(61) 25.Luna Piena Scatenata

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Michelle osservò la scena attonita, senza riuscire ad attivare il potere da Poltergeist.

«È la luna piena» urlò Billy. «Come lupo mannaro ne subisce l'influsso, lo rende più forte e bestiale. Bis...» Le parole gli morirono in gola. Strinse le palpebre e deformò i lineamenti del volto in un'espressione di dolore. Si toccò con le dita le tempie e si piegò sulle ginocchia.

Kenny si mise a quattro zampe e corse verso le porte antipanico della palestra. La gemella gli andò contro per bloccarlo, ma lui la evitò con uno scatto rapido. Raggiunse l'uscita e sparì all'esterno.

Kerry si girò, diretta a sua volta verso le porte, ma Betty le afferrò il braccio.

«Aspetta, sta succedendo qualcosa, dobbiamo capire cosa e organizzarci» le disse agitata.

«È come ha detto il vostro ammazzavampiri, la luna piena manda su di giri il branco, saranno come schegge impazzite, l'unica soluzione è trovarli e neutralizzarli» fece Dana. Poi sollevò le braccia sulla testa, nella sua abituale posa per svanire. «Mi occupo della mia brutta copia bionda.»

Michelle avanzò veloce accanto a lei e le afferrò la schiena con entrambe le mani. Le dispiaceva abbandonare i suoi amici, non decidere insieme la strategia, ma doveva chiarirsi con Dana finché aveva il coraggio di farlo

Il fumo violaceo turbinò intorno a loro due e Michelle poté scorgere gli sguardi interdetti dei compagni, prima di scomparire dalla palestra.


La foschia viola si diradò in pochi secondi e Michelle vide davanti a sé il cancello in ferro circondare un'abitazione sconosciuta.

«Non mi dispiace la tua intraprendenza, ma a cosa devo tanto desiderio di avvinghiarti a me?» le domandò Dana, sorridendo maliziosa.

Michelle impiegò qualche istante a riprendersi dal trasporto demoniaco e allontanò le mani dall'altra. «Dobbiamo parlare, o almeno devo farlo io.» Prese un lungo respiro e continuò: «La prima volta che Chas ha mostrato il suo potere, so che mi hai sentito invocarti, ma non sei apparsa. E quando siamo stati prig... ospiti del tuo inferno, mi hai ignorato tutto il tempo.»

Dana non smise di fissarla con il suo sorrisetto.

Michelle si strinse a quell'ultimo brandello di coraggio ancora pulsante. «Tu mi piaci. Più di un'amica e come non credevo fosse possibile. Voglio sapere cosa sono per te? Un gioco? Un passatempo?»

«Nonostante sia passato del tempo dal nostro primo bacio, hai ancora bisogno di mettere delle etichette.»

«Voglio solo avere le idee chiare» replicò. «So cosa provo, è più di una cotta, di sicuro attrazione.»

«E non basta?» chiese serafica Dana. «Bisogna proprio categorizzarci?»

«No... ma non voglio perdere tempo a illudermi. Se non ti interesso per una relazione, va bene. Però devo saperlo.»

«Non posso darti certezze, se è quello che cerchi» rispose Dana, diventando seria. «Mi piaci anche tu, questo è ovvio. Non so che tipo di relazione possa nascere tra di noi, ma ti propongo di scoprirlo insieme, un po' alla volta, giorno, dopo giorno. E ricordati che non sono la classica fidanzata, ma uno spirito libero. Puoi accettarlo?»

Non era la risposta che si aspettava. A dire il vero, Michelle non sapeva cosa aspettarsi. Zec l'aveva messa in guardia sul carattere spigoloso della sorella, eppure a modo suo le aveva fatto una confessione sincera.

«Proviamo e vediamo come procede» le disse infine, convinta di non volersi impegnare appieno nemmeno lei, almeno finché non avesse compreso bene cosa significasse fidanzarsi con Dana Giller, la demone dei musical.

Il Gioco del Branco | ASBDI Stagione 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora