#SCARLETT
"Scar!"
Mi girai di scatto, riconoscendo la voce che mi aveva richiamato alle mie spalle.
Quando mi voltai, la biondina dagli occhi verdi sfoderò un sorriso, mentre a passo veloce mi venne in contro più felice che mai. E anche io lo ero! Da quanto tempo non la vedevo di presenza? Tre anni? Forse anche di più.
Madison Sparks, per gli amici Maddy, ma per me semplicemente Mad: studentessa modello, compagna di banco e di stanza al college Red Velvet di Londra.
Era cambiata un bel po': il viso era più magro, gli occhi stanchi, contornati da un colore violaceo, segno di tanta stanchezza, confermato dalle borse sotto di essi coperte da fondotinta. Tanto coperti perfino da spegnere il verde cristallino dei suoi smeraldi che aveva al posto degli occhi.
E cosa la rendeva così?
Di sicuro la preparazione del suo matrimonio non era stata una passeggiata, tutta rose e fiori. E io non ero riuscita nemmeno ad aiutarla con gli inviti.
Perchè sì; nonostante la lontananza che ci divideva, non ci eravamo mai separate, cercandoci ogni qualvolta fosse possibile.
"Mad!" urlai a mia volta, affondando il viso nell'incavo del suo collo quando arrivò da me. Le sue braccia mi chiusero in un abbraccio saldamente, segno che anche a lei ero mancata tantissimo. I miei capelli castani si intrecciarono nei suoi biondissimi, quasi confondendosi.
Ogni volta fosse stato possibile sentirci finivamo sempre col parlare di altro, tranne che dei preparativi del suo matrimonio tanto atteso.
Già... Dopo quasi un anno e mezzo di fidanzamento, la mia migliore amica aveva avuto la fatidica proposta dal fidanzato in cima alla Tour Eiffel. Altro che film e filmini! Liam Payne era la persona più dolce di questo pianeta e sapeva perfettamente come rendere felice Mad e placare i suoi vizi infiniti.
Era sempre stata la tipica ragazza viziata dai genitori, abbastanza ricchi da accontentarla in tutto, finendo col mandare la figlia in un comune liceo del paese per errore. Ma almeno ci eravamo conosciute, avevamo fatto amicizia e un giorno avevamo capito che non riuscivamo a stare una lontana dall'altra.
Fin quando all'età di diciassette anni non rimase incinta della sua prima cotta, John, rimanendo fregata proprio alla sua prima volta.
Poi, io trovai il lavoro della mia vita, modella, dopo il diploma, abbandonando la mia amata Holmes Chapel per girare tutto il mondo con l'agenzia che mi aveva messo gli occhi addosso, oltre i soldi nelle carte di credito, allontanandomi completamente dalla mia amica, oltre che dalla mia famiglia.
Quasi mi stritolò in quell'abbraccio che bravavamo da tempo, odorandola e socchiudendo appena gli occhi per godermi il momento.
I suoi capelli sempre profumati alla pesca, il suo frutto preferito, la pelle morbida e chiara nascosta dal vestitino verde che indossava per l'occasione e i tacchi che aveva sempre portato fin da giovane per mascherare la sua altezza; o in questo caso, bassezza. L'avevo osservata attentamente per quei tre secondi che ne ebbi l'occasione, prima di essere trasportata dal suo abbraccio e dalla sua risata. Dio, quanto mi era mancata!
La mia puffetta, tanto che le mie braccia le circondavano il collo, nemmeno fossi io quella strana tra le due.
Una voce maschile ci obbligò a staccarci, mentre notai con un sorriso stampato sulle labbra il futuro marito della mia migliore amica passarle un braccio sulle spalle. Mica gliel'avrei portata via!
Le fotografie non gli rendevano giustizia, comunque! Era perfetto anche lui: capelli chiari, quasi sul biondo, tagliati corti alla base della testa e più sopra aveva uno strano ciuffo che si allungava man mano si avvicinava alla fronte; la barba ben curata, tagliata perfettamente fino al mento. E i muscoli... Era sempre stato il sogno di Mad esser potretta da due belle braccia muscolose.
Il suo principe azzurro, insomma.
"Scarlett, lui è Liam. Ma penso tu sappia chi sia già." mi sorrise amorevolmente Mad, mentre io annuii, sconsolata.
Liam James Payne. Chi non lo conosceva?
Uno dei cinque membri della più famosa boyband nata qualche anno prima: i One Direction.
Si erano conosciuti per caso in un bar di Londra, durante un viaggio, quando Mad sbraitò contro il povero cameriere che non le aveva portato l'ordinazione precisa come gli aveva richiesto lei.I nostri occhi si incrociarono in mezzo a tutti quei presenti nel locale e il fato volle che non si staccassero più.
Erano state le parole di Mad, che mi ripeteva ogni santa sera quando doveva staccare per andare a dormire tra le braccia del suo amato. La sua sera, la mia mattina.
Nemmeno il fuso orario ci aveva divise.
Amavo Liam sopratutto per la sua bontà, per non averle girato nelle spalle una volta conosciuta la situazione di Mad, Maya e Nick, i suoi figli gemelli.
Che poi, più sfortunata di così, non si poteva! Prima volta, rimase incinta e anche di due gemelli! Cioè...
Ma la cosa che mi faceva incuriosire di più, era la strana sensazione che non ci fossero in giro i suoi quattro odiosi amichetti.
Per fortuna, non avevo mai avuto a che fare con loro. Li conoscevo solo per fama e per tutte le foto che la mia amica mi inviava solo per farmi salire i nervi. Era sempre un trauma aprire una foto che mi inviava. Non volevo avere una crisi di nervi, tanto da farmi strappare i capelli.
Sono sempre stata una tipa strana. Non ho mai detto il contrario.
Ma uno di loro no. Quello lo conoscevo bene.
Harry Edward Styles, riccio montato, occhi verdi smerarlo, tanto da far concorrenza a quelli della mia migliore amica.
Cresciuti insieme tra le vie di Holmes Chapel, una volta diventato famoso si dimenticò di me e di chi erano i suoi veri amici, quelli che l'avevano sopportato cantare fino a tarda notte nel garage di casa sua, nei locali più squallidi che non l'avevano mai approvato, a scuola quando scriveva dei testi durante le lezioni per poi farceli leggere e chiedere un parere.
Fino al giorno in cui si presentò ai provini di X-Factor a mia insaputa, passando e cambiando completamente personalità.
Non per questo l'avevo soprannominato appunto 'il vampiro'; colui che di giorno sembrava una persona qualunque e poi, la notte, si trasformava in un mostro che nessuno conosceva.
"Come va a lavoro?" la voce di Mad mi riportò alla realtà, facendomi smettere di sorridere.
"Aaah, finalmente un po' di vacanza. Giuro, va bene due, tre servizi al mese... Ma cavolo, lasciatemi respirare!" sbraitai, sentendo la risata cristallina della mia amica, seguita da quella di Liam che subito dopo fermò gentilmente un cameriere e prese dal vassoio tre bicchieri di champagne.
Ce li porse e tutte e tre insieme brindammo.
I loro sguardi si incrociarono e per un momento mi sentii il terzo incomodo. Cioè, lo ero di sicuro.
Sembrava di stare in uno di quei stupidi telefilm americani che trasmettono alla tv: lui guarda lei con gli occhi sognanti, lei che quasi si scioglie e sorride come un'ebete. Il terzo incomodo -che sarei io- che li guarda e non sa con quale stupida scusa liquidarli.
Un po' li invidiavo, però.
Per non pensare ad altro, scolai in un sorso tutto il bicchiere, posandolo poi sul primo vassoio vuoto che veniva trasportato da un cameriere davvero niente male.
"Strano... Non ho ancora visto i tuoi amici." guardai Liam che fece una smorfia alla mia affermazione, staccando finalmente gli occhi da Mad.
Magari non erano potuti venire. Magari avevano formato una band tra loro, lasciando fuori Liam che aveva deciso di sposarsi e magari smettere di cantare.
Eppure mi sembrava strano: Mad era una grande sognatrice, lottava con mani e denti pur di arrivare al suo scopo. Non credevo che non aiutasse Liam a tenere stretto il suo sogno. Forse in tre anni qualcosa era davvero cambiato e io ero rimasta alla vecchia Mad.
"Parli del diavolo..." Liam fece un cenno con la mano occupata dal bicchiere accompagnato da un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
Mi voltai di scatto, notando quattro ragazzi camminare l'uno di fianco all'altro nella nostra direzione. C'era gente che fingeva di svenire, chi gli sorrideva, chi chiacchierava con la persona di fianco per fargli notare i quattro paladini dei miei stivali.
Ma chi credevano di essere?
In poche falcate mi ritrovai i quattro beniamini tutti sorridenti a complimentarsi con i quasi neo-sposini.
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Una superstar per casa. || H.S.
FanfictionSTORIA CON DUE POV. "Senti Harry. -Scar si voltò nella mia direzione, forse più nera in volto di me- Nemmeno a me piace questa situazione di tenere i figli di Mad e Liam per qualche giorno; ma vedi di collaborare o ti farò vedere io le stelle nel mi...