XIII Eda e Alex XIII

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"Che c'è Darius?" Disse di rimando cercando di nascondere la frustrazione.
"Dobbiamo andare a fare la lezione ai bambini!" Urlò di rimando Darius dall'altra parte della palestra già intento ad andare verso la classe di abominazione, 'prima inizi prima ti togli i bambini dalle scatole' questo era il mantra di Darius.
Ormai era già uscito dalla palestra abbandonando da soli i due, stranamente non c'era nessun altro, se n'erano andati tutti, compreso Bump.
"Mi dispiace ma a quanto pare devo andare a fare lezione, dobbiamo rimandare la nostra conversazione." Disse poco dopo scusandosi per l'improvvisa interruzione della loro conversazione, più scontento di non riuscire a sapere il nome di sua madre.
"Ok..." Rispose Alex non cercando minimamente di nascondere lo scontento che provava.
"Scusa ancora." Disse Raine mezzo correndo verso la porta della palestra; però, cercando di non arrivare in ritardo non notó Alex che, silenziosa come un gufo, andava dietro gli spalti per prendere una botola segreta, uno dei tanti ingressi della stanza segreta.
Entrò in quella stanza invisibile che era identica come al solito; stessa scala a chiocciola di marmo; stessi graffiti sparsi per le pareti e stesso quadro coperto da bomboletta spray. Non aveva mai capito chi ci fosse raffigurato sotto tutta quella vernice e non aveva neanche voglia di togliere tutta la vernice quindi viveva con quella domanda.
Entrò, scese le scale a chiocciola ed entrò in uno dei 200 riquadri che c'erano ai muri, entrò più precisamente nel riquadro che portava alla classe di Bardi, la sua preferita. Adesso che c'era anche Raine come insegnante non poteva non assistere.
La classe era una tipica classe: lavagna, banchi e cattedra non mancavano.
Entrò dal passaggio segreto in fondo alla stanza, nascosta da tutti i ragazzi.
Si sedette su un banco all'ultima fila, nessuna la vedeva da lì ma lei, invece, riusciva a vedere tutto e tutti. Era un posto perfetto per non farsi trovare, tanto nessuno si accorgeva mai della sua presenza...
Raine aveva già iniziato la lezione e stava dando la lezione, sembrava fiducioso e non più impacciato come prima, aveva tutti gli occhi di dosso, cosa che gli metteva ansia, tutti gli stavano prestando attenzione.

La lezione di Raine era stata davvero interessante ed era riuscita anche a non farsi scoprire.

"Campanella, bene, credo che abbiamo finito, adesso mi dispiace ragazzi ma Raine se ne deve andare." Disse il professore della classe di Bardi.
"Nooo..." Rispose tutta la classe all'unisono scontenta.
"Si si lo so che è stato grandioso ma adesso Raine se ne deve andare..." Rispose subito il prof.
Prima che gli studenti si alzassero per uscire e andare finalmente a casa, Alex corse furtiva all'entrata del passaggio segreto alla fine della stanza. Non doveva farsi beccare. Entrò nel quadro, percorse il tragitto a ritroso ma questa volta, invece di uscire in palestra, uscii direttamente in ufficio da suo zio.

"Che diavolo Alex, mi hai fatto prendere un colpo! Non ti ho sentita entrare!" Urlò Bump rischiando di avere un infarto dallo spavento, e rischiando di imprecare.
"Sarà perché sono silenziosa come un gufo." Disse in risposta Alex tutta sorridente.
"Sarà così, sei proprio una piccolo gufetta." Disse Bump accarezzandole la testa affettuosamente comprendendo la metafora che aveva appena fatto sua nipote di cinque anni. Era troppo intelligente sua nipote.
"Comunque sarà meglio andare all'entrata, ormai gli studenti dovrebbero essere già scappati a casa quindi tua madre dovrebbe arrivare tra poco..." Disse dopo poco sorridendo a sua nipote.
"Si! La mamma!" Urlò Alex saltando di gioia.
"Hey Hey, tranquilla, l'hai vista soltanto sta mattina." Rispose ridendo leggermente meravigliandosi dell'amore che Alex provava per sua madre.
"Infatti, troppo tempo." Rispose Alex seria e mettendo il broncio.
Alex e Bump uscirono tranquillamente dall'ufficio avviandosi verso l'uscita di scuola per incontrare Eda che stava ritornando dalla sua escursione.
Arrivarono all'entrata della scuola e come avevo detto Bump tutti se n'erano già andati, nemmeno un piccolo gruppetto era rimasto, erano tutti scappati.
Rimasero lì ad aspettare in silenzio per qualche minuto quando videro arrivare Eda su Owlbert. Aveva un mantello nero addosso e l'unico motivo per cui l'avevano riconosciuta era per via dell'orario e ovviamente del suo talismano, Owlbert.
"Mamma!" Alex corse subito da sua madre e salì dietro di lei, sopra la scopa.
"Hey gufetta, mancata?" Chiese dolcemente Eda girandosi per guardare sua figlia negli occhi per poi rigirarsi subito.
"Si." Rispose subito abbracciandola da dietro. Eda parti in volo.
"Grazie Bumpkins!" Urlò Eda ormai in aria.
"Non c'è di che..." Disse in tutta risposta Bump a bassa voce non curante del fatto che la madre di Alex non l'avrebbe mia sentito.
Era sempre così, Eda lasciava Alex a scuola, ritornava alla fine della giornata e volava subito via. Sempre la stessa storia...
Se non fosse per il fatto che, all'insaputa di tutti, non erano solo loro: Bump, Edalyn Clawthorne e Alex Skye Clawthorne; ma anche Raine Whispers che non se n'era ancora andato dalla scuola, che sorprendente di ritrovò a vedere quella scena, a vedere Eda prendere a scuola una bambina che la chiamava "mamma". Come faceva a sapere che quella era Eda perché era l'unica che chiamava Bump "Bumpkins" ed era l'unica che poteva avere Owlbert come talismano, Eda non avrebbe mai prestato il suo talismano a qualcuno, nemmeno a lui.

Alex Clawthorne Figlia "Della Donna Gufo" 🇮🇹Where stories live. Discover now