Chapter twenty

273 19 3
                                    



La mattina seguente Vic si svegliò con un forte mal di testa, come se durante il sonno l'avessero presa a pugni.
Pensò che potrebbe essere stato il fatto di ieri, a volte le capitava di stressarsi così tanto da farsi venire mal di testa o qualche altro malore.

Si alzò dolorante dal letto e con fatica andò a prepararsi per andare a scuola, se ne sarebbe stata volentieri a casa ma non voleva fare assenze, soprattutto per un semplicemente mal di testa.

Uscì di casa e si incamminò lentamente verso scuola con le cuffie, giusto per non sentire nessun altro rumore fastidioso.

Una volta arrivata andò verso il suo armadietto, senza mai interrompere la musica nelle sue orecchie, e prese il necessario per la lezione di chimica, per poi incamminarsi verso l'aula.

"Hey..." disse Billie appena la vide arrivare al banco.
"Hey" rispose con voce rotta e si sedette accanto a Billie.
"Va tutto bene? ti vedo un po' giù" aggiunse la più grande con tono preoccupato.
"Mi sono svegliata con il mal di testa, nulla di che" rispose togliendosi le cuffie, lasciandole attorno al collo.
"Vic, possiamo parlare?" sussurrò.
"Di cosa?"
"Mi ignori da ieri, perché sei arrabbiata con me?" domandò con tristezza nella voce.
"Non sono arrabbiata con te Bil" rispose con tono basso.
"Senti...ho parlato con-"

"Buongiorno ragazzi!" esclamò il prof Murphy, interrompendo Billie.

"Ne parliamo dopo" aggiunse la grande e Vic si limitò ad annuire.

***

Le lezioni mattutine finirono, ed erano tutti insieme al solito tavolo per l'ora di pranzo.

Stavano chiacchierando tra di loro, mentre Vic se ne stava sulle sue per colpa del continuo mal di testa che andava solo a peggiorare e anche per il fatto che al tavolo con loro ci fosse anche Emma, di nuovo.

"Vic! heyyy" alzò la voce Charlie cercando di catturare la sua attenzione.
"Mh?" rispose la rossa tornando sul pianeta terra.
"Ti eri incantata, di nuovo" continuò il ragazzo.
"Si uhm...scusate, io credo che tornerò a casa, non mi sento bene" disse alzandosi in piedi sotto gli occhi di tutti.
"Vuoi un passaggio?" domandò Billie.
"No grazie, vado a piedi"
"Oh okay..." rispose con tono triste.
"A domani" concluse prendendo le sue cose per poi andarsene.

Non ne poteva più, ne di stare a scuola con quel dolore interminabile alla testa, ne di continuare a vedere Billie ed Emma parlare e scherzare tra di loro.
Probabilmente stava esagerando, ma in quel momento non le ne fregava nulla, voleva solo andarsene e non vedere nessuno.

Uscì da scuola velocemente, con le cuffie in testa pronta a far partire la musica, ma una voce da dietro la bloccò.

"Vic!"

La rossa riconobbe subito quella voce, così si girò fermandosi e abbassando le cuffie, mettendole attorno al collo.

"Che c'è Bil?" domandò frustrata.
"Perché te ne vai?" chiese la più grande una volta davanti alla rossa.
"Te l'ho detto, non sto molto bene"
"Si ma non credo sia solo per questo" aggiunse Billie, mentre incrociò le braccia al petto.
"Non so di cosa parli" sospirò Victoria.

"Ascolta, so cosa pensi di Emma e so cosa le hai detto ieri, quindi ti prego smettila di girarci intorno e parliamone!" spiegò Billie con tono alto, cercando di mantenere la calma, anche se dentro era innervosita e non poco.

"Te l'ha detto, ovviamente" disse la rossa con un ghigno nervoso.
"Vic, ti prego, possiamo parlarne?"

Non rispose, si limitò a guardare altrove.

"Vic cazzo puoi rispondere!?" alzò la voce, ormai stanca di questo suo comportamento.
"Cristo Billie, voglio solo stare tranquilla, se tanto ti interessa di quello che penso di Emma bene! te lo dico" urlò agitandosi mentre si avvicinò lentamente a Billie, che rimase con occhi spalancati, non aspettandosi una reazione del genere.

"Non la posso vedere perché è ovvio che ci stia provando con te, non so tu ma io lo vedo, probabilmente sei troppo ceca per vederlo, ma ti posso assicurare che..."

"Vic..." provò a fermarla ma non ci riuscì.

"Le piaci e..."
"Vic ti prego..."
"Fammi finire Billie!"
"Cristo Vic, è fidanzata! ha una cazzo di ragazza" urlò con tutta la forza che aveva, facendo indietreggiare la rossa dalla paura.

A quelle parole Vic si senti il cuore cadere e affondare.
Aveva fatto la parte della stronza per tutto il tempo senza nemmeno sapere la verità.

Rimase li bloccata a fissare Billie negli occhi, che nel mentre stava andando su tutte le furie.

"Bil..." provò a parlare ma Billie la bloccò subito.
"No, vai a casa Vic, datti una calmata e riposati, ci vediamo domani"

E se ne andò, lasciandola li.

Aveva fatto una cazzata e se ne rendeva conto solo in quel momento.
Poteva benissimo aspettare di giungere a conclusioni troppo affettate, ma ormai il danno era stato fatto, ora doveva solo farsi perdonare.

Rimase in mezzo alla strada per circa 5 minuti pieni, guardando Billie sparire piano piano dalla sua vista.
Dopo un po' si girò, sentendo le lacrime iniziare a rigarle il viso ripetutamente.
Aveva paura di aver rovinato tutto con Billie, questo era il suo unico pensiero, ma allo stesso tempo le dispiaceva di aver giudicato Emma troppo presto, senza conoscerla bene.

Iniziò a camminare lentamente, passo per passo, incamminandosi piano piano verso casa, pensando a tutto il casino che aveva creato.
Il mal di testa aumentava sempre di più, iniziò a sentire un forte senso di nausea colpirle lo stomaco e cominciò a sentire tutto ovattato, vedendo macchie nere davanti a se.

E poi buio.

____________________________

Scusate il capitolo corto e gli eventuali errori, spero vi piaccia ugualmente<3

A presto💗

Made For You | Billie Eilish Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora