L'amore sublime

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13 anni dopo.


Eleonora era in cucina. Schiumava in silenzio una pentola piena di brodo per non disturbare Massimo, il quale studiava sul tavolo da pranzo. Una giovane voce ruppe il silenzio urlando attraverso l'androne delle scale.

- Zia!!

Era Mirco, il figlio di Cecilia, che irrompeva in casa per cercare il cugino.

Dopo la morte del fratello Cecilia aveva vissuto con la madre per più di sei mesi nell'appartamento sopra quello di Eleonora. Tra le due era nato un legame estremamente forte. Eleonora rivedeva in lei il marito, lei vedeva in Eleonora una nuova sorella. Quell'amicizia le aveva aiutate a sopravvivere, tanto che quando giunse il momento di tornare a casa Eleonora le propose di rimanere. Lorena non avrebbe mai abbandonato la propria abitazione, ma Cecilia fu lieta di starle accanto.

Quando lei e Francesco si sposarono Eleonora accolse tra le proprie mura quella nuova famiglia con immenso entusiasmo. Quando Mirco nacque, Massimo lo accolse come un fratello e nonostante i sei anni di differenza erano estremamente legati.

Il bambino irruppe nella stanza con un joystick della playstation in mano.

- Max!! Max!! Non riesco ad andare avanti a Crash!! Mi aiuti??

Massimo alzò la testa dal libro e guardò il bambino. Eleonora assistette alla scena salutando il nipote. I due cugini si assomigliavano tantissimo.

- Finisco di studiare e poi arrivo... Ho quasi fatto!

Massimo aveva già diciassette anni e, inutile dirlo, era la fotocopia identica del padre. Ogni volta che il ragazzo la guardava lei rivedeva Leonardo; i capelli, il sorriso, la carnagione, tutto era un meraviglioso ricordo dell'uomo che aveva amato. Aveva già superato in altezza la madre da un paio d'anni e le sue scarpe erano lunghe quasi quanto il suo avambraccio. Per non parlare della voce: una sera era capitato tra le loro mani un vecchio video delle vacanze ed era venuta la pelle d'oca ad entrambi nel riascoltare la voce del padre e del figlio a confronto.

Massimo era cresciuto in una grande famiglia allargata. Catia e Mauro avevano avuto due figlie, Elena e Caterina; Milena ed Edoardo avevano avuto Riccardo, il quale andava a scuola con Mirco; e ovviamente erano compresi Cecilia, Francesco e Lorena. Questa rete sociale che i ragazzi avevano creato unendo le loro famiglie aveva tutelato Massimo dall'assenza del padre, senza ovviamente poterla supplire. Così il giovane Massimo era cresciuto felice, nonostante tutto, e aveva sviluppato un carattere espansivo e solare, irrimediabilmente gentile, proprio come il padre.

Eleonora guardava orgogliosa il ragazzo. Era bravo, scalmanato come ogni adolescente, ma bravo.

- Sai mamma... - Richiamò la sua attenzione continuando a leggere il libro di letteratura. - Stiamo studiando gli stilnovisti...

- Belli... Molto romantici...

- Sai? Il libro spiega che Dante sublima la donna amata dopo la sua morte rendendola una donna-angelo. In questo modo persino il loro stesso amore è sublimato e non ricerca più l'appagamento sessuale, ma si compone di un'unione di spiriti. Questo lo rende eterno e non effimero, legato all'elevazione dell'anima e non al piacere fisico.

Eleonora ascoltava il discorso del figlio senza capire dove volesse andare a parare. Lo lasciò continuare:

- In un certo senso anche l'amore tra te e papà è stato sublimato dalla sua morte. - Il ragazzo si fermò per scegliere con attenzione quali parole pronunciare. - Noi ricordiamo solo cose belle di lui, proprio come Dante con Beatrice. E poi pensa... il vostro amore rimarrà uguale a quello che era, fisso, immutato, per sempre.

Ad Eleonora era girata la testa. Quali pensieri si rimescolavano nelle profondità di quella mente intelligente? Massimo l'aveva colta di sorpresa con quell'innocente commento. Non seppe cosa rispondere, rimase bocconi osservando il viso sorridente del figlio. Lui proseguì:

- Il vostro è un amore sublime!

Alla donna venne da piangere. Corse ad abbracciare il figlio. Aveva ragione, erano passati anni e nulla del sentimento che provava per Leonardo era mutato.

Eleonora e Leonardo si sarebbero amati per sempre, proprio come Massimo diceva.


Fine.

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Ciao a tutti!

Sono un po' stranita anche io dalla conclusione di questa storia, lo devo ammettere. E' come se non fossi stata io a scriverla, una strana sensazione.

COMMENTATE vi scongiuro, ho il fiato in sospeso e il cuore in gola. Sarei curiosa di sapere le impressioni!

Spero di non avervi deluso o annoiato!

A presto con la prossima storia!

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