8 • In gabbia

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Tre mesi dopo

Erano trascorsi tre mesi da quando Tom e Anna avevano scoperto che stavano per arrivare tre gemelli, e che sarebbero stati due femminucce ed un maschietto.



Inizialmente fu un duro colpo un po' per tutti; ne erano entusiasti, certamente, ma la cosa era abbastanza pesante da digerire. Difatti, la gravidanza non era affatto facile, Anna si sentiva affaticata di continuo, la pancia era ormai al settimo mese, e sembrava una reggia enorme con tanto di giardini del re.



Non era una gravidanza facile, però portava tanta gioia, non lo si poteva negare. Si alternavano momenti di felicità con attimi di sgomento, per questo Anna viveva un po' in una bolla di sapone, ove vi era confusione ed entusiasmo al tempo stesso. Tom le stava accanto però, la supportava e la teneva sempre d'occhio; aveva ormai preso l'abitudine di dormire anche lui poche ore a notte, poiché al minimo gesto o rumore rizzava le orecchie e interveniva se c'era da intervenire.



Anna gli era grata, per tutto, e lo sapeva che uomo migliore del suo fidanzato non poteva trovarlo da nessun'altra parte.

Nikki e Dominic quando appresero la notizia erano rimasti a bocca aperta, e non riuscirono nemmeno a congratularsi per lo stupore, rimasero ad osservare i due ragazzi sorpresi. Dopo lo shock iniziale, però, Nikki scoppiò in lacrime, mentre Dominic li abbracciò talmente forte da bloccargli il respiro. 



Anche i fratelli Holland rimasero basiti e contenti al tempo stesso, così come tutti gli altri amici e parenti che vennero a saperlo.



Viky ed Angelica, invece, avevano urlato così tanto a telefono che avevano stordito mezza Londra.



L'amore che li circondava era enorme, ed erano orgogliosi di avere intorno persone così. 



Trascorsero tre mesi anche dall'incontro con Charles, eppure non vi era ancora stata traccia di Claudio o di altre cose inquietanti. 

Qualche giorno dopo quell'incontro in carcere a Roma, Anna aveva deciso di parlare con Tom e di confessargli la verità. L'attore passò da uno stato di esaltazione e smarrimento per la notizia sulla gravidanza, all'essere preoccupato perennemente per la salute e l'incolumità della sua fidanzata e dei suoi bambini.

La napoletana, però, fece una scoperta che le fece tenere il muso lungo con il suo uomo per giorni: Tom era a conoscenza del fatto che Claudio fosse ancora vivo perché Alexis glielo confessò quello stesso giorno in ospedale, quando era ricoverato per la ferita da arma da fuoco al braccio. Aveva però deciso di mentire alla scrittrice cosicché potesse stare tranquilla senza ansie e preoccupazioni, anzi, voleva assumersele tutte lui. Questa cosa fece imbestialire Anna, che non gli parlò per un'intera settimana, poiché riteneva che in una coppia sana non dovevano esserci segreti, e tra di loro ce n'erano stati abbastanza. Meritava di conoscere la verità, ne aveva tutto il diritto, però l'inglese aveva agito così per protezione, di certo non perché non le volesse bene. Compresero, e stavolta per davvero però, che insieme dovevano superare e affrontare le cose, e che non dovevano più nascondersi nulla. 



Quei mesi erano stati abbastanza difficili per i due futuri genitori; la gravidanza che portava continui problemi, la costante paura di trovarsi Claudio con i suoi scagnozzi fuori casa, il terrore che avevano ogniqualvolta erano in giro perché preoccupati di ogni minimo suono strano o diverso dal solito.



Nelle ultime settimane, però, la cosa sembrava essersi affievolita: non vi erano tracce di Claudio, erano comunque in continuo contatto con Alexis e nessuno sembrava avere novità. Nessuno riusciva a vederlo o beccarlo.

Che fosse tutta una frottola?

No, Charles era stato fin troppo sincero per mentire. Non poteva avergli detto tutte cazzate! Claudio si stava nascondendo, e nessuno aveva idea di quando avrebbe potuto agire, per questo erano sempre allerta.

Erano poi sempre circondanti da amici e parenti, e Claudio non avrebbe potuto colpire così facilmente in beatitudine, ecco anche perché Anna era più serena, così come anche il suo fidanzato. Però, la vera rassicurazione sarebbe arrivata quando l'avrebbero ritrovato e arrestato definitivamente con una prova che si trovasse effettivamente in carcere.

Era, tra l'altro, appena terminato il periodo natalizio, ed entrambe le famiglie si erano riunite tra Kingston e Napoli per trascorrere insieme le feste; erano stati tutti così bene, che il tempo sembrò letteralmente volare. Inoltre, Anna festeggiò il suo compleanno a Napoli con tutta la sua famiglia allargata e tutti i parenti e amici che festeggiarono non solo i suoi ventotto anni, ma anche la sua gravidanza.

Furono le feste più belle che ebbero mai trascorso prima.

"Vuoi andarci adesso?", Tom si alzò dal letto stiracchiandosi, si girò poi a guardarla portando una mano sul fianco.


Anna sorrise e si fermò ad osservarlo: aveva indosso solo i boxer della Clavin Klein bianchi, e aveva il viso ancora impastato dal sonno. I riccioli gli cadevano delicatamente sulla fronte mentre si ergeva col suo fisico statuario: era da mozzare il fiato.



Erano passati gli anni, ma lui sembrava essere sempre lo stesso, semmai ancora più bello.

Incastrò i suoi occhi in quelli di lui e si mordicchiò le labbra.



"Magari dopo", gli rispose.

"A cosa stai pensando, huh?", le domandò l'attore senza smuoversi di un millimetro. 



Anna ridacchiò e nuovamente riprese il labbro inferiore tra i denti.



"Non si capisce dal mio sguardo?"



Tom rise di rimando e scosse la testa.



"Mi mancava la tua faccia maliziosa, lo sai?"

Stringimi OvunqueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora