The end

3.3K 111 4
                                    

"Io so che sono stata una bambina ad urlarti addosso, ma io non ce la faccio a stare senza di te Christian. Non riesco a vederti e a non stringerti a me"

Ammetto tra le lacrime. Mi lascia tantissimi baci sulla testa, ma sta volta decide di staccarsi da me per potermi guardare negli occhi.

"Sei stata, sei e sarai sempre la mia anima gemella. Non mi frega se tra dieci anni starai con uno dei parioli o con un cuozzo made in Napoli. Io saprò sempre che tu sei mia ed io sono tuo"

I miei occhi ed i suoi brillano della stessa luce, forse quella dell'amore.

"Me lo dai un bacio ora?"

Mi sorride come un ebete e non aspetto nemmeno un istante per far scontrare le nostre labbra. Le sue mani subito scendono a stringermi possessivamente il culo e finalmente dopo mesi mi sento di stare bene.

Le mie braccia gli cingono il collo e poco rimango con i piedi a terra dato che con una spintarella mi fa allacciare anche le gambe al suo busto. Trova sostegno nel muro, dove fa aderire la mia schiena.

"Ora capisco cosa provavi mentre scrivevi rosso fuoco"

Ammetto arrossendo per l'ammissione così esplicita.

"Beh, ho chiesto a Maria di non far registrare, quindi si potr-

"Scordatelo"

Ci sorridiamo a vicenda riprendendo poi a baciarci.

Mi è mancato.

DUE MESI DOPO

"Piccioncini muovetevi o faremo tardi dalla costumista"

"Arriviamo"

Alla fine rimaniamo solo io Christian a scegliere i vestiti, proprio a causa del riccio che sembrava non avere le idee chiare. Di solito si metteva le prime cose che trovava nell'armadio, oggi ha deciso di cazzeggiare provandosi qualsiasi cosa ci fosse da provare.

"Chri, dai torniamo a casa stai bene con la camicia nera e il jeans"

Nel cammino verso la casetta non parla molto, ma si guarda intorno in continuazione facendomi innervosire.

"Lo sai che ti amo?"

Mi sussurra ad un certo punto.

"Lo so e ti amo anche io un sacco, ma mo allunga il passo che ho sonno"

Non troppo inaspettatamente, quando apro la porta di casa essa è tutta addobbata in festa.

"Auguri Luce"

Mi urlano i miei compagni. Facendomi nascere un sorriso commosso. Non amo festeggiare il mio compleanno e Christian questo lo sa, ma comunque ha deciso di partecipare a questa sorpresa.

I festeggiamenti durano fino a mezzanotte passata, ma arriva un momento in cui magicamente tutti vanno a dormire, tranne me e il riccio.

"È il momento del regalo"

Ci sediamo uno di fronte all'altro sul divano.

"Prima però, c'è ne è uno da parte di tutti"

"Tutti chi?"

Tutti i ragazzi della casetta o magari tutti nostri amici, la domanda è lecita.

"Capirai"

Il qualcosa incartato è molto grande e di forma rettangolare, ma in un secondo la carta che lo avvolge viene strappata via.

L - Luce disco d'oro

Scoppio a piangere, non aspettandomelo minimamente. Sapevo che la canzone aveva avuto un grande riscontro positivo con il pubblico, ma non mi aspettavo a questi livelli.

"Ora posso dire anche io grazie a quello stronzo del mio ragazzo per avermi fatto avere un disco d'oro"

La butto sul ridere mentre corro ad abbracciarlo.

"Se piangi per questo, figuriamoci per il mio regalo"

Mi porge una busta rossa, senza nessuna scritta o bigliettino.

Trovo al suo interno un peluche a forma di orsetto, uno di quelli che ho sempre adorato.

Profuma di lui, sono convinta che ci abbia spruzzato il suo profumo sopra. È un bel regalo, ma so che Christian non ha solo questi in serbo per me.

"Guarda, parla anche"

Mi mostra un bottone che subito schiaccio.

E non ti ho detto mai
che sei bella come Londra
come il cielo di firenze
quando ridi e fai la stronza
e mostri le tue insicurezze

Le parole di rosso fuoco invadono la stanza, ma ancora non capisco.

"Bella Firenze vero?"

Accenna ed io annuisco, ci siamo stati assieme poco prima della rottura, in vista di un suo provino.

"Molto"

"Londra invece?"

"Non ci sono mai stata"

"Lo so"

Ci guardiamo e la mia faccia è tutto un programma.

"Molto bella Londra"

Ripete.

"Chri, so che sei andato a Londra e ti è piaciuta molto"

"Si ma è bella come te. Devo, però, trovare delle prove che sia effettivamente così. Quindi, stupidina, andremo a Londra"

AH. Ora ho capito!

"Ti amo, lo sai?"

"È per sempre"

THE END

ℳ𝒾𝓇𝒶𝓂𝑒 - MIDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora