9. Ladra di posto

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Le vacanze di Natale si avvicinavano e come sempre ero nella mia camera a studiare. Era notte tarda e concentrarsi stava diventando più difficile del previsto.

<<Cosa mi serve sapere cosa pensava Talete, Aristotele e dio solo sa chi altro filosofo>>
Ero davvero esaurita, talmente tanto che iniziavo a parlare da sola.

Appena sentii dei rumori provenienti dalla finestra, mi girai di soprassalto con gli occhi spalancati. Mi avvicinai piano e presi la lampada. Il cuore batteva all'impazzata. E se erano i ladri?

Mi avvicinai di scatto alla finestra, la aprii e chiusi gli occhi. Feci per colpire qualsiasi cosa si muovesse ma una risata mi colse di sorpresa. Riaprii piano gli occhi e vidi Noah tentato di entrare in camera mia.

<<Volevi colpirmi, vicina? Con una lampada?>> gli diedi un buffetto sulla spalla
<<Che cosa ci fai qui?>> sussurro tranquillizzandomi
<<Mi mancavi>>
<<Alle->> vidi l'ora << due di notte?>>

Mi sedetti sulla scrivania
Si avvicinò a me e mi aprì le gambe per farsi spazio.
<<Si mi mancavi alle due di notte>> fece un ghigno
Sorrisi e sussurrai <<Anche tu>>

Mi prese la guancia e mi baciò.

Si staccò da me e posò gli occhi sui libri che stavano sulla scrivania.
<<Che studi?>> chiese a bassa voce
<<Filosofia-inizio ad odiarla>>
<<Vuoi una mano?>>

Mi avvicinai a lui e incrociai le mie mani dietro il suo collo, sorridendo.

<<Ho appena finito, ma grazie comunque>> <<Il professor Carter, è un uomo insopportabile, se nei suoi test aggiungi un'informazione in più ti abbassa il voto- non lo sopporto più>>mi lamentai

Noah si mise a ridere e posò i suoi occhi nei miei per vari secondi.

Avvicinò la sua bocca al mio orecchio <<Te l'ho mai detto che hai degli occhi stupendi?>>
Risi a bassavoce <<Tipo una decina di volte>>

Riposò la sua bocca sulla mia questa volta senza staccarla.
Posò le sue mani sui miei glutei e da sopra la scrivania gli finii in braccio, senza mai staccarsi da me.

Mi portò sul mio letto e ci baciammo,ancora e ancora. Mi prese le mani incrociandole alle sue, e le portò sopra le nostre teste.

<<Ti amo Laila>>
<<Anch'io, da impazzire>>

Riprese a baciarmi e si sfilò la felpa. Rimase sopra di me e io rimasi affascinata dal suo corpo possente e ben formato che copriva totalmente il mio.
Gli toccai il petto ammirata.

<<Vuoi..>> sospirai con il cuore a mille <<Vuoi restare qui a dormire?>>

Fece un ghigno che mi fece letteralmente andare in subbuglio tutto il cervello. <<Speravo me lo chiedessi>>

Ritornò sulla mia bocca e poi scese lungo il mio collo lasciando piccoli baci.
Mentre con la mano scese sulla pancia creandomi un calore inaspettato in tutto il corpo.
Scese ancora di più sfiorandomi l'ombelico. Iniziai ad ansimare.
<<Noah..>> chiesi a corto di fiato

Smise di mandarmi a fuoco e mi guardò sorridendo. Si alzò e spostò le coperte del mio letto, poi si mise sotto facendomi cenno di fare lo stesso.
Scossi la testa ridendo e feci lo stesso.Eravamo uno di fianco all'atro, poi, con un gesto rapido mi avvicinò a lui. Mi ritrovai sdraiata su un fianco, con la mia schiena attaccata al suo petto nudo. La sua mano mi sfiorò il fianco creandomi una marea di brividi. Fece dei cerchi invisibili sul mio fianco scoperto. Portavo un top comodo per dormire, che mi scopriva l'intera pancia.

<<Buonanotte Laila>> sussurrò mentre il suo braccio mi circondò l'intera vita attaccandomi di più a lui
<<Buonanotte Noah>>

Sentii Noah iniziare a respirare profondamente. Si era addormentato. Così feci anche io con il sorriso sulle labbra.

*

La mattina dopo Noah non c'era più. Mi ritrovai un suo biglietto dove diceva che era andato a casa sua per prepararsi per andare a scuola.

Mi diressi anche io lì, di corsa per non fare tardi. Entrai in classe e presi posto vicino ad un ragazzo che non conoscevo..era uno dei pochi posti liberi rimasti. Il corso del professor Shapiro era seguito da molti alunni. Era un corso d'arte.

Quando la lezione stava per iniziare un ragazzo mi si fermò davanti. Era moro con occhi verdi.
<<Scusami>> si schiarì la voce <<E' il mio posto>> sputò con aria di sfida
<<Cosa?>>
Fece un ghigno divertito attraverso il quale spuntò una fossetta.
<<E' il mio posto carina>> abbassò la voce
<<Beh..>> sussurrai <<Cercatene un altro>> Lui assottigliò gli occhi.
Un ragazzo gli si avvicinò <<Dai amico..vieni qui..c'è un posto libero>>
Lui continuava a fissarmi con quello sguardo da idiota
<< Sai..non per disturbare questo tuo fissarmi da psicopatico..ma il tuo amico ti sta chiamando>> Distolse lo sguardo e lo rivolse all'amico
<<Landon, amico dai non perdere tempo>> disse il ragazzo seduto vicino a me
"Landon?"spalancai gli occhi

La campanella suonò, la lezione era finita. Non ci pensai due volte ad andare verso di lui
Mi schiarii la voce e lui si girò
<<Ancora tu? Scusa carina ma ho da fare devo andare a lezione>>
<<Ma dai?..Ci devo andare anche io, ma prima per sapere..Sei Landon vero?>>
<<Si e allora?>>
<<Sono Laila Hope- mi avevi detto per telefono che mi conoscevi..che c'è hai avuto un vuoto di memoria>>
Si fermò è un lampo di genio gli fulminò gli occhi
<<Oh merda..ho capito chi sei>>
<<Già..il lavoro di letteratura>>
<<Fantastico, scusa se sono stato uno stronzo ma tu eri seduta vicino al mio migliore amico>>
<<Scusami non lo farò più >> ribattei sarcastica
<<Allora? Come ci organizziamo per il lavoro?>>
Lui scoppiò a ridere"è così divertente quello che ho detto?"
<<Perché ridi?>> sbuffai
<<Non c'è bisogno di organizzarci, il professore Cook da questi lavori da anni ho sempre copiato e incollato cose da internet non mi ha mai detto nulla..si vede che sei nuova>>
<<Beh non mi importa, voglio farlo per bene>>
<<Ok secchiona come vuoi te.. facciamo da me questo venerdì alle 16:00, ti mando l'indirizzo>>
<<Ti  faccio sapere se potrò >>
Si limitò ad annuire scocciato.
<<Ah e comunque non chiamarmi secchiona, te l'ho già detto>>
Fece un ghigno divertito e uscì dalla classe.

Stavo vicino gli armadietti, all'improvviso qualcosa mi avvolse; Noah mi strinse in un forte abbraccio da dietro.
<<Dovremmo rifarlo più spesso>>
<<Cosa?>>
<<Dormire insieme, mi sono svegliato con il tuo profumo addosso, il miglior risveglio di sempre>>
Risi<< Anche io profumo di te oggi>>

Si accorse solo ora che indossavo la felpa che mi aveva dato la sera che ci eravamo baciati.

Mi baciò di nuovo. Non volevo mai staccarmi.

Finii con la schiena contro gli armadietti mentre Noah mi stava davanti, con la bocca poggiata sulla mia e la sua lingua intrecciata alla mia.

Si staccò. Eravamo entrambi a corto di fiato.
<<Perché ti sei fermato?>>
<<Perchè non so se riuscirei a fermarmi>> rispose con un ghigno divertito

Arrossii tremendamente.

Poi come sempre ricominciammo a baciarci fino a quando la campanella non ci interruppe.

<<Prima o poi la rompo quella campanella>>
Mi misi a ridere <<Ci vediamo dopo>>

*

La settimana passó abbastanza in fretta..il 15 dicembre dovevamo presentare il progetto e il venerdí prima dovevo andare a casa di Landon; e così feci.
L'indirizzo mi portava in una casa abbastanza grande, suonai e la porta si aprì.  Landon mi si presentava davanti con il solito ghigno e con quella fossetta.
<<Prego accomodati>>
<<Grazie>> sospirai <<dove ci mettiamo a lavorare?>>

~ANGOLO AUTRICE~
ALLORA
Ne vedrete come al solito delle belle🦋
Ai prossimi capitoli, vvb🧡

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