore fino al piano dove si trovava la stanza di Jasmin. Quando ci stavo davanti presi un lungo sospiro e bussai.

Jasmin mi aprì, sorridendomi a stento. Non era truccata come sempre. Aveva il mascara calato.

<<Jas..come stai?>>
<<Come vuoi che stia?>> commentò facendomi entrare
<<Come hai scoperto dei tuoi?>>
<<L'ho scoperto un'ora fa da mia sorella..li ha sentiti discutere del divorzio pensando che non ci fosse nessuno in casa..invece c'era lei>> disse con voce tremante
<<Mi dispiace..>>

Lei mi venne incontro allargando le braccia. D'isinto mi tirai indietro. La vidi rabbuiarsi al mio gesto e quando vidi che stava sul punto di piangere allargai le braccia e la avvolsi contro di me.
<<Jas..>>
<<Perchè fa così male>> scoppiò del tutto lei

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