7• Auto VS Moto

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Il giorno dopo mi sveglio ancora stanca e turbata per quanto accaduto la sera prima. Decido di andare in officina per distrarmi un po' con il lavoro, sperando che l’odore dei motori e il rumore degli attrezzi possano alleviare la mia mente confusa.

Di Liam non c'è neanche l'ombra; è da una settimana che non si fa vedere in officina. Ogni giorno la sua assenza diventa più evidente, come un puzzle incompleto che mi lascia un senso di inquietudine.

Mentre sono impegnata con una revisione, sento un rumore familiare: l'auto di Gabriel si avvicina e si ferma accanto alla mia moto. Scende con il suo consueto passo deciso, ma oggi c'è qualcosa di diverso nel suo atteggiamento.

«Ciao.» lo saluto brevemente, senza alzare lo sguardo, come se fissare la terra potesse impedire alla mia mente di viaggiare verso i pensieri di ieri.

«Ho bisogno di parlarti.» dice, il tono serio e grave, mentre si avvicina.

«Sto lavorando; se è per scusarti per ieri sera, bastava un messaggio,» ribatto seccamente, il cuore che pulsa di irritazione.

Lui sospira, quasi come se il peso delle sue emozioni lo schiacciasse. «So di aver esagerato ieri sera. Mi dispiace. È che quando ti vedo vicina ad altri maschi perdo la testa.»

Lo guardo negli occhi, e per un attimo vedo il suo pentimento sincero, la vulnerabilità che nasconde sotto la sua facciata di sicurezza.

«Gabriel, io e te siamo amici. Devi imparare a controllare la gelosia, altrimenti rovinerai tutto,» rispondo con dolcezza, cercando di farlo ragionare.

Lui annuisce in silenzio, e il suo sguardo si fa pensieroso. Ma prima che la conversazione possa approfondirsi, Eric arriva come un uragano.

«Ciao Eleonora, devo parlarti,» dice, rivolgendo la sua attenzione a me. Poi si ferma, notando Gabriel accanto a me. «Forse non è il momento...»

«Direi proprio di no.» risponde Gabriel con tono autoritario, incrociando le braccia al petto.

Eric abbassa lo sguardo, visibilmente deluso, e si dirige verso la sua moto. «Va bene, passo più tardi.»

«E tu saresti quello che fa gare con quella?» dice Gabriel spocchiosamente, indicando la moto di Eric, come se stesse disprezzando ogni competizione.

«Che ne dici di una gara auto vs moto? Anche se non sono solito a fare sfide, ma così ti faccio vedere cosa sa fare.» risponde Eric, provocandolo.

«Ci sto.» Gabriel annuncia, portando le braccia al petto, un sorriso sicuro dipinto sul viso.

«Ragazzi, ma che state dicendo!» Mi intrometto, ma è come se non fossi nemmeno presente, i loro sguardi fissi l’uno sull’altro.

Eric sale sulla sua moto e parte, mentre rimango sola con Gabriel. Lo guardo, e lui si volta verso di me, confuso.

«Che c'è?» dice, le braccia ancora incrociate, quasi in segno di sfida.

«Mi dici che c'è? C'è che tu sei impazzito! Come ti viene in mente una gara? Questo è un modo poco maturo di risolvere le cose!»

Meccanica D'amore || RomanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora