IX Eda e Alex IX

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"Alex, Mrs. Jenkinsmeyer ti ha guarita, non stai più male." "Perché piangi ancora?!..." Chiese Edalyn esasperata.
"Lo so che adesso dovrebbero starti crescendo i primi denti ma non vuol dire che devi rompere le scatole alla mamma." Disse Edalyn cercando di convincere sua figlia a smettere di piangere.
"Ti prego Alex, dormi o almeno fai silenzio, la mamma deve andare a prendere l'elisir."
"Sai a cosa serve l'elisir? Serve alla mamma per non trasformarsi in un mostro." "Tu non vuoi che la mamma si trasformi in un mostro, vero?" Chiese Edalyn scherzosamente e anche un po' no.
Inutile dire che Alex non smise di piangere.
Non c'è un incantesimo per far star zitta una persona, vero? Pensò La Donna Gufo.
Non credo. Disse silenziosamente Edalyn rispondendosi da sola.
"Capito..." Disse piano "Ho capito." Constató subito dopo poco.
"Alex se fai la brava ti porto con me a prendere l'elisir." Alex abbassò il tono del pianto ma non smise.
"Quindi vuol dire che uscirai con me da questa casa." Disse infine Eda.
Silenzio. Un faccino la stava guardando come se avesse capito quello che aveva appena detto.
"Davvero bastava così poco per farti smettere di piangere?!" Chiese la Clawthorne sorpresa e esasperata. Alex sorrise alla sua mamma. Il sorriso più bello del mondo.
"Sei la bambina più bella del mondo lo sai?!" Disse Edalyn sorridendo alla sua bambina e alzandola sulle braccia a mo' di Re Leone.

_-...-_

Eda, non curante del rischio che correva ad andare a prendere l'elisir con Alex, era una donna d'onore, non poteva non mantenere una promessa, anche se fatta a una bambina di 6 mesi.
Prese Guferto, un po' titubante nella scelta di Eda nel portare Alex al mercato, un mercato un po' troppo pericoloso per una neonata, per chiunque in realtà ma ancora di più per una bambina come Alex.
Il tragitto per andare dalla casa gufo, la sua dimora, e il mercato non era tanto lungo ma comunque tortuoso se fatto con una persona, di solito, non tanto accondiscendente, ma, miracolosamente quella volta 'la persona, di solito, non tanto accondiscente' era stata accondiscendente: aveva dormito per quasi tutto il vaggio, e, se non era addormentata comunque se ne stava tranquilla a guardare il panorama, il mare, non tanto sicuro, il bosco, pieno di mostri e il paese, regno dell'imperatore Belos, l'uomo che dava la caccia a sua madre e dimora di sua zia Lilith, ignara di essere diventata zia.

_--...--_

Eda era da poco arrivata al mercato nero, come sempre le sue condizioni non erano migliorate, forse persino peggiorate.
Si stava avviando a "Mr. Elixir" il negozio di Morton, l'unico che vendeva l'elisir che l'aiutava a combattere la maledizione. Mentre si addentrava per il mercato stava sempre più attenta a non far vedere a nessuno, neanche per un secondo, cosa aveva sotto il mantello, cioè Alex, sua figlia. Lei, Alex, stranamente se ne stava tranquilla, come se avesse capito che non doveva essere vista. Se ne stava tranquilla sotto il mantello, non dormiva ma stava tranquilla e guardava, per quanto potesse, quello che la circondava: i vari negozi non tanto legali, le persone anche loro non troppo raccomandabili, principalmente la gente che Belos, l'imperatore Belos, aveva messo sotto mandato di cattura, compresa sua madre.
Quando La Donna Gufo arrivò al negozio, Mr. Elixir, stava già chiudendo, incredibilmente ogni volta che Eda arrivava per fare scorta di elisir il negozio stava chiudendo, come se Morton sapesse del suo arrivo e la volesse evitare.
"Hey Edaaa..." Disse Morton vedendola arrivare verso il suo negozio.
"Scusami sto chiudendo..." Disse Morton alzando le spalle e cercando di abbassare la persiana del negozio.
"Niente scuse Morton, dammi l'elisir, mi serve." Rispose subito Eda bloccandolo dal chiudere il negozio e con uno sguardo che non ammette repliche.
"Va bene, va bene Eda; ti vado a prendere l'elisir." Rispose Morton consapevole che quando Eda aveva quel tono non c'era nessuna speranza.
"Bravo." Rispose Edalyn sorridendogli, con aggiunta di sguardo satanico.

"Ecco a te l'elisir, è meno del solito, ho problemi con il fornitore degli ingredienti." Disse tornando e giustificando la mancanza di 1/4 del solito di Eda.
"E quand'è che si dovrebbero risolvere questi problemi?" Chiese Eda.
"Non lo so..." Rispose Morton.
"Adesso posso chiudere? Mi lasci in pace?" Disse Morton guardandola ancora arrabbiato da prima.
"Si si." Rispose lei con nonchalance.
Un rumore, un gemito che fuoriusciva dal suo mantello.
"Che rumore è? Viene da tuo mantello?"
Crisi. Panico.
"Cos'è la cosa che hai sotto il mantello?"
Crisi. Panico.
"Niente, niente." Disse subito Eda agitata, coprendosi il corpo con il mantello, per nascondere Alex.
"Scusa ma adesso devo proprio andare." Aggiunse. Si dileguò. Corse, in realtà camminava velocemente, più che poteva, si doveva allontanare. Se Morton aveva visto Alex vuol dire che mancava poco che Belos lo venisse a sapere, che la utilizzasse contro di lei. Cazzo se era un idiota ad aver portato la sua stessa figlia in un posto del genere.
Un attimo aveva portato sua figlia in un posto del genere! Era un genio. Figuriamoci se la gente avrebbe creduto a qualcuno come Morton, sia chiaro nulla contro Morton, ma chi avrebbe creduto a uno come lui. Uno delle persone meno affidabili al mondo. Almeno per runa volta una delle sue stupidaggini non era risultata così tanto stupida.

Alex Clawthorne Figlia "Della Donna Gufo" 🇮🇹Where stories live. Discover now