Capitolo 2

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-Credo proprio che la tua cerimonia della runa dovrà aspettare Clary- disse Alec rialzandosi dalla sedia su cui era seduto poco prima. Si sistemò l'arco sulle spalle e la faretra e corse verso l'entrata, con una freccia incoccata.

Io ero in posizione d'attacco, con il mio set di pugnali pronto; accanto a me c'era Isabelle con la sua frusta srotolata. Alla sinistra della ragazza c'era Luke, anche lui con la sua lama azzurrina.

Il grande portone d'ingresso si aprì e un secondo dopo davanti a noi si mostrò la figura di un uomo, alto con i capelli neri arruffati e dall'aria stanca, con i vestiti sporchi di sangue, probabilmente suo e gli occhi contornati da nero.
Vidi Luke irrigidirsi alla vista dell'uomo e sospirò.

Alec stava per tirare la freccia ma lui lo stoppò.
-Fermo, non colpire...non è un demone, è un lupo mannaro- disse Luke facendo un gesto con la mano per indicare al moro di abbassare l'arco. Alec lo guardò per un istante prima di abbassare la sua arma.

-Alaric...cosa ci fai qui?- chiese Luke avvicinandosi al nascosto. Egli si accasciò alla parete ma il mio padre adottivo lo prese prima che potesse cadere.
-Dimenticati...hanno attaccato il Jade Wolf. Sono riuscito a trascinarmi fino a qui non so come- disse Alaric mettendosi una mano sull'addome sanguinante.

Lo conoscevo...Luke me lo aveva presentato più volte come suo amico e solitamente non era molto comune che degli Shadowhunters avessero amici tra i lupi mannari. 

-Portatelo in infermeria- ordinò Alec con tono autoritario. Dopo che Maryce tornò ad Idris dal marito, il ruolo di capo dell'Istituto ricadde su Alec, in quanto suo figlio maggiore.

Alcuni Shadowhunter annuirono al suo ordine e si avvicinarono al lupo per sollevarlo e trasportarlo con loro.

-Io e Alec andiamo al Jade Wolf per indagare sull'attacco dei Dimenticati- annunciò Jace e il moro annuì.
-Veniamo anche noi. Ho qualche sospetto...- aggiunse Izzy e tutti e cinque ci incamminammo verso l'uscita.

𖣔𖣔𖣔𖣔𖣔𖣔

Il ristorante giapponese era caduto nel caos più totale...i tavoli erano ribaltati e i vetri rotti. Sembrava fosse scoppiata una bomba atomica.
Alcuni cadaveri di Dimenticati erano stesi a terra sporchi di sangue, in mezzo alla polvere e ai pezzetti di vetro.

Jace si inginocchiò accanto ad uno di loro e gli toccò la mano, girando il braccio e notando alcuni tagli lungo tutta la carne.
-Era uno Shadowhunter, aveva le rune- disse osservando attentamente la pelle biancastra del cadavere.

-Completamente derunizzato- aggiunse il biondo lasciando cadere il braccio del corpo e spostando lo sguardo sul suo busto.
Ad un tratto la porta d'ingresso del ristorante si aprì, rivelando la figura magrolina e scura di una ragazza dai capelli ricci. Maia, una licantropa di appena sedici anni, Era in piedi davanti a noi e ci osservava incuriosita.
L'avevamo conosciuta qualche mese fa, durante una missione.
Aveva il volto coperto da alcune ferite non troppo gravi, mentre le sue braccia erano striate di sangue.

-Maia, che cosa è successo qui?- chiese Isabelle guardando la licantropa. La ragazza scosse il capo.
-Questo Dimenticati hanno fatto irruzione in questo posto e hanno cominciato ad attaccare e rompere qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Siamo riusciti ad ucciderli, del resto non è molto difficile, ma prima di morire hanno pronunciato due nomi...- spiegò Maia fermandosi di colpo.

La vidi tremare leggermente, scossa da un brivido improvviso. Chiuse per un secondo gli occhi e li aprì, spostando lo sguardo su ognuno di noi.

-Due nomi? Quali nomi?- chiese Jace leggemente impaziente. Maia si irrigidì e posò lo sguardo su di me e alla mia destra.

-I vostri nomi, Clary e Jade, hanno pronunciato i vostri nomi-

FIGLIA DEL NEMICO 2: Una Nuova Minaccia// Alec LightwoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora