V Eda e Alex V

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Eda presa quella decisione di malavoglia ma pensando al bene della sua bambina, decise di prendere un piccolo porta bambini, non sapeva come si chiamasse ma permetteva a Alex di nascondersi bene tra il mantello della sua mamma, e di stare a penzoloni, una cosa che la divertiva e che la cullava. C'era un piccolo contro, faceva sembrare Eda incinta (ma va be' dai che sarà mai 😅).
La donna Gufo man man che il tempo passava diventava sempre di più scettica, ma soprattutto spaventata della decisione che qualche ora prima aveva preso.
E se qualcuno l'avesse vista?  E se qualcuno avesse visto Alex? E se andando verso la sua ex scuola qualcuno la fermasse, tipo la congrega (se possiamo chiamarla così) dell'imperatore? E se...un po' troppi "se" non credete. Eda stava riandando in ansia e se la donna gufo va in ansia ci sono due piccoli problemi o prende decisioni avventate in cui in un futuro molto prossimo si pentirà oppure perde il controllo sprigionando, abbandonandosi alla bestia che è in lei,  una bestia che cerca di reprimere da tutta la vita che ha condizionato ogni sua decisione. Che l'ha fatta allontanare dalle persone più care che ha, anzi...che aveva.
O meglio  dall'unica persona di cui le importa veramente...cioè Raine.
(Per capirci Eda in questo periodo non ha praticamente nessun contatto con la sua famiglia e pensa che la odino e soprattutto pensa di odiare la sua famiglia (cosa non vera)).
Eda uscì dalla sua incasinata casa e sperando di non essere vista prese Guferto
e si avviò verso l'Hexside.
(Per capirci nel tentativo di uscire non si fece di certo risparmiare le battute e "rimproveri" di Hooty aka il suo rompiscatole preferito).
Arrivata all'Hexside cercò di non farsi vedere da quelle miriadi di studenti obbligati a studiare un solo tipo di magia. Poveri piccoli. Entrata in sicurezza nella scuola prese l'entrata più vicina per la stanza che porta a tutte le stanze (per esempio c'è un ingresso nella stanza delle punizione, per chi non si ricordasse).
Uscì dalla stanza (che io soprannominerei "la stanza delle necessità") dall'uscita più vicina all'ingresso dell'ufficio di Bumpikins.
Appena sicura che nessuno era nelle vicinanze, per fortuna tutti erano a lezione, entrò nell'ufficio, che conosceva come le sue tasche, del suo vecchio preside.
Bumpikins era lì nella sua solita poltrona, nello stesso luogo che era quando ancora studente Eda veniva convocata, la solita blocco d'oro con il suo nome inciso sopra, i libri centenari, molto probabilmente tutti noiosi e se per caso tra quelli ce ne fosse stato uno interessante Eda non ci avrebbe mai creduto. Tutto era al suo solito posto, gli oggetti, Bump...tutto tranne una cosa...su quella sedia che aveva fatto compagnia a Edalyn per tutti i suoi giorni in quella scuola (tra un po' ha passato più tempo su quella sedia che nelle aule), c'era un'altra persona, una persona alquanto insolita che non doveva essere lì. Raine.
Il suo Raine.

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Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi chiedo anche scusa per tutti gli errori ortografici e di punteggiatura, sono il mio punto debole.
E per essere chiara Eda sta tenendo Alex nello stesso modo in cui sta tenendo King in questa foto.

E per essere chiara Eda sta tenendo Alex nello stesso modo in cui sta tenendo King in questa foto

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Detto questo ciao e al prossimo capitolo.

Alex Clawthorne Figlia "Della Donna Gufo" 🇮🇹Where stories live. Discover now