11. Jealous?

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Il 15 era arrivato e come sempre, l'ansia mi divorava.
<<Non devi essere preoccupata è solo un lavoro..non farne una cosa troppo grande>>
Landon mi venne in contro, con uno stecchino in bocca e gli occhiali da sole calati sul naso.
<<Lo sai che oggi piove..e non c'è un minimo di sole?>>
<<Mh no non lo sapevo, grazie meteorologa>> mi fece l'occhiolino e spuntò la dannata fossetta. Non potei fare a meno di sorridere a mia volta
<<Levati gli occhiali da sole..sei ridicolo>> risi e scossi la testa.

L'ora del prof cook era arrivata. Presentammo il lavoro su Robert Frost. Landon aveva studiato, infatti sapeva benissimo la sua parte. Ci mise una A.

<<Oggi pomeriggio che fai? Dobbiamo festeggiare>>
<<Mh..festeggiare?>> dissi sarcastica, assottigliando gli occhi <<Che fine ha fatto il Landon che diceva che copiava e incollava da internet, e che non gliene fregava nulla della scuola?>>
<<Beh ha incontrato una secchiona. Sai mi sta un po' troppo influenzando>>
Scossi la testa. Io e Landon eravamo sempre più in sintonia, stavamo diventando sempre più amici.
<<Allora? Oggi pomeriggio..?>> mi risvegliò dai miei pensieri.
<<Non so..devo vedere>>
<<Oh va be..>>
<<Laila!>> una voce maschile mi fece girare. Noah mi stava venendo incontro.
<<Hey>> mi abbracciò da dietro <<Come è andato il lavoro?>>
<<Benissimo, ci ha messo una A>>gli sorrisi io
<<Ne approfitto per presentarti Landon, abbiamo fatto il lavoro insieme, siamo stati davvero bravi.>>
<<Piacere>> commentò Noah guardando il mio amico
<<Siamo stati bravi..ma il merito è tutto di Laila>>
<<Smettila..>> dissi imbarazzata

Noah nel frattempo passava dal guardare me al guardare Landon assottigliando gli occhi.
<<Volevo solo chiederti come era andata..ora scappo che ho lezione>> detto questo Noah mi baciò inaspettatamente <<Ti amo>> sospirò nel mio orecchio, un brivido mi pervase la schiena. Si fermò a gaurdare Landon e gli fece un cenno con la testa che ricambiò.

<<Quello è il tuo ragazzo?>>
<<Già>> gli sorrisi io imbarazzata
<<Non me lo avevi detto che eri occupata secchiona>>
<<Ce n'era bisogno?>>
<<No, infatti non importa..>> si schiarì la voce <<Allora immagino che dovrai stare con lui questo pomeriggio>>
<<No in realtà..non ho programmi>>
<<Bene, ci andiamo a divertire allora >> mi fece l'occhiolino poi mi fece un cenno con la testa <<Oh..e ti vengo a prendere con la moto..>>
<<Te lo scordi..vengo a piedi, piuttosto>>

Detto questo Landon mi sorrise divertito, allontanandosi per andare alla sua prossima lezione

*

Quel pomeriggio lo passammo in uno street food. Mentre godevamo nell'assaggiare i panini e le patatine che ci aveva portato il cameriere, io e Landon ne aprofittammo per conoscerci meglio. Gli dissi tutto quello che c'era da sapere su di me e lui fece lo stesso. Landon aveva una passione unica per le moto, era figlio unico, e aveva un rapporto bello con la madre e uno poco sano con il padre. Volevo fargli alcune domande ma non erano affari miei, in fin dei conti.

Ma una domanda gliela voletti fare.

<<So bene che non sono affari miei- ma quella volta che sono venuta a casa tua, i tuoi genitori  stavano litigando, vero>>
Landon sbuffò e posò i suoi occhi nei miei. <<Si..loro litigano spesso>>
<<Mi dispiace>> sorrisi quel poco che bastava per dargli perlomeno un supporto morale
<<Ho imparato a conviverci>> stava mentendo, una persona che ci convive non scappa dalla finestra pur di non sentirli litigare
<<Mi dispiace, loro stanno->>
<<Divorziando?>> annuii <<Si, diciamo di si>>

Gli presi la mano per fargli capire che gli ero vicina. Landon guardò la mia mano sopra la sua e d'istinto le intrecciò. Rimasi a fissarle e quando alzai lo sguardo su Landon, mi accorsi che lui già mi stava guardando. Mi sorrise dolcemente e io rimasi imbambolata a guardare la sua fossetta.

La vibrazione del telefono mi fece sussultare. Noah mi stava chiamando. Sciolsi l'intreccio delle nostre mani e presi il telefono.
<<Torno subito>> dissi io per poi allontanarmi

<<Hey>> risposi
<<Sto sotto casa tua>>
<<Io- non sono a casa, te lo avevo detto. Sono a cena con Landon>>
<<Ah>> commentò distaccato <<Ti ci vuole ancora molto?>>
<<Abbiamo iniziato ora a mangiare..ci vediamo appena torno va bene?>>
<<Oh, si certo vai pure dal tuo amichetto>> sputò freddo

Mi misi a ridere <<Amich->> un bip mi fece sobbalzare <<Noah? Pronto?>>

"Non ci credo, ha attaccato"

Tornai al tavolo confusa, ma nascosi la cosa a Landon. Riprendemmo a parlare e a mangiare. 

Appena finito andammo alla cassa. Stavo per tirare fuori il mio portafoglio ma Landon mi fermò.
<<Offro io>> disse facendomi l'occhiolino
<<Landon..>>

<<No no, te lo meriti, grazie a te ho preso la mia prima A>>
Scoppiai a ridere <<Sul serio? E' stata la tua prima A>>
<<Ti lascio col dubbio>>

Mentre Landon pagò alla cassa, uscii dallo street-food. Mi misi a osservare la luna, e le poche stelle che si potevano vedere. Mi misi a pensare, e a pensare alla telefonata di prima con Noah. Mi aveva letteralmente  attaccato in faccia.

<<Che hai in quella testolina, secchiona?>>
Landon mi svegliò dai miei pensieri. <<Niente>>
<<Sicura?>>
<<Si si sono solo un po' stanca, non preoccuparti>>

Landon non sembrò del tutto convinto dalla mia affermazione ma comunque non insistette.

Andammo verso la sua moto. Landon mi passò il casco.

<<Non possiamo andare a piedi?>>
<<Dai secchiona, mi sembra che sei sopravvissuta all'andata>>
<<Speriamo, che lo stesso sia per il ritorno>>
Landon si mise a ridere. <<Reggiti forte a me e sopravviverai>>
<<Bella tattica di rimorchio, ma se mi aggrapperò forte a te è solo perchè ho paura di cadere>>

Landon  fece un ghigno che mi fece ridere, poi salimmo sulla moto. Come al solito, circondai le braccia attorno all'addome di Landon  e partimmo. Mi strinsi forte a lui e chiusi gli occhi per non guardare la velocità in cui stavamo andando.

Il motore si spense. <<Ora puoi aprire gli occhi>> sussurrò lui con voce roca.

Appena li aprì Landon aveva un ghigno sul viso.

<<Fifona>> si mise a ridere
<<Smettila>>

Scesi dalla moto, mi tolsi il casco e glielo ridiedi. <<Grazie per tutto Landon>>
Scese anche lui dalla moto e ci si appoggiò sopra. Si accese una sigaretta e mi sorrise. <<Te l'ho già detto te lo sei meritato>>
<<Il merito è anche tuo>>

Buttò fuori il fumo e mi guardò negli occhi.  Mi avvicinai a lui con fare dubbioso <<Siamo un' ottima squadra>>
<<Già lo siamo>> sussurrò lui

Gli diedi un bacio sulla guancia e lo ringraziai per l'ultima volta. Questo gesto sorprese sia me che lui. Poi lui prese parola.
<<Ci vediamo a scuola, secchiona>> mi fece l'occhiolino, poi se ne andò con la moto.

Lo vidi andare via fino a scomparire dalla mia vista.

Un colpo di tosse mi prese alla sprovvista. Mi girai di scatto e vidi Noah sopra i scalini di casa mia.

"Oddio, da quanto sta lì? Ha visto e sentito tutto? Ha visto il mio bacio sulla sua guancia. Oddio. Laila respira. Non è successo niente. Eppure..perchè mi sento così in colpa?"

~ANGOLO AUTRICE~
Allora-
Ho dovuto lavorare molto su questo capitolo, poiché essendo che questa storia l'ho scritta un anno fa, l'ho dovuta rileggere e cambiare tutto perché sennò sarebbe uscita una cosa cringe💀
Il risultato che è uscito ora invece mi soddisfa molto🌝
Ne vedrete delle belle👀
Vvb🧡

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