(71) 35.Sparisci sul più Bello

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Michelle lanciò sul letto il vestito verde, mandandolo a far compagnia a quello arancione e a quello nero, che credeva di aver indossato solo a un funerale di qualche vecchia zia.

I minuti passavano, l'ora dell'appuntamento al Wild Burger si avvicinava e lei non sapeva cosa mettersi.

Sospirò sconsolata davanti alle ante aperte del suo armadio, osservando i vari indumenti appesi e piegati, non trovando nulla che la convincesse, o le sembrasse adatto.

«Carotina, sei ancora così?»

La voce di Dana la colse di sorpresa, ma le diede sollievo. Si girò e notò gli ultimi sbuffi di fumo violaceo svanire, ritrovandosi la giovane demone dalla pelle rubino sdraiata sul bordo opposto del materasso a quello con gli abiti sparpagliati.

Michelle le aveva mandato un messaggio per invitarla, dato che i suoi amici erano delle coppie si era detta che poteva avere anche lei la fidanzata con sé, ma si sarebbe aspettata una risposta per iscritto, anziché vederla comparire nella sua stanza.

«La fai facile tu, vai in giro con quel top e i pantaloni aderenti e sei uno schianto» le disse. «E lo saresti con qualsiasi cosa addosso.»

Dana sorrise e si alzò dal letto. «Avevamo concordato che non avresti più avuto paranoie sull'aspetto fisico.»

«Non è per quello, ma non so come andare a questa cena.»

«Esci con i tuoi amici, non vai a un ricevimento reale» la canzonò Dana. Si spostò davanti all'armadio e passò in rassegna i vestiti. Afferrò quindi due grucce: una con un paio di pantaloni di velluto a coste bordeaux e un maglione di lana lilla. «Ecco qui, casual ed elegante.»

Michelle osservò i due capi, già valutati e scartati poco prima, trovandoli questa volta perfetti. Prese dalle mani dell'altra gli abiti e iniziò a sollevarsi la maglietta per svestirsi, bloccandosi quando si accorse degli occhi della fidanzata su di lei.

«Non dirmi che sei in imbarazzo» disse Dana.

Lei si morse il labbro inferiore. «Un pochino.»

«Non devi. Hai un corpo eccitante.» Dana le andò più vicina e posando i palmi sul dorso delle sue mani, la aiutò a togliersi completamente la maglia. Con l'indice destro seguì la linea della coppa del reggiseno rosa. «Sei sexy, devi solo cominciare a sentirti anche tu così.»

Michelle fu percorsa da un brivido, ma invece che tremare si sentì avvampare.

Dana le si avvicinò, un contatto stretto al punto che i loro seni erano premuti e la baciò con foga, cercando la lingua nella sua bocca.

Lei la lasciò fare e l'accolse con piacere tra le labbra. Si erano già baciate in passato, ma questo fu come un'esplosione. Era un piacere simile a gustare del buon cibo, ma più intenso, non si sentiva sazia di Dana.

La ragazza demone le passò una mano sulla schiena, girando intorno alle sue forme abbondanti con un tocco delicato e arrivò al bottone dei jeans.

Michelle si riscosse e si staccò da lei, ricordandosi di colpo dove si trovassero. «Mia madre è di sotto. Non sa che sei qui, ma potrebbe saliere da un momento all'atro senza bussare.»

«Il brivido del pericolo» sussurrò Dana.

«No, sul serio, è meglio fermarsi» riprese Michelle. «E poi siamo in ritardo per la cena.»

Dana mise il broncio, ma poi ripiegò le labbra in un sorriso. «Va bene, avremo un'altra occasione. Posso avere il piacere di guardarti mentre ti cambi?»

Fu Michelle a sorridere. Annuì con un senso di euforia. L'imbarazzo era passato e l'allettava l'idea di spogliarsi davanti alla sua ragazza.

Slacciò i pantaloni e li fece scivolare fino ai piedi nudi. Rimase qualche istante in reggiseno e mutandine a farsi osservare dall'altra. Poi notò un mutamento nella sua espressione.

Il Gioco del Branco | ASBDI Stagione 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora