𝑠𝑒𝑣𝑒𝑛

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Quella sera, Aemond Targaryen - anziché lasciare il forno come credetti - mi afferrò per il mento con forza, mormorando a due centimetri dalla mia faccia parole dure

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Quella sera, Aemond Targaryen - anziché lasciare il forno come credetti - mi afferrò per il mento con forza, mormorando a due centimetri dalla mia faccia parole dure. Parole che mi fecero pentire di essere uscita da quella maledetta casa settimane addietro. "Saluterai tua madre stasera stessa, e poi verrai via con me"

Il mio destino come bastarda non poté essere più crudele. Nessuno, a quanto pare, avrebbe mai potuto scampare ad esso, ed io non sarei stata di certo l'eccezione.

Giunta a casa, rividi Lily per quella che sarebbe stata l'ultima volta in tutta la mia vita. Se solo lo avessi saputo, l'avrei stretta ancora più forte al mio petto. Tuttavia, nessuno può avere l'onore di sbirciare nel futuro.

Rassegnata, piantò i suoi occhi pieni di lacrime nei miei, come ad imprimermi nella memoria tutto ciò che aveva fatto per me e ciò che avrebbe continuato a fare, se solo non fossi stata imprudente. Perché era tutta colpa mia. E dovevo pagarne le conseguenze. "Ho fatto il possibile per tenerti al sicuro, piccola mia. Che gli Dei abbiano pietà di te e della tua anima"

Ad attenderci fuori, vi era il cavallo nero del Principe. Era calmo, si godeva la brezza serale, mentre la sua lunga coda che sembrava rilucere sotto ai raggi lunari, si muoveva leggiadra. "Prendi la mia mano, e poggia il piede qui" Aemond indicò la staffa d'argento con un cenno, porgendomi il palmo. Di malavoglia mi lasciai aiutare, e quando anche lui salì in groppa, rimasi tesa nel mio sconforto. Non osavo toccarlo neanche per sbaglio, anzi, avrei preferito cadere piuttosto!

Peccato che non aveva ancora finito di ammonirmi con scherno. "Reggiti a me. Sarebbe stupido morire per una caduta da cavallo, non trovi?"

E purtroppo aveva ragione. L'avevo scampata fino a quel giorno, soltanto per morire a causa del mio orgoglio?

Tesi le braccia e le avvolsi attorno al suo busto, giusto in tempo prima che il Principe spronasse il cavallo, il quale si lanciò in una corsa veloce e agile. Mentre poggiavo il mento sulla sua schiena, con stanchezza, e mettendo da parte l'odio mortale che avevo cominciato a covare nei suoi confronti, realizzai una realtà scomoda. Come avrei fatto d'ora in poi? Nascondersi sotto il naso del nemico, con tanta sfacciataggine, mi avrebbe scottata. O peggio, uccisa. Avrei rischiato ogni singolo giorno, soltanto stando accanto al principe Aemond, che per puro vanto maschile, voleva imporre il proprio potere sulla donna da lui scelta.

𝐁𝐋𝐎𝐎𝐃 𝐀𝐍𝐃 𝐓𝐄𝐀𝐑𝐒 [𝐀𝐞𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐓𝐚𝐫𝐠𝐚𝐫𝐲𝐞𝐧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora