HEART OF ICE

CAPITOLO 5

WINTER’S POV

Sono pronta ed è l’1:00 in punto.

Non so cosa mi abbia detto esattamente il mio cervello so solo che dovevo partecipare, dovevo dire fin da subito sì.

ALEX:

Sei pronta?

Sono pronta? Non lo so neanche io.

IO:

Come sempre si

ALEX:

Sei ancora sicura di volerlo fare?

IO:

Sono sicura.

ALEX:

Scendi.

Scendi? Ma come l'appuntamento era alle 2.

Però faccio come mi dice, prendo la giacca ed esco.

Faccio un pezzo di vialetto e entro nella sua calda e accogliente macchina.

<<Non avevi detto alle 2?>>

<<No, ho cambiato idea all’1 è meglio le sue guardie se così possiamo definirle a quest’ora sono poche>>

<<Bene>>

<<Hai portato le pistole?>> mi domanda

<<Altro che>>

Gliele faccio vedere tutte, e rimane con la bocca spalancata.

<<Ma queste sono tutte le pistole che ti ho regalato ogni qualvolta riuscivi bene a sparare e puntare>>

<<Esatto>> annuisco fiera di essermele tenute.

<<Bene! Andiamo>>

Ci facciamo un tragitto di 30 minuti e all’1:40 siamo davanti ad un vecchio capannone.

<<Sei pronta? Tu segui me>>

Annuisco.

Scendiamo dalla macchina e facciamo attenzione a non pestare un rametto che potrebbe far saltare tutto il nostro piano.

Ci avviciniamo cauti alla porta del capannone dove sentiamo due voci sopraggiungerci forti all’orecchio.

Alex si affaccia ascoltando meglio.

<<Cazzo Marcus! Ma cosa minchia dici>>

<<Sei per caso fuori Jason? Non possiamo ucciderlo adesso Jacob, è in ospedale tutti ci vedrebbero>>

<<Beh non ha tutti i torti Jason>>

Riesco a sentire solo queste cose.

Alex si tira indietro sbattendo la sua schiena muscolosa contro il mio seno.

Ci guardiamo per una frazione di secondo senza parlare.

<<Chi sono quelli?>> sono io però la prima a parlare.

<<Jason il capo, Marcus il suo collega e socio più fidato e per ultimo che non conta un cazzo Jackson>>

Annuisco avendo capito.

<<Ora dobbiamo fare il giro, ed entriamo da dietro d’accordo?>> annuisco <<Andiamo>>

E così facciamo.

Entriamo dalla porta sul retro.

Appena siamo dentro individuo una scrivania piena di buste bianche, quella dev’essere droga.