CAPITOLO 18

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ALEX’S POV

la osservo mentre dorme beatamente tra le mie braccia.

Questa notte ci siamo fermati qui al molo, tra una chiacchiera e l’altra non ci siamo resi conto di che ore fossero e lei si è appisolata sulle mie gambe.

Ancora non sono capace di credere che tutto questo stava per sfuggirmi dalla vita, dalle mani.

La vedo stiracchiarsi mentre le coccolo dolcemente i capelli.

<<Buongiorno>> sussurra.

<<Buongiorno occhi di ghiaccio>>

<<Hai dormito?>> è la prima cosa che mi chiede.

<<Si ho dormito>>

<<Scusa mi sono addormentata non volevo essere un peso sulle tue gambe>> inizia a farneticare tutte queste scuse e giustificazioni una dietro l’altra.

<<Non eri un peso non dire cazzate>>

Mi sorride scaldandomi il cuore.

<<Che facciamo adesso?>>

<<Hm, fammi pensare adesso andiamo a farci una bella colazioni e ci riscaldiamo, poi ti porto a lavoro e dopo pranziamo assieme che ne dici?>>

Mi guarda ammaliata.

<<Ti ricordavi che oggi lavoro?>>

<<Certo! Però una cosa me la chiedo ancora>>

<<Cosa?>>

<<Perché hai inseguito un sogno che non era tuo?>>

Mi guarda spaesata.

<<Non capisco di che parli?>>

<<Ho letto le lettere nel tuo diario, non hai mai sognato di diventare un coach di pattinaggio bensì una psicologa>>

<<Non tutti i sogni sono realizzabili>>

<<Hai preso la strada più facile>> mi arrabbio ma lei resta calma sorridendomi.

<<No, è quello che avrebbe voluto mia nonna>>

<<No Winter, tua nonna vorrebbe che sei felice anche se è stronza con te, anche se non vi vedete mai fidati non è questo che vuole per te. Lei vuole vederti splendere>>

<<Non credo>>

<<Ne sei sicura?>>

<<Quando sono andata in California, il primo pensiero è ricorso a lei, le ho scritto Alex lei mi ha visualizzato il messaggio e mi ha lasciata così priva di ogni speranza, di ogni contatto>>

<<Questo dovrebbe farti capire di quanto abbia paura di te, sa che rivederti scatenerebbe in lei emozioni insolite, l’abbiamo sempre conosciuta per la nonna stronza, fredda, impassibile e cattiva ma lo sai anche tu che lei è tutt’altro>>

<<Lo so ma...>>

<<Ascoltami, se sarai pronta, a rivederla, a urlarle addosso a fare ciò che più ti senti io prenoto il primo volo per la California e ci andiamo insieme ok?>>

<<Lo faresti davvero?>>

<<Lo farei davvero, sarei pronto a rischiare qualsiasi cosa pur di vederti sorridere e felice>>

<<Grazie>>

Inaspettatamente si avvicina e mi dà un bacio a stampo facendo collidere le nostre labbra.

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