(49) 13.Il Nemico del mio Nemico è mio Nemico (1°parte)

29 1 0
                                    

Sapeva che la sua iniziativa con Jordan Guiterrez non era andata a buon fine, ma questa volta Betty era sicura del suo ascendente sui gemelli e avvicinarli da sola poteva avere più effetto. Almeno su uno di loro.

«È un tentativo inutile e tanto saremo tutti qui e in parecchi» commentò Donovan.

Insieme a Billy, Zec e Michelle erano all'interno dell'auditorium in attesa dell'arrivo della professoressa Noxon. Una delle poche certezze nel loro ritorno a scuola era di far parte del club di teatro, come l'anno precedente. La scarsa adesione di nuovi membri aveva fatto si che la professoressa non lasciasse scappare nessuno di quelli già acquisiti.

«E non siamo neanche certi che loro due siano ancora del club, alla prima riunione non si sono visti» disse Michelle.

Zec piegò la seduta di una poltroncina e si accomodò. «Hanno bisogno di crediti extra come tutti noi, non mancheranno questa volta.»

Betty controllò l'orologio al polso, restavano ancora una decina di minuti prima dell'inizio ufficiale della riunione. Poi scrutò tra i vari ragazzi seduti cercando i gemelli e vide Chas Chain in prima fila. Il suo atteggiamento da diva non si era smorzato neanche un po' e sperò di non doverci avere a che fare direttamente.

«Non mi hai risposto» la pungolò Donovan, in piedi di fronte a lei.

«Ne abbiamo già parlato, Kenny è stata l'unica persona oltre ai miei genitori a venirmi a trovare al Reicdleyen questa estate» rispose lei. «Anche se era interessato alla Falce.»

Donovan incrociò le braccia sul petto. «Un motivo in più perché ci sia io con te.» Incrociò il suo sguardo indispettito e aggiunse. «O uno degli altri. Oppure, meglio ancora tutti e cinque insieme.»

Betty non replicò. Quella di Donovan era pura e semplice gelosia. Intrigante e anche piacevole per il suo ego, ma fuori luogo e inutile. Aveva notato anche lei una certa attenzione di Kenny nei suoi confronti già l'anno scorso, ma non ci aveva mai dato peso e nemmeno le interessava. Però poteva essere il suo vantaggio per convincerlo a rivelare quello di cui era a conoscenza.

«Secondo me non tenente conto di un particolare fondamentale» intervenne Billy. «Avremo il tempo e l'occasione di restare soli con loro? E intendo uno qualunque di noi. La Noxon avrà deciso lo spettacolo da mettere in scena quest'anno e, tralasciando il fatto che per quanto in numero ridotto siamo comunque fin troppi qui dentro per parlare in privato con chiunque altro, ci affibbierà dei compiti e non è detto ci ritroveremo a lavorare insieme.»

Betty si raddrizzò gli occhiali sul volto. «Giusto...» presa dal dover convincere il suo fidanzato a non doversi preoccupare di schermaglie amorose, aveva ignorato un vero ostacolo. Non le restava che arrendersi. «Facciamo un piccolo cambiamento del piano. Io rimango la prima scelta per convincerli, ma se chiunque di noi ha l'occasione di ritrovarsi con uno di loro due, provi a carpire delle informazioni. Ma senza essere aggressivi.»

«E come affrontiamo l'argomento?» domandò Michelle nel panico. «Dobbiamo parlare anche dei sospetti su Kate e dei continui messaggi di S? O se dicono di non sapere niente, ma non è vero? Come faccio a capire se mentono?»

Betty non riuscì a rispondere a mezza domanda. La professoressa Noxon entrò a passo spedito nell'auditorium, sbattendo i tacchi delle scarpe sul linoleum del pavimento e facendo esplicativi segni a tutti di sedersi, mentre procedeva sul palco.

Billy e Michelle presero posto nelle poltroncine della fila di Zec, mentre Donovan tirò Betty per un braccio, spingendola a sedersi con lui dietro i tre compagni. Solo in quell'attimo intravide Kerry e Kenny Wood fare capolino dalla porta e sistemarsi nell'ultima fila del lato opposto al loro.

Il Gioco del Branco | ASBDI Stagione 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora