Capitolo 16

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where?

ALEC'S POV:
Ero rimasto in infermeria con Nathan fino al suo completo risveglio, dato che era il mio dovere di capo accogliere i nuovi Shadowhunters.

Adesso era in piedi, operativo.
-Mi chiedo solo una cosa- mormorai io mentre il ragazzo si alzava.
-cioè?-
-perché quando sei arrivato non sei venuto immediatamente qui, insomma....sei andato in pub a te sconosciuto-

-e chi ti dice che mi era sconosciuto?- rispose risoluto il ragazzo mettendo a posto la sua giacca e le sue armi.
Io rimasi fermo immobile nella mia posizione e mi limitai a storcere il naso dalla sua affermazione.

-conosco quel pub come le mie tasche, d'altronde non è la prima volta che vengo a Los Angeles- continuò Nathan. Si avvicinò a me e mi diede una pacca sulla spalla. Sospirai e mi alzai in piedi.
-ad ogni modo, ho del lavoro da fare, se vuoi fare un giro per l'istituto, ti affiderò a Jade o Isabelle o Jace- aggiunsi incrociando le braccia.

Il ragazzo scrollò le spalle e annuì per poi uscire dall'infermeria.

JADE'S POV:
Era passata circa mezz'ora da quando io e Jace eravamo usciti per andare a cercare Clary e fino ad allora si erano dimostrate completamente vane. Nessuna traccia.

Continuavo a girare per gli immensi giardini del parco sapendo però che stavo perdendo tempo a girare inutilmente con la mia tazza di latte e caffè.

. La strada davanti a me non mi era mai sembrata tanto lunga e seguivo le tracce per terra con lo sguardo basso, almeno fino a quando non andai a sbattere contro qualcosa...o qualcuno.

La mia testa incontrò una superficie di una consistenza strana, morbida, come se avessi toccato un cuscino. Davanti a me si erano piazzati due piedi di una misura piuttosto grande, vestiti da degli anfibi....un abbigliamento piuttosto...mondano.

Io mio caffelatte era praticamente addosso alla persona e io ero a dir poco imbarazzata.

Alzai la testa per vedere meglio.
-mi scusi...non avevo visto- mormorai mentre i miei occhi scrutavano quella figura.
La persona davanti a me si limitò a scuotere la testa in segno di divertimento mentre si scuoteva i vestiti sporchi.
-non preoccuparti....è tutto apposto, stai attenta a dove cammini però- rispose.

-ha ragione, scusi per l'inconveniente- continuai io e la persona alzò una mano in segno di scuse.

La superai per continuare le mie ricerche, ma ad un certo punto sentii qualcosa bruciarmi addosso alle mie spalle, come se qualcuno mi stesse scrutando attentamente.

Mi voltai d'improvviso ma non vidi nulla, eppure il mio sesto senso funzionava sempre...continuai a camminare per la strada, spostando da una parte all'altra gli occhi cercando di rimanere più in guardia possibile...

-Jade!- esclamò una voce alle mie spalle e io immediatamente scattai all'indietro puntando la mia spada.

-piano...non voglio mica ucciderti-
Tirai un sospiro di sollievo non appena mi resi conto della persona che avevo davanti, così abbassai l'arma e mi avvicinai.

-Clary...per l'angelo che diamine ci fai in giro da sola?- chiesi scuotendo le spalle.
La rossa fece spallucce quasi stizzita.
-sono uscita per andare a trovare il mio amico Simon a scuola- rispose decisa.
Assottigliai lo sguardo confusa dal nome appena pronunciato.

-S...Simon?- chiesi sibilando.
-si...S-I-M-O-N- scandì le parole per essere più chiara nel parlare.
-si ho capito il nome ma...chi sarebbe?-
-è il mio migliore amico da quando sono piccola e dopo che ho incontrato voi non l'ho più rivisto...perciò ho deciso di fargli una visita- spiegò tranquillamente.

-oh ecco, sta arrivando- aggiunse indicando alle mie spalle.
Mi voltai e davanti a me avanzava una figura maschile, alta dai capelli corti e corvini dagli occhi marroni e degli occhiali tondi che li contornavano dall'aria piuttosto vana, come se si fosse perso.

Oh cazzo...

-sarebbe lui?- chiesi io rivolgendomi alla mia amica.
-esatto- affermò fiera. -Simon sono qui!- esclamò alzando un braccio per farsi vedere.
Il ragazzo guardò nella nostra direzione e vi rivolse un sorriso prima di correre verso di noi.

-oh ciao!- salutò sorridente.
-Simon...lei è Jade- ci presentò Clary indicandoci.
-Ciao Jade..- mi salutò stringendomi la mano. Mi guardò un attimo perplesso.
-aspetta ma...io ti ho già visto-

oh no...ecco.

-ah si! tu sei la ragazza che è venuta a sbattere contro di me poco fa!- esclamò divertito -eri tu con quel caffelatte!-
-ah...ahahahah eri tu...madò scusa ero persa nei miei pensieri e non ti ho visto e...- arrangiai io cercando di non peggiorare la situazione.

Ma per fortuna a salvarmi da quell'imbarazzo fu lo squillo del mio cellulare.

Menomale.

FIGLIA DEL NEMICO 2: Una Nuova Minaccia// Alec LightwoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora