Holden P.O.V.
Mi sembra di stare all'asilo. C'è Holy in preda alla sua ennesima sceneggiata e a supportarlo a spada tratta c'è Alice.
Francesco ha palesemente torto, ma non c'è verso di farlo capire a quei due mocciosi. Come fanno ad avere già il diritto di guidare e di votare solo dio lo sa.
Decido di andarmene a fumare, ma vengo seguito proprio dalla bionda.
"La smetti di fare il superiore?"
Mi rimprovera, ma io la ignoro non volendo sentire le sue urla stridule.
Ovviamente, come solo un poppante farebbe, odia non essere calcolata iniziando a stressare.
"Mi credo superiore, okay. Sono sopra al mondo e pure dio mi sta sotto"
Chiudo la cartina riuscendo finalmente a farmi questa dannata sigaretta.
"Vedi? Lo sapevo"
Esclama ancora più irritata. Non ci arriva proprio all'ironia, come cazzo fa a stare al mondo questa.
"Stavo scherzando Alì, non mi sento gesù cristo fatto persona"
Mi guarda un po' spaesata, capendo di aver fatto l'ennesima figura di merda. È in questi momenti che inizia a diventare sopportabile. Le si fanno rosse le guance, storce le labbra rosse in un broncio adorabile e sbatte più volte le ciglia degli occhioni verdi che ha.
Mi giro a guardarla e noto l'esatta descrizione che mi ero fatto in mente.
"Dai vieni qui bambì"
Si siede di fianco a me.
"Mi prendi sempre in giro"
"Sei tu che non capisci l'ironia, mica sono io quello sbagliato"
Devo aver detto qualcosa di strano, dato che si ammutolisce il botta e risposta.
"Sono davvero così tanto sbagliata? Lo so che lo pensate tutti, ma almeno tu me lo ammetti in faccia"
"Non è che sei sbagliata. È che non sembra tu sappia relazionarti con gli altri. Non capisci le battute e sei molto infantile a volte, ma non sei sbagliata. Sei perfetta così come sei e se le persone non se ne accorgono sbagliano loro"
Corro a correggermi. Mi fa ridere come un asociale come me dia lezioni di socialità alla più estroversa del mondo. Il mio discorso non è una leccaculaggine, ma è la realtà. È comunque unica del suo genere e se qua dentro tutti l'adorano ci sarà un motivo.
È come se sentissero la voglia e il bisogno di crescerla."Sono sempre stata solo io, non ho avuto tanti amici quindi non so come in genere la gente si pone l'una all'altra"
Ammette giocando nervosamente con l'anello che porta al dito. Ad occhio è costoso, come ogni cosa che appartiene alla ballerina.
Subito mi faccio prendere dalla curiosità, infondo ho sempre voluto sapere cosa nascondesse sotto tutti quegli strati di superficialità.
"Ho sempre vissuto in una bolla ecco, mamma e papà dicevano che non avevo bisogno di stare con gli altri bambini. Stavo solo con figli di amici occasionalmente. Poi ho iniziato a ballare e- Ma perché lo sto raccontando a te, manco ti importa"
Scrolla le spalle, come se stesse cercando di togliersi di dosso quella sensazione di sicurezza che le trasmetto. L'ho notato già tante volte, per quanto ci stiamo antipatici a vicenda, si fida ciecamente di me. Una dimostrazione è propio il fatto che ogni volta non parte con il presupposto che io possa sfotterla.
"In realtà mi interessa"
I suoi occhioni verdi mi guardano per qualche secondo cercando di intuire l'ironia o il sarcasmo celati nelle mie parole.
"Basta che dopo non mi sfotti pure su questo. Dicevo, poi ho iniziato danza. Era un dono, me lo dicevano tutti. Classico, hiphop, latino, moderno...Tutto quello che facevo era perfetto. Ma non perfetto come lo si direbbe ad un bambino per il suo livello. Perfetto in generale. È l'unica cosa dove non mi sento meno. So di non essere bella o intelligente come le altre, ma nella danza non vedo nessuno. Però la danza mi ha precluso gli anni dell'adolescenza. Mentre tutto uscivano e crescevano insieme, io ero in sala."
Racconta mentre piano piano il mio cuore si incrina al suo racconto. È brutto essere soli al mondo e lei invece l'ha provato per tutta la vita. Io senza tutti i miei amici non sarei nessuno, figuriamoci una ragazzina così fragile e dolce.
Non parlo, appoggio solo la mano sulla sua coscia iniziando a tracciare forme geometriche casuali.
"Poi ho smesso di provare a fare amicizia, mi vedevano come la snob o la stupida e a me andava bene così."
Abbassa lo sguardo sulla mia mano mordendosi il labbro. Sembra che voglia dire qualcosa ma ha paura di farlo.
"Non sono qui per giudicarti, se vuoi sfogarti fallo"
La motivo a parlare fino a quando lei cede.
"Non sono così stupida come appaio, alcune volte, anzi, spesso lo faccio apposta. Ormai sono per tutti la bionda stupida e così va bene. Perché provare a dimostrare qualcosa se tanto poi tutti arrivano alla medesima conclusione? Amo ad esempio la Fisica e la Chimica, sono un mostro in quello. So che spesso appaio una mocciosa, ma quello è il modo in cui sono cresciuta. Non mi davano abbracci, ma regali e ora sono convinta che un anello valga molto di più di un ti voglio bene. Mi piace l'astronomia e adoro gli scacchi, ma se lo dicessi ai quei pochi amici che ho fuori di qui mi prenderebbero in giro perché sono cose da nerd. Sto straparlando scusa"
Parla a manetta alternando sorrisi a bronci, si sta spogliando a nudo davanti a me facendomi scoprire una persona diversa da quel che finge di essere.
"Io ti apprezzerei di più al naturale rispetto alla finzione. Perché passare per la stupida quando in realtà sei una persona migliore di così?"
È retorica la domanda e sta volta lo capisce, fiondandosi tra le mie braccia. Mi ritrovo spaesato ma poco mi ci vuole per ricambiare la stretta. Sotto sotto sto iniziando a voler bene a questa bambina.
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𝒪𝓅𝓅𝑜𝓈𝒾𝓉𝑒 - Holden
FanfictionWhere... Alice, 18 anni appena compiuti e una vita splendida alle spalle. Sempre vissuta nel frivolo e nel lusso, senza mai venire a conoscenza della serietà e la responsabilità. Joseph, 23 anni ed un passato travagliato. Ha scoperto fin da giovane...