12. Some things are better not to know

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*Landon

Non avevo mai pensato di avere una bella famiglia, mia madre voleva divorziare da mio padre. Come biasimarla? E' sempre stato violento con lei,con me. Più di una volta dovetti sopportare mio padre fare del male a mia madre, da quando ero piccolo. Non ho mai saputo difenedera. Si ubriacava e poi si pentiva di quello che faceva..e mia madre faceva l'errore di sopportare tutto. Ma da quando ha messo le mani persino addosso a me, mamma non ce la faceva più a sopportare. Lui continuava sempre a dire "Sono cambiato..ti prego non lo faccio più", ma sia io sia mia madre sapevamo che non era vero.  Ormai quando lo vedevo, cercavo sempre di evitarlo. E quando li sentivo discutere avevo paura che mio padre potesse di nuovo farle del male.

Quella sera, appena Laila mi salutò tornai a casa. Ma era meglio che non lo feci. Entrai e ci fu il silenzio. "Troppo strano..". Mi affacciai alla cucina. Cocci di vetro e piatti rotti scricchiolavano sotto i miei piedi, mentre mi addentravo nella stanza. Sulla sedia vidi mia madre che si teneva sulla testa del ghiaccio. Aveva un grosso livido sullo zigomo destro. Papà lo aveva rifatto. La rabbia si fece sempre più forte dentro di me, strinsi i pugni. Non ce la facevo più, ne avevo abbastanza delle loro litigate e degli attacchi di rabbia di mio padre. Mia madre si voltò con gli occhi lucidi e le occhiaie. Cercò di addolcire il suo sguardo fallendo. La conosco, ci conosciamo. In queste situazioni ha sempre cercato di proteggermi ma ora basta. Solo poco dopo mi accorsi che mio padre era sdraiato sul divano con la maledettissima birra in mano a vedere la televisione. Non ressi più la rabbia. Mi diressi da lui con i pugni ben stretti. Per la prima volta in tutta la mia vita..sapetti difendere mia madre. E per la prima volta sentii come ci si sentiva a picchiare il proprio padre.

*Laila

<<Noah-c-ciao>>
<<Ce ne hai messo di tempo ad arrivare>>
Rimasi in silenzio
<<Allora come è andata la cena con il tuo "amico">> mimò le virgolette
<<Perchè fai così?>>
<<Così? Così come?>>
<<Ti comporti in modo strano..prima a telefono mi hai attacato in faccia, ora ti comporti in modo strafottente->>
Noah si mise a ridere
<<Io sarei lo strafottente? Andiamo, Laila svegliati>>
<<Scusami?>> guardai Noah allibita <<Ho capito. Sei geloso>> calò il silenzio <<E' incredibile. Sei geloso di chi? Di Landon, poi? Dio, l'ho conosciuto tre settimane fa e ci ho cenato insieme oggi..e poi la tua fiducia nei miei confronti è talmente poca che pensi che mi sia presa una cotta per un altro? Dio, pensa a come ti comporti>>

Superai Noah e andai verso la porta con la rabbia che mi ribolliva nel sangue. Noah mi prese per un polso e mi fece girare verso di lui.

<<Io mi fido di te>>
<<Non mi sembra>>
<<Vi ho visto più di una volta troppo in sintonia, cosa dovrei pensare?>>
<<In sintonia? Ma di che stai parlando?>>
<<Si! Oggi nei corridoi, 5 minuti fa e anche qualche venerdì fa, quando ti ha riaccompagnata a casa tua, con la moto. Per non parlare poi di come ti guarda>>
<<Esiste anche l'amicizia lo sai vero?>> sospirai
Il silenzio torreggiò di nuovo su di noi. Mi girai per raggiungere la porta.

<<Domani è il nostro primo mese insieme, non mi va di litigare..vieni dentro risolviamola in camera mia, qui ho freddo>>
Noah annuì e mi seguì dentro.

Quando chiusi la porta della camera ci guardammo negli occhi per svariati secondi.

<<Laila, mi dispiace>>
<<Non hai motivo di dubbitare di me>>
Mi sedetti sul letto e lui si mise vicino a me. Mi prese le mani e mi intimò a guardarlo negli occhi.

Avvicinò le labbra alle mie <<Sono un coglione, troppo geloso, scusa>> mi misi a ridere e avvicinai le mie labbra alle sue per rubargli un bacio ma lui si fece indietro.
Lo guardai male e lui scoppiò a ridere. Poi si buttò sulle mie labbra. La sua lingua si unì alla mia, nella stanza regnava il silenzio, l'unico rumore che si sentiva erano i nostri baci. Ci sdraiammo sul letto e mi misi a cavalcioni su di lui. Le nostre labbra non avevano intenzione di staccarsi.

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