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"Scende Alice"

Mi infilo in fretta e furia i tacchi tanto chiacchierati pronta a presentare la mia coreografia davanti ai giudici.

"Balla sulle notte di "Dangerous Woman""

Annuisco, non potendo parlare dato che ho già tolto il microfono. Al solo pensiero di doverlo rimettere mi viene l'angoscia, per quanto sono incapace.

Ma ora nella mia testa c'è solo la coreografia. Mi muovo leggiadra, sfoggiando sensualità e femminilità che tanto viene ricercata nella coreografia.

Nella coreografia è richiesta un'interazione con uno dei ragazzi ai banchi e, non potendo andare da chi avevo puntato, mi avvicino a francesco. Gli accarezzo il viso lasciandogli un bacio sulla guancia che lo fa diventare rosso più dei suoi capelli.

Il tutto termina con me sdraiata per terra.

"Wow! Sei una bomba. Femminile e per nulla volgare. Quasi quasi ti sarei saltato addosso"

Il parere del giudice mi mette a disagio per quanto esso sia spinto. Abbasso lo sguardo sussurrando un timido grazie per poi scappare al banco.

Il mio vicino, Joseph, mi accarezza nuovamente la gamba come aveva già fatto qualche sera fa. Ha questa capacità di calmarmi con pochi gesti e non so se odiarlo per questo. Nessuno all'interno della casetta o fuori c riesce a tranquillizzarmi con tanta facilità.

"È stato disgustoso a mio parere"

Ammette in una pausa posando una mano sul microfono per non farsi sentire.

"Mi sono sentita violata...ma non preoccuparti"

Accenno un sorriso richiamandolo per un abbraccio. Mi accarezza dolcemente i capelli e io mi concedo un annusata di quel suo profumo. È sicuramente buono ma lo è di più unito all'odore di tabacco che lo contraddistingue.

"Va tutto bene"

Mi sussurra all'orecchio e io in quel momento gli credo.

"Dai mica male, miss sono sempre prima"

Mi sfotte Christian nel dopo puntata senza sapere le reali sensazioni che mi ha provocato quel primo posto.

Stiamo tutti in giardino a fumare, a scambiarci pareri e opinioni sulle nostre esibizioni.

"Mh, si"

Aspiro un tiro della mia heets blu, perdendomi con il pensiero. Non riesco a seguire quello che gli altri stanno dicendo e cerco una scusa per potermene andare il prima possibile.

"Bimba vieni con me di là?"

Mi salva, probabilmente capendo il mio senso di disagio.

Ci avviamo entrambi in camera sua, dove si butta comodamente sul suo letto facendomi segno di raggiungerlo.

"Me lo dai un abbraccio?"

Mormoro sentendo il bisogno incessante di piangere. Lui apre le braccia e io ci metto un istante a fiondarmici dentro. Piano piano sfogo le lacrime represse, bagnandogli la felpa che sta indossando.

"Succede spesso sai?"

Sussurro tra un singhiozzo e l'altro attirando la sua curiosità.

"Quando sei ragazza e sei carina vieni spesso premiata per questo, non per altro. E lo odio. Lo odio. Lo odio."

Inizia a farmi dei teneri grattini sulla schiena cercando di farmi rilassare.

"Tu sei più di questo, lo sai vero?"

Penso che dopo la chiacchierata di qualche tempo fa, abbia capito che c'è molta finzione in me. Tutto per coprire le insicurezze che ormai mi rendono schiava di esse.

Decido di non rispondere, stringendomi ancora di più al suo corpo massiccio.

Tra tutti, non pensavo che colui che riuscisse a capirmi di più fosse proprio chi meno mi aspettavo.

"Sei tanta roba, bimba"



"Triste pensare che noi, non saremo niente"

Canticchio mentre tocca a me pulire. Odio farlo, più che altro odio non saperlo fare. Non ho mai dovuto fare le faccende di casa e nessuno mi ha insegnato come pulire bene. È umiliante ammetterlo quando ci sono miei compagni che vivono perfino da soli, o l'hanno fatto per molto tempo.

Per fortuna oggi nel turno con me c'è Marisol, che si fa carico di spiegarmi qualche piccolo trucchetto.

"Sai che ho notato?"

Dice ad un certo punto facendomi girare verso di lei.

"Cosa Mary?"

"Tu e il giovane Holden"

Ormai Joseph ha acquisito tantissimi soprannomi in casetta tra cui il giovane Holden e il maestro.

"Cosa io e Joseph?"

"Vi siete avvicinati, non siete più cane e gatto come prima"

Sospiro, non sapendo realmente che dire. Mi imbarazza ammettere di essermi sbagliata su di lui quindi mi giro verso il lavabo per non dover affrontare lo sguardo della mora.

"È...diverso. Cioè prima mi prendeva sempre in giro ma ultimamente sto scoprendo che non è solo stronzo. Mi sta vicino quando sto male e riesco ad aprirmi con lui."

"Quindi hai smesso di fare la stupida con lui?"

Annuisco, sperando che possa vedermi.

"Mi trovo a mio agio con lui"

Mi giro verso Marisol per dirle che io ho terminato, ma mi trovo Holden appoggiato sul bancone.

"Ciao"

"Ciao"

Poggio la pezza allontanandomi dalla cucina. Come speravo il biondo mi segue, sedendosi con me sul divano stranamente libero.

"Com'è andata oggi?"

Mi domanda mentre appoggio la testa sulla sua spalla.

"Boh bene. Ho visto le assegnazioni, mi piacciono molto"

"Niente tacchi da abbinare questa volta?"

Gli tiro un pugno che non lo scalfisce minimamente ma che lo fa scoppiare a ridere.

"Erano bellissimo ao"

"Tu eri bellissima, è diverso"

𝒪𝓅𝓅𝑜𝓈𝒾𝓉𝑒 - HoldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora