15 MAGGIO 2041
ELEONORA POV
"Ludo te devi movere se no te lascio qui e a scuola ce vai a piedi"
"A Bea n'attimo pe favore, sto a mette e scarpe"
"E' da venti minuti che te sto ad aspettà, ce stanno Edo e Fili che sono già fori da scuola..dovevamo ripassà 'nseme pe la verifica prima de entrà"
Alzo la testa e sbuffo spazientita sentendo per l'ennesima volta questa settimana litigare le mie figlie. Ormai hanno quasi 16 anni e non fanno altro che urlarsi contro senza provare a parlare normalmente. E' un comportamento che odio, non lo tollero ma continuano a farlo imperterrite senza ascoltare ragioni.
"Mo basta voi due. La volete smette de urlà come du pazze?! Bea aspetta tu sorella e tu" indico l'altra mia figlia che nel frattempo sta sgranando gli occhi "muoviti anzichè stare tutto il giorno attaccata al cellulare. Nun pensà che nun ve veda co quel coso sempre tra e mani"
"Scusa mamma" risponde Ludo abbassando lo sguardo e venendo subito ad abbracciarmi lasciandomi un bacio. Mi sciolgo come succedeva quando erano solo delle bambine. Ludovica negli anni non è mai cambiata, nonostante l'adolescenza l'abbia portata ad essere più misteriosa nei nostri confronti, è sempre la stessa di sempre. Dolce, premurosa e mai arrogante. E' la figlia perfetta che tutti i genitori vorrebbero avere, ha ottimi voti a scuola, mai una lamentela da parte dei professori, rispetta le regole e non torna mai più tardi del coprifuoco imposto da me e Niccolò.
D'altra parte Beatrice si è rivelata essere quello che già avevamo capito a tre anni, l'esatta copia del padre. Crescendo non ci sono stati più dubbi e, ultimamente, la cosa si è intensificata ancora di più. E' ribelle, vuole sempre avere l'ultima parola, non accetta mai un'imposizione da parte nostra, è testarda come pochi ma leale fino al midollo. Toccatele tutto ma non la famiglia soprattutto Niccolò. Quando a scuola ci sono stati dei commenti poco carini sul suo lavoro non ha esitato nemmeno un secondo a mettersi in mezzo ed il risultato è stato una nota disciplinare per quanto riguarda il comportamento.
"Mo annate su" mi salutano entrambe recuperando il casco del motorino. Mi alzo lentamente dalla sedia controllando l'orologio a parete e spalanco subito gli occhi vedendo l'orario. Tra meno di 20 minuti l'altro mio figlio deve essere a scuola e non so dove si sia cacciato.
"Alessandro Gabriele Moriconi, dove sei? Siamo in ritardo, devi esse in classe tra poco e io devo annà a lavoro"
"Sto qui mà, nun te preoccupà daje su" mi faranno uscire pazza questi tre. Ogni mia giornata è scandita al secondo e gira intorno ai loro impegni. E' già tanto se ricordo di respirare. L'unico momento che ho per me è quando vado a lavorare, non so nemmeno quando è stata l'ultima volta che sono uscita per una cena con le ragazze.
Vedo che scende le scale con tutta la calma del mondo, incrocio le braccia al petto e inarco un sopracciglio indicandogli l'orologio. Sbuffa alzando gli occhi al cielo.
Alessandro Gabriele è nato il primo giorno d'estate, il 21 giugno 2030. Era una giornata afosa, la ricordo come se fosse ieri. Mentre aspetto che si infili le scarpe e recuperi lo zaino mi perdo tra i ricordi di quel giorno.
FLASHBACK
"Niccolò" urlo dal divano mentre noto per terra che mi si sono rotte le acque. Il moro accorre subito e appena vede la scena entra nel panico più totale. Appena sente un urlo di dolore da parte mia però si riprende subito e insieme ci dirigiamo in auto diretti all'ospedale.
"Piccolè semo quasi arrivati. Tutto ok?" lo fulmino con lo sguardo mentre sento delle lacrime minacciare di uscire. Non ricordavo che il dolore fosse così forte, con le gemelle l'avevo cancellato dalla mia mente nell'istante stesso in cui le ho viste.
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QUEL FILO CHE CI UNISCE 2 - ULTIMO (Niccolò Moriconi)
Fiksi PenggemarSEQUEL DI QUEL FILO CHE CI UNISCE VI INVITO A LEGGERE LA PRIMA PARTE CHE TROVATE SUL MIO PROFILO Due anni dopo Eleonora riuscirà a mantenere la promessa fatta a sè stessa? Quella di provarci senza più scudi, era pronta a tutto pur di stare accanto...