| a • ga • pe • |
1. La più alta forma di amore. Amore disinteressato, sacrificale e incondizionato; persiste indipendentemente dalle circostanze.
Lauren e Camila si incontreranno in un locale la sera prima dell'inizio dell'anno scolastico, ma non s...
| • toska • | un sordo dolore dell'anima, uno schiacciamento malato, un'angoscia spirituale
Ero così arrabbiata con lei, quella ragazza mi aveva fatto completamente perdere la testa, da quando l'ho conosciuta è padrona della mia mente, non mi era mai successo nemmeno con Keana, nonostante la sua bellezza ci avevo messo un po' per dargli corda, invece con Camila non riuscivo a controllarmi. Appena arrivata a casa mi preparo velocemente, indosso una maglietta del Bayer monaco e dei pantaloncini bianchi prendo le cuffiette e scendo per scaricare un po' il casino che ho in testa. D- buonasera signorina Davis mi saluta cortesemente come sempre L- ciao Davis, buona giornata. D- a lei Sento dire prima di uscire per le strade di Seattle. Dopo un oretta torno a casa, mi spoglio e mi infilo sotto la doccia rilassandomi con l'acqua calda che mi leva il sudore dal corpo, finché non sento la porta del bagno aprirsi improvvisamente. N- Lauren che pizza vuoi? Vedo la faccia della mia amica spuntare dalla porta. L- ma come hai fatto ad entrare? N- le chiavi che mi hai dato tu per l'emergenze Dice con tutta tranquillità. N- quindi che pizza vuoi? L- una diavola Dico aprendo nuovamente l'acqua per finire la doccia. Esco dal bagno e indosso un pantaloncino nero e verde del celtic e una maglietta stretta bianca, mi dirigo verso il salone e trovo la mia amica intenta a guardare la partita del Barcellona con una bottiglia di vino rosso e due bicchieri. N- finalmente Dice voltandosi verso di me N- cos'è successo oggi con Camila? Dopo che mi hai mandato quel messaggio a Dinah ha iniziato a squillare il telefono più e più volte. Mi butto di peso sul divano. L- sono andata a letto con Camila l'altra volta al devil9, l'abbiamo fatto nel mio ufficio poi siamo andate a casa mia, ci siamo addormentate e lei se n'è andata lasciandomi lì senza spiegazioni. N- oh cazzo, e oggi che vi siete dette? Mi chiede la mia migliore amica stupita dalla mia risposta. L- niente perché quando sono arrivata era con un ragazzo, lei con un pantaloncino e una maglietta, lui senza maglietta tutti sporchi di farina. Dico bevendo tutto d'un sorso il bicchiere di vino. N- penso fosse Shawn un compagno di classe si Camila. L- non ne ho idea me ne sono andata senza sentire ragioni N- da quel che so non stanno insieme ma lui sembra preso L- non mi interessa Mani, Camila può fare quello che vuole Vengo interrotta dal campanello della porta N- dovrebbe essere quello delle pizze Mi alzo dal divano e vado ad aprire la porta, era un ragazzo un due pizze in mano e un'altra bottiglia di vino. X- dovrei consegnare quest'ordine alla signorina Normani L- sisi grazie è per me Gli do una banconota da 50 L- tieni il resto X- grazie mille In tutta risposta sorrido e chiudo la porta, appoggio tutto sul tavolo dov'è seduta la mia amica. La serata passa velocemente io e la mia migliore amica abbiamo guardato la partita del Barca che ovviamente ha vinto infine ci siamo addormentate sul divano dopo aver finito le bottiglie di vino. Sento il telefono squillare e mi tiro su contro voglia. N- spegni quel coso Lauren Sento dire dalla mia migliore amica che si compre le orecchie con i cuscini. L- mani dobbiamo andare. Dico solamente guardando l'orario, indosso un maglione in lana nero, una gonna grigia e un capello grigio elegante.
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Mi affretto a prendere il cappotto nero e vedo la mia amica sulla porta che si stropiccia gli occhi. Prendo le chiavi e mi dirigo verso l'audi e sfreccio velocemente verso la scuola, appena arrivata davanti al cancello vedo un gruppo di ragazzi bloccarmi la strada si spostano tutti tranne due, " ma vi volete togliere dannazione" penso tra me e me, guardo meglio e riconosco immediatamente la ragazza davanti alla mia macchina, è di nuovo con quello Shawn, ridono guardando il cellulare senza accorgersi della mia presenza, poso la mano sul clacson e inizio a suonare facendoli spostare immediatamente dalla strada, sfreccio davanti a Camila che mi guarda con uno sguardo arrabbiato ma mi allontano solamente senza posare il mio sguardo su di lei.
Camila pov
S- ma chi era quella in macchina? Mi chiede Shawn guardando nella direzione dell'auto. C- un egocentrica Rispondo dirigendomi verso l'entrata di scuola. D- ciao Mila, ciao Shawn Sento abbracciarmi da dietro e riconosco immediatamente la mia migliore amica. S- ciao Dinah D- avete fatto un bel casino a casa ieri pomeriggio eh S- è colpa di Mila giuro Dice indicandomi C- sei un bugiardo Mendes
-Flashback-
S- posso darti una mano con il dolce? Mi chiede il ragazzo davanti a me C- prendimi la farina è lì sopra Gli dico indicando lo scaffale in alto a destra, mentre cerca di arrivare al barattolo mi posiziono dietro di lui spingendolo leggermente, il barattolo cade sporcando da testa a piedi il ragazzo davanti a me, mi guarda sconvolto per poi rincorrermi con una manciata di farina tra le mani.
-Fine flashback -
D- non mi interessa chi è stato, ho dovuto pulire. Dice la mia amica incrociando le braccia facendo finta di essere arrabbiata. S- che lezione hai Mila? C- in realtà la prima ora salto che ho una ricerca da fare Cerco una scusa plausibile S- oh va bene allora io vado, a dopo Dice salutando con la mano prima di andare verso l'aula, appena è un po' distante la mia migliore amica mi guarda con aria confusa. C- dimmi Dinah D- puoi fregare il dolce Shawn ma non me, una ricerca Dice lei cercando di imitarmi C- e va bene, voglio parlare con Lauren e l'unico modo è andare nel suo ufficio. D- lo sapevo io Mi allontano facendo il dito medio nella direzione della mia amica.
Lauren pov
Sento bussare alla mia porta L- avanti Rispondo senza alzare lo sguardo dal computer, la porta che si chiude L- senti mani ti avevo chiesto di non distur.. Mi blocco dopo aver tirato su lo sguardo, davanti a me c'era Camila, aveva una maglietta nera corta, un jeans chiaro e dei tacchi neri.
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L- dimmi Chiedo spostando il mio sguardo da lei riposandolo sul computer. C- senti credo che devo darti delle spiegazioni L- credo che sia già tutto abbastanza chiaro, non mi devi spiegare nulla C- cosa è chiaro? L- tu e Shawn, tranquilla non gli dirò che siamo state a letto insieme se è questo che ti preoccupa così tanto. Dico guardando per la prima volta dopo tanto i suoi occhi che in questo momento esprimono solo rabbia. C- non hai capito niente invece, io e Shawn siamo amici quindi non era questo di cui volevo parlare. Dice avvicinandosi sempre di più alla mia scrivania. C- mi dispiace per l'altra sera non dovevo lasciarti sola e andarmene così, ma ho avuto paura e ho agito di conseguenza. Mi guarda aspettando una risposta, ma in realtà sono io quella che aspetta una risposta vera e propria, sbuffa sonoramente per poi prendere un foglio dalla mia scrivania per scriverci sopra C- questo è il mio numero se vuoi ci possiamo organizzare per stare insieme e chiarire ogni situazione. Annuisco solamente prendendo il foglietto per poi vederla uscire dal mio ufficio.