Paura

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Pov Anna

C: anna curr !

Pensavo stesse scherzando e inizio ad accelerare sempre di più , mi guardo dietro e vedo gli altri motorini che sfrecciano in vicoli e vicoletti , come se stessero scappando da qualcosa o qualcuno .

Le macchine iniziano a farsi sempre più vicine e sento Ciro muoversi in continuazione come se stesse cercando di prendere qualcosa .

A: CIRO SE CONTINUI COSÌ CADIAMO

Mi stava facendo perdere l'equilibrio , in quel momento avevo perso la parte più razionale di me , inizio a svincolarmi in dei vicoli anche io , ma la macchina continua a seguirci , mi addentro nei vicoli fino a che davanti a me si presenta una scesa di scalini , mi stavo per fermare , fino a che non sento gli spari , mi faccio coraggio

A: CIRO MANTIENITI

La voce mi stava abbandonando avevo le lacrime aglio che mi appannavano la vista e la paura che mi annebbiava i pensieri

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Pov Ciro

A: tre

È l'ultima cosa che gli sento dire , parte e si fa tutti gli scalini , ha la faccia bianca dalla paura , gli occhi sgranati con qualche lacrima che non vuole scendere ,la guardo e penso in che cazzo di guaio l'ho messa .

La macchina si ferma impossibilitata nel scendere dato gli scalini e la piccolezza delle scale , scendono e iniziano a sparare .

La la mia paura prende il sopravvento

Mi faccio più grande cercando di coprirla il più possibile , mentre lei gira un proiettile mi sfiora la spalla , lacerandomi leggermente , mi giro e gli do delle indicazioni , lei le segue senza ribattere .

Durante il breve tragitto cerco di rassicurarla mi faccio più piccolo alle sue spalle , metto le mie mani sulle le sue spalle la sfioro mi godo ancora per poco quel profumo che lascia nel vento e gli do un bacio sul collo lei sembra rilassarsi al quel gesto .

E siamo arrivati così fino e fuori casa mia .

Gli faccio cenno di continuare ancora per pochi metri , lo parcheggia dietro a una siepe del mio giardino , scendiamo la guardo per intero e cerco di aggiustarla un poco , sarà la paura o il luogo nuovo ma non reagisce , gli abbasso il vestitino gli aggiusto i capelli , e gli faccio cenno di i seguirmi .

Pov Anna

Arriviamo davanti a questo portone di legno nero pesante e massiccio ,lui suona al campanello e senza guardarmi mi fa cenno di alzarmi il vestito sul seno.

Abbasso lo sguardo e mi rendo conto che per poco non uscivo con tutto fuori , mi aggiusto anche in modo un po' goffo ,il tempo di rialzare la testa ci apre la porta un uomo ,ci fa entrare guarda all esterno prima di chiudere per poi girarsi verso di noi

Mai stati eroi 🪢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora