Capitolo 3- friends

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7:15 A.M.
Stranamente quella sera dopo essere stato quasi due ore fissare il monitor del pc, era andato a dormire e cavolo aveva dormito. Si era alzato nonostante fosse stanco morto ma già pensava a quel giovedì. Esatto il giovedì, era la serata di chiusura del bar e quindi Lay e passava da lui e guardavano uno di quegli orridi film splatter che più che paura li facevano crepare dal ridere, soprattutto quando imitavano le morti dei personaggi , si sentivano proprio dei cretini. Ma come arrivò in cucina per farsi il caffè si ricordò del pc e constatò che ancora non trovava nulla, sospirando si sedette a controllare i messaggi e le mail ma non trovò nulla, così piuttoso rassegnato andò a lavoro prima del solito in modo da poter salutare Lay.
Arrivato al locale lo trovò aperto e qando entrò vide Lay stravaccata su un tavolino : dormiva. Era un sacco di tempo che non la vedeva dormire, era davvero instancabile e quando dormiva sembrava una bambina, le mise sulle spalle la sua felpa nera dei nirvana e le accarezzò la testa. Cominciò a pulire e spazzare, mettendo in ordine tutto
'' frankie... '' sbadiglia '' buon giorno...'' si stropiccia gli occhi
'' ben svegliata! Come hai dormito sul tavolo?'' Chiese ridendo
''Scomoda... vado a cambiarmi''
'' ok vuoi la colazione?'' Chiese Frank
'' si papà...'' ed entrò nel bagno delle signore
Frank si mise a preparare il caffelatte di Lay e nel mentre le scaldò anche una briochè, dopo un paio di minuti uscì e Frank per un secondo si chiese se era ancora convito di essere gay: indossava degli shorts di jeans blu con calze velate nere e parigine sempre nere alte fin sopra al ginocchio, anfibi di vernice e sopra una specie di camicia nera che sul retro era di pizzo trasparente e lasciava intravedere le due ali d'angelo tatuate sulla schiena. Capelli sciolti, trucco pesante e piercing di nuovo al loro posto.
''Frank tutto bene?'' Chiese lei
''S-si ...'' era li che la fissava a bocca aperta
''Uffa...'' e si era infilata e chiusa la felpa dei nirvana ''scantati frank!''
''Eh!? Ah, si si'' disse mentre scuoteva la testa
''Ha funzionato?''
''No non ancora ci ho controllato sta mattina ma nulla...''
''Uhm... senti Frank per domani sera posso dormire da te? Mia madre e mio padre non hanno pagato l'affitto a casa loro e li ho messi a casa mia ma sai come è ... stando a casa mia andranno un po fuori di testa...''
Frank annuì, sapeva che i suoi genitori erano dei drogati . Sapeva poco di loro, non li aveva mai visti, ma Lay diceva spesso che suo padre era un violento e sua madre si faceva di tutto e non si parla solo di droga... sapeva che Layla era scappata di casa a 13 anni e aveva vissuto a casa di sua zia fino ai 18. Per il resto non sapeva altro, non aveva mai voluto raccontare nulla e la capiva, era arrivata al liceo come se nulla fosse e ora era all'università.
''Io vado Frank ci vediamo sta sera!'' Ed era uscita

Frank era rimasto a servire, pulire, preparare, chiaccherare al bar fino alle 8 e come al solito era davvero stanco morto , il proprietario del bar era passato di li poco prima per dargli la busta paga e se ne era andato. Frank si tolse il grembiule e lo appese a gancio su cui era inciso il suo nome di fianco a quello di lay, che tra l'altro era appena entrata con il volto scuro e piuttosto imbronciato, la vide correre a cambiarsi e poi aggirare il bancone come suo solito.
'' Lay? Tutto bene?'' Chiese preoccupato
''Oh si frankie. Tutto. Perfetto.'' Disse rivolgendogli verso di lui con un falso sorriso
''Lay?''
La ragazza appoggiò il bicchiere che aveva in mano con tanta forza che lo ruppe e si tagliò le dita
'' hooi!! Lay! Santo cielo, aspetta vieni qui ti disinfetto, fa male?''
''No...''
''Come no?'' Chiese stupito
''Non fa male...''
Frank rimase in silenzio a fissare la mano di Lay piena di sangue e pezzi di vetro, mentre lei aveva il capo chinato ed evitava lo sguardo di Frank. Dopo un tempo non definito Frank andò nel retro del bar e tornò con la cassetta del pronto soccorso, le medicò la mano in modo minuzioso in modo che potesse continuare a lavorare agevolmente, poi riportò la cassettina nel retro quando fu di ritorno, vide Lay seduta con le ginocchia al petto a piangere. Le si sedette di fianco e le mise un braccio sulle spalle, lei si asciò andare abbracciò Frank e continuò a piangere e basta , dopo almeno 5 minuti si staccò e parlò
''Sc- scusa frankie...''
''Hei, è tutto ok! Cos'è successo?'' Disse stringendola di più
''Mio padre.... ha spaccato la-la finestra di camera mia ... era drogato forte... e-e ha rubato una macchina... poi ha fatto un incidente e... e ora è a casa con metà testa spaccata, non lo posso nemmeno portare in ospedale perchè lo porterebbero in una casa di cura...e mia madre non vive senza di lui... poi tra l' altro qu-quel cretino del mio ragazzo mi ha piantata ment-tre stava tenendo per mano una-una troia che chissà dove è andato a beccarla... mio dio ... frankie scusa...'' si stava asciugando il viso con lo srofinaccio che usava per asciugare i bicchieri
''Dio frank sono patetica...scusa... io-'' Frank la aveva abbracciata stretta. Non poteva credere che ad una ragazza di 23 anni toccasse subire una cosa del genere e poi chissa che altro aveva passato !non poteva credere di non essersi mai minimamente accorto della situazione di quella donna che conossceva da ormai 3 anni.
''Lay se vuoi sta sera rimango qui in bar con te, ti va?''
Lei annuì e si rialzò, poi accese il rubinetto e ci buttò la testa sotto riemergendo con faccia e capelli fradici ma sorrideva
''Ok... meglio...'' si disse da sola '' frank puoi servire ai tavoli?''
''Certo''
Passarono così la sera: preparando super alcolici e servendo ai tavoli. Quano finalmente tutti i clienti se ne andarono erano le 3 passate, Frank decise di non parlare a Layla, era troppo tesa e non voleva forzarla a parlare dato che comunque era una situazione delicata. Alla fine la prima a parlare fu lei
''Frank...ehm...grazie per... per la mano '' Era voltata di spalle a sistemare i suoi amati liquori sullo scaffale
''Di nulla...''
''Frank, lo so che vorresti saperne di più e che non capisci come cazzo faccio ad essere così felice anche se il mio mondo è appena morto... ma io non voglio che nessuno sapia chi ero... ne voglio coinvolgerti in questo casino che io stento a credere si possa chiamare vita ''
''Non importa. Se vorrai parlarne con qualcuno io sono qui.''
Lei appoggiò di scatto quel che aveva in mano, savalcò il bancone e lo abbracciò, era uno di quegli abbracci che Frank riceveva solo quando si svegliava da uno di quei maledetti incubi, solo che sta volta non era lui a riceverlo ma era lui che per una volta, doveva far capire a qualcuno che andava tutto bene e che c'era lui
''Lay, senti devi tornare a casa da tuo padre?'' Chiese un po titubante
Lei scosse la testa in segno di no sulla sua spalla
''Vieni a casa con me allora?''
E questa volta mosse la testa in segno di si
''Bene dai andiamo''
''Frank... sei sicuro che non disturbo?''
''Nah andiamo!''
Arrivati a casa Frank parcheggiò la macchina nel garage e fece strada all'amica in mezzo al buio e alle cianfrusaglie del suo garage, quando finalmente furono in casa Frank si ritrovò con una ragnatela enorme in testa, e lui odiava i ragni. Lay cercava di toglierla ma quando il creatore della ragnatela decise di fare una passeggiata sul braccio di Frank , fu costretta a rincorrere il ragazzo per tutta la casa ridendo come una pazza.
''FRANK!! Ommioddio basta smetti di fare la gallina!! Hahahahh''
''OMMIODDIOTOGLIMIQUESTOCOSODIDOSSOCHESCHIFO!!!!!AHHHRGHHHHHHH!!!!!!''
''se stessi fermo !!''
Frank si bloccò e finalmente layla lo 'salvò 'da quel ''''mostro'''' come lo chiamava Frank, non poterono far a meno di ricominciare a ridere spiaccicandosi a terra.
Dopo aver riso fino ad avere male allo stomaco i due cenarono e si misero a dormire: Layla sul divano e Frank nel suo letto, si addormentarono solo dopo che Frank avendo continuato a romperle le scatole chiedendo se dormiva ,non la aveva fatta scocciare a tal punto da farla alzare e andare in camera sua
''IERO BASTA!'' Si era lamentata
''Non dormi allora!'' Continuava a ridere lui
"Adesso sai che faccio? Dormo qui così puoi vedere e controllare se dormo e se rompi ti soffoco con il cuscino"
Si era infilata sotto il lenzuolo azzurro e dava le spalle a Frank, quest'ultimo la aveva abbracciata da dietro
"E meno male che sei gay eh frankie?" Aveva scherzato lei con voce stanca
"Se fossi un'uomo non sarei così buono laggiù credimi...''
"Dormi iero, dormi..."

Salveeeee bella gente
Allora siccome questo è lo spazio dedicato a me, posso dire quel che mi pare quindi comincio ora: w la pioggia.
Ok dopo questa parentesi senza senso vi chiedo scusa per il capitolo di passaggio in cui sembra che lay e frank siano sul punto di saltarsi addosso a vicenda e divorarsi la faccia, cooooomunque scrivere cose non troppo osè e mlmlml per così tanto mi sfianca l'anima, ma dovremo aspettare ancora un capitolo prima dell' arrivo del mio amatissimo gee e da li (hehehe) in ogni caso ho l'ansia perchè anche il mio moroso legge le mie ff... ed essendo rimasto ehm... 'male' con quella kellic , ho paura. Dunque ora smetto di fracassarvi i maroni, w i frerard, lasciate una stellina se vi è piaciuto, se non vi è piaciuto il capitolo lasciatela lo stesso per incoraggiamento,firmate la petizione per far venire il dolcissimo frank in italia(trovate tutto sul mio profilo wattpad), e alla prossimaaaa
*si eclissa*

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