19• Sorpresa alla porta

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Mi ritrovo seduto sul divano, immerso nei miei pensieri. Ogni volta che provo a distrarmi, la mia mente torna sempre su Eleonora. La sua immagine è una presenza costante, un'ombra che mi segue ovunque vada.

I suoi occhi grandi e verdi, il suo sorriso che un tempo mi faceva sentire invincibile, ora sono una dolce tortura. Ogni ricordo di lei è una lama che affonda sempre più nel mio petto.

Ho paura... paura di perderla, paura che possa davvero morire. Non riesco a concepire un mondo in cui lei non esista.

Scuoto la testa con forza, cercando di scacciare quei pensieri oscuri, ma è inutile. È come cercare di fermare un fiume in piena.

Mi alzo dal divano e mi dirigo in cucina, sperando che un bicchiere di Coca-Cola fredda possa calmare l'incendio che divampa nella mia mente.

Mentre apro il frigo, mi imbatto in mio fratello, che sembra avere un tempismo perfetto per comparire nei momenti peggiori.

«Il mio fratellino adorato.» dice con un sorriso mentre stringe un pacco di patatine nelle mani. «Come procede il tuo amore malato?» Infila una patatina in bocca, masticando rumorosamente, e l'eco del suo crunch mi irrita ancora di più.

Sospiro, rotolando gli occhi verso il soffitto prima di voltarmi a prendere la Coca-Cola dal frigo. «Non sai farti gli affari tuoi?» domando, sperando che il tono tagliente basti a farlo desistere.

Ma Denny non si arrende facilmente. «Oh, no, che razza di fratello sarei? Io ti devo supportare, o meglio, sopportare.» Ridacchia, osservandomi con quel suo sguardo divertito che mi fa salire il sangue alla testa.

Verso la bevanda nel bicchiere, ascoltando il suono frizzante del liquido che si riversa nel bicchiere, sperando che possa darmi un attimo di tregua dai miei tormenti. Ma il sollievo è breve.

«Dai, fattela una risata. Sei diventato un brontolone da quando non esci più con Elle.»

Il solo sentire il suo nome, pronunciato così casualmente, mi provoca una fitta al petto, come un pugno diretto al cuore. Eleonora. Il suo nome è dolce e amaro allo stesso tempo, risveglia in me un turbinio di emozioni che non riesco a controllare.

Stringo il bicchiere tra le mani, il gelo del vetro che si scontra con il calore della mia frustrazione. «Non capisci niente, vero?» Sospiro, cercando di mantenere la calma. «Non è solo una questione di uscite. È... più complicato di così.»

«Oh, sì, certo, molto complicato.» risponde sarcastico, sollevando un sopracciglio. «Tu sei complicato, Gabriel. Sempre a complicarti la vita.»

«Non è così semplice.» ribatto, il tono più severo di quanto vorrei. «Non puoi capire.»

Per un attimo, il suo tono cambia, diventando più serio. «Forse no.» ammette. «Ma so che continuare a rimuginare su di lei non ti farà stare meglio. Devi agire, fare qualcosa.»

Le sue parole, per quanto fastidiose, hanno un fondo di verità. Continuare a pensare a Eleonora senza fare nulla non mi porterà da nessuna parte.

Ma cosa posso fare? La situazione con Eleonora è un campo minato, e ogni passo potrebbe essere quello che farà esplodere tutto.

Meccanica D'amore || RomanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora