PROLOGO

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La osservo ormai da diversi giorni, e lei è sempre lì a raccogliere quei fiorellini che crescono nel suo giardino.

È estremamente bellissima, è un fiore delicato. Ed ha due occhi di ghiaccio che riuscirebbero a paralizzarti sul posto.

I nostri genitori sono amici da tanto, ma non ho mai avuto coraggio ad andarci a parlare.

Anche se quando mi vede mi rivolge un leggero e sottile sorriso timido, è una dea vera e propria.

<<Alex!>> mi richiama mia madre che busso alla porta.

<<Si mamma?>>

Ed eccoli qui, la mia colonna portante quella Donna con la D maiuscola che mi è sempre stata vicina, ma che perderò molto presto.

<<Sei pronto tesoro?>>

Sono agitato, questa sera i Martinez ci hanno invitato a cena da loro.

e- e beh oggi la vedrò si è proprio così.

<<Tesoro, che ne dici se oggi vai a giocare con Winter? È da molto tempo che mi dici lo farò lo farò però poi la vedo sempre da sola nella sua piccolissima stanza.>>

Annuisco.

<<Si mamma oggi ci andrò sul serio questa volta.>>

Che ne potevo sapere che alla fine mi avrebbe spezzato il cuore?

Sono le 20:00 così ci rechiamo presso la casa dei Martinez per la cena.

Mia mamma suona il campanello e dall'altra parte proprio all'interno della casa si sentono dei passi.

E la persona ad aprire la porta è proprio lei...

Winter, il mio inverno, il mio gelo, la mia neve.

<<Benvenuti>> ci sorride in un modo così elegante che mi verrebbe voglia di sbattere la testa.

Lo so per un bambino di 6 anni pensare questa cosa è davvero da matti avete pienamente ragione, ma io penso che nemmeno voi resistiate davanti ad una tale bellezza, che ti disarma da ogni arma, da ogni paura da tutto ti estranea addirittura dal mondo intero, tanto che non mi sono reso conto di mia madre che mi sta richiamando solo ora risveglio il mio dannato cervello.

<<Alex?>> mi volto verso la mamma che mi fa l'occhiolino.

Così saluto la signora e il signor Martinez per poi sparire all'interno di un corridoio.

Svolto a sinistra e la vedo di nuovo.

Solleva la testa e appena mi vede sbarra gli occhi, e le sue gote si accendono di un rosso violento.

<<Alex>> sussurra lasciando volare via il mio nome in un dolce e intenso sussurro.

<<Occhi di ghiaccio>> ed è lì che la mia vita finisce quando lei mi rivolge un sorriso carico di timidezza e felicità e mi invita ad accomodarmi vicino a lei.

13 anni dopo...

Sto dormendo e sento un leggero bussare.

<<Alex posso entrare?>> mi sollevo solo con il busto accecato dalla luce mattutina.

<<Si mamma>>

Appena fa il suo ingresso si accomoda vicino a me sul letto.

 HEART OF ICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora