CAPITOLO 4

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ALEX’S POV

Diamine, sono solo le 4:00 del mattino e sento già le mani di mio padre bussare alla porta senza un termine.

<<Alex, dobbiamo andare!>> esclama a bassa voce per non far svegliare Iria che dorme.

Cazzo, non ho per niente voglia,

<<Eccomi>>

Mi alzo dal letto controvoglia e mi vado a vestire, infilo i primi abiti che mi sono più vicini, dopo mi metto un anticchia di profumo e apro la porta della camera.

Davanti ci ritrovo mio padre con una faccia impassibile.

<<Non possiamo fare tardi Alex lo sai>> 

Mi riprende come ogni giorno.

<<Lo so, lo so andiamo ci sono>>

<<A che cazzo di ora sei tornato ieri?>> mi domanda ed io a quel punto non so se mentirgli o dirgli che ho dormito solo 30 minuti visto che sono rientrato alle 3:00.

<<Quindi?>>

Rilascio un sospiro molto rumoroso.

<<Non sono fatti tuoi pa, ho tutto sotto controllo>>

<<Winter no>>

Non mi guarda, è fisso alla strada il suo sguardo.

<<Cazzo! La smetti di nominarla ogni fottuto secondo?>>

Urlo come un pazzo.

<<Io ti parlo di ciò che mi pare, e rispondi bene Alex, sono tuo padre>>

Sbuffo.

<<Che stai combinando?>>

<<Sai com’è non mi aspettavo che Winter facesse il suo ritorno proprio quando ho accettato di diventare un mafioso per aiutarti con quella merda di debiti>>

Ed è qui che il suo sguardo si addolcisce.

<<Ascolta figliolo, mi dispiace da morire, che tu debba fare questa vita. Però te l’avevo detto fin dall’inizio stai lontano da quella ragazza>>

E come cazzo faccio se poi lei si comporta come ieri sera?

Come cazzo faccio a non perdere il controllo?

<<Siamo arrivati, ricordati sempre->>

<<Si lo so, faccia impassibile senza alcuna emozione gelata, cuore chiuso congelato di ghiaccio>>

Annuisce.

<<Bravo. Forza andiamo>>

Scendiamo dalla macchina e raggiungiamo il capannone dove si tengono i ritiri della droga, o armi comunque cose che sono illegali.

<<Eccoli qui i miei preferiti>> 

Ed eccolo in persona, il vecchio che odio di più di tutti gli altri Jason.

<<Ciao Alex, ben rivisto.>>

Mi mostro impassibile gli faccio solo un cenno del capo.

E lui si mette a ridere in modo disgustoso.

<<Ce l’hai?>> domanda a mio padre.

E quest’ultimo si apre la giacca per afferrarne il contenuto che passa a Jason.

<<Bene! Ottimo lavoro Jacob>>

Ci rigiriamo per andarcene ma Jason mi richiama facendomi gelare per davvero il cuore questa volta.

 HEART OF ICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora