7- Toska

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| • toska • |
un sordo dolore dell'anima, uno schiacciamento malato, un'angoscia spirituale

Ero così arrabbiata con lei, quella ragazza mi aveva fatto completamente perdere la testa, da quando l'ho conosciuta è padrona della mia mente, non mi era mai successo nemmeno con Keana, nonostante la sua bellezza ci avevo messo un po' per dargli corda, invece con Camila non riuscivo a controllarmi.
Appena arrivata a casa mi preparo velocemente, indosso una maglietta del Bayer monaco e dei pantaloncini bianchi prendo le cuffiette e scendo per scaricare un po' il casino che ho in testa.
D- buonasera signorina
Davis mi saluta cortesemente come sempre
L- ciao Davis, buona giornata.
D- a lei
Sento dire prima di uscire per le strade di Seattle.
Dopo un oretta torno a casa, mi spoglio e mi infilo sotto la doccia rilassandomi con l'acqua calda che mi leva il sudore dal corpo, finché non sento la porta del bagno aprirsi improvvisamente.
N- Lauren che pizza vuoi?
Vedo la faccia della mia amica spuntare dalla porta.
L- ma come hai fatto ad entrare?
N- le chiavi che mi hai dato tu per l'emergenze
Dice con tutta tranquillità.
N- quindi che pizza vuoi?
L- una diavola
Dico aprendo nuovamente l'acqua per finire la doccia.
Esco dal bagno e indosso un pantaloncino nero e verde del celtic e una maglietta stretta bianca, mi dirigo verso il salone e trovo la mia amica intenta a guardare la partita del Barcellona con una bottiglia di vino rosso e due bicchieri.
N- finalmente
Dice voltandosi verso di me
N- cos'è successo oggi con Camila? Dopo che mi hai mandato quel messaggio a Dinah ha iniziato a squillare il telefono più e più volte.
Mi butto di peso sul divano.
L- sono andata a letto con Camila l'altra volta al devil9, l'abbiamo fatto nel mio ufficio poi siamo andate a casa mia, ci siamo addormentate e lei se n'è andata lasciandomi lì senza spiegazioni.
N- oh cazzo, e oggi che vi siete dette?
Mi chiede la mia migliore amica stupita dalla mia risposta.
L- niente perché quando sono arrivata era con un ragazzo, lei con un pantaloncino e una maglietta, lui senza maglietta tutti sporchi di farina.
Dico bevendo tutto d'un sorso il bicchiere di vino.
N- penso fosse Shawn un compagno di classe si Camila.
L- non ne ho idea me ne sono andata senza sentire ragioni
N- da quel che so non stanno insieme ma lui sembra preso
L- non mi interessa Mani, Camila può fare quello che vuole
Vengo interrotta dal campanello della porta
N- dovrebbe essere quello delle pizze
Mi alzo dal divano e vado ad aprire la porta, era un ragazzo un due pizze in mano e un'altra bottiglia di vino.
X- dovrei consegnare quest'ordine alla signorina Normani
L- sisi grazie è per me
Gli do una banconota da 50
L- tieni il resto
X- grazie mille
In tutta risposta sorrido e chiudo la porta, appoggio tutto sul tavolo dov'è seduta la mia amica.
La serata passa velocemente io e la mia migliore amica abbiamo guardato la partita del Barca che ovviamente ha vinto infine ci siamo addormentate sul divano dopo aver finito le bottiglie di vino.
Sento il telefono squillare e mi tiro su contro voglia.
N- spegni quel coso Lauren
Sento dire dalla mia migliore amica che si compre le orecchie con i cuscini.
L- mani dobbiamo andare.
Dico solamente guardando l'orario, indosso un maglione in lana nero, una gonna grigia e un capello grigio elegante.

Dico solamente guardando l'orario, indosso un maglione in lana nero, una gonna grigia e un capello grigio elegante

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Mi affretto a prendere il cappotto nero e vedo la mia amica sulla porta che si stropiccia gli occhi.
Prendo le chiavi e mi dirigo verso l'audi e sfreccio velocemente verso la scuola, appena arrivata davanti al cancello vedo un gruppo di ragazzi bloccarmi la strada si spostano tutti tranne due, " ma vi volete togliere dannazione" penso tra me e me, guardo meglio e riconosco immediatamente la ragazza davanti alla mia macchina, è di nuovo con quello Shawn, ridono guardando il cellulare senza accorgersi della mia presenza, poso la mano sul clacson e inizio a suonare facendoli spostare immediatamente dalla strada, sfreccio davanti a Camila che mi guarda con uno sguardo arrabbiato ma mi allontano solamente senza posare il mio sguardo su di lei.

Camila pov

S- ma chi era quella in macchina?
Mi chiede Shawn guardando nella direzione dell'auto.
C- un egocentrica
Rispondo dirigendomi verso l'entrata di scuola.
D- ciao Mila, ciao Shawn
Sento abbracciarmi da dietro e riconosco immediatamente la mia migliore amica.
S- ciao Dinah
D- avete fatto un bel casino a casa ieri pomeriggio eh
S- è colpa di Mila giuro
Dice indicandomi
C- sei un bugiardo Mendes

-Flashback-

S- posso darti una mano con il dolce?
Mi chiede il ragazzo davanti a me
C- prendimi la farina è lì sopra
Gli dico indicando lo scaffale in alto a destra, mentre cerca di arrivare al barattolo mi posiziono dietro di lui spingendolo leggermente, il barattolo cade sporcando da testa a piedi il ragazzo davanti a me, mi guarda sconvolto per poi rincorrermi con una manciata di farina tra le mani.

-Fine flashback -

D- non mi interessa chi è stato, ho dovuto pulire.
Dice la mia amica incrociando le braccia facendo finta di essere arrabbiata.
S- che lezione hai Mila?
C- in realtà la prima ora salto che ho una ricerca da fare
Cerco una scusa plausibile
S- oh va bene allora io vado, a dopo
Dice salutando con la mano prima di andare verso l'aula, appena è un po' distante la mia migliore amica mi guarda con aria confusa.
C- dimmi Dinah
D- puoi fregare il dolce Shawn ma non me, una ricerca
Dice lei cercando di imitarmi
C- e va bene, voglio parlare con Lauren e l'unico modo è andare nel suo ufficio.
D- lo sapevo io
Mi allontano facendo il dito medio nella direzione della mia amica.

Lauren pov

Sento bussare alla mia porta
L- avanti
Rispondo senza alzare lo sguardo dal computer, la porta che si chiude
L- senti mani ti avevo chiesto di non distur..
Mi blocco dopo aver tirato su lo sguardo, davanti a me c'era Camila, aveva una maglietta nera corta, un jeans chiaro e dei tacchi neri.

Mi blocco dopo aver tirato su lo sguardo, davanti a me c'era Camila, aveva una maglietta nera corta, un jeans chiaro e dei tacchi neri

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L- dimmi
Chiedo spostando il mio sguardo da lei riposandolo sul computer.
C- senti credo che devo darti delle spiegazioni
L- credo che sia già tutto abbastanza chiaro, non mi devi spiegare nulla
C- cosa è chiaro?
L- tu e Shawn, tranquilla non gli dirò che siamo state a letto insieme se è questo che ti preoccupa così tanto.
Dico guardando per la prima volta dopo tanto i suoi occhi che in questo momento esprimono solo rabbia.
C- non hai capito niente invece, io e Shawn siamo amici quindi non era questo di cui volevo parlare.
Dice avvicinandosi sempre di più alla mia scrivania.
C- mi dispiace per l'altra sera non dovevo lasciarti sola e andarmene così, ma ho avuto paura e ho agito di conseguenza.
Mi guarda aspettando una risposta, ma in realtà sono io quella che aspetta una risposta vera e propria, sbuffa sonoramente per poi prendere un foglio dalla mia scrivania per scriverci sopra
C- questo è il mio numero se vuoi ci possiamo organizzare per stare insieme e chiarire ogni situazione.
Annuisco solamente prendendo il foglietto per poi vederla uscire dal mio ufficio.

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