Capitolo 13- Say I love you

198 22 2
                                    

"Io credo di amarti Frank."

Amarti.

Frank.

Erano due parole che Frank non pensava di poter mai sentire nella stessa frase.
"Tu cosa ?!"
"Mi hai sentito... sono giorni che ci penso..."
Frank lo diceva sbigottito, non ci voleva credere.
Vedendo che Frank non parlava rimaneva a fissarlo ma senza mai rompere l'intreccio dei loro sguardi, prese coraggio e gli disse tutto.
"Ascolta... io non ti ho salvato perché ero lì perché ero lì... ti ho osservato per giorni, ti ho ascoltato piangere, ti ho sentito gridare di piacere, ti ho sentito quella sera... pregare perché qualcuno ti tirasse fuori di li... '
amato ... qualcuno mi aiuti... ti prego... sbrigati a salvarmi ... a dio ho smesso di chiedere aiuto tanto tempo fa ...ma tu... tu forse mi salverai' avevi detto così vero? Me lo ricorderò per sempre. Poi ti ho abbandonato li ... dio non sai quanto mi sono odiato, avrei preferito morire che lasciarti li, ma ho avuto paura..." gli accarezzò il viso con entrambe le mani, continuando a parlare
"poi non so come, mi hai trovato. Ti vedevo in ogni posto, ma non potevo credere che fossi davvero tu..." le mani scivolarono sul collo e poi ad accarezzare le spalle.
"Quando poi per giorni non ti ho visto... mi ero detto che ti eri rassegnato..." le sue mani continuavano a scendere fino a che non si trovarono sui fianchi.
"Ma alla fine riapparivi sempre... e io ero felice di vederti, ero felice che qualcuno si interessasse a me! Così ho deciso di parlarti..." lo tirò bruscamente a se.
"E ora siamo qui... e davvero... te lo potrei giurare se me lo chiedessi... io ti amo Frank..."
Dopo quel ti amo Frank si portò il suo viso sul suo, Gerard lo aveva stretto a se , forte, premendo prepotentemente le sue labbra su quelle di Frank che si schiusero dolcemente a soddisfare quel bacio così esigente, così voluto, così ... loro.

Rimasero a baciarsi.
Nudi.
Senza pensare a nulla.
Gerard gli diceva che lo amava, tra ogni bacio glielo ripeteva.
"Frank... ti amo... tu mi ami?"
"Gee... non voglio deluderti... dopo quello che abbiamo fatto... ma...non mi sen-" Gerard lo aveva baciato ancora.
"Frank tranquillo... se non sei convinto meglio. Ti convincerò e non mollerò finché non mi dirai che mi ami." Detto questo aveva sorriso e lo aveva abbracciato stringendolo a se come se fosse la cosa più importante del mondo. Frank era allibito, abbracciò Gerard affondando la testa nel suo petto, per poi riemergere e guardarlo negli occh : erano la prima cosa che aveva notato di lui quando aveva visto la sua foto al PC, verdi giada e brillanti di una luce diversa dal solito...

Erano più vivi.

Frank lo abbracciò ancora.
"Gee... non ti stancherai a cercare di fare quello che hai detto?"
"Dopo questa domanda direi che sono già a metà strada..."
"Perché? "
"Perché mi hai praticamente chiesto di non stancarmi di te, di non lasciarti solo... giusto?"
"Se ti accontenti di me..."
"Infatti non mi accontenterò solo di te fisicamente, sarai mio. Anima e corpo."
Un ultimo bacio poi si erano rivestiti.
Tornando al piano di sopra entrambi sorridevano ebeti lanciandosi occhiate furtive ma ancora cariche di desiderio.

Trovarono Lay intenta a coprire con una copertina, aveva un espressione dolcissima in volto, Frank la riconobbe: era la stessa che aveva quando calmava dopo che si era svegliato per colpa di un incubo.
"Quanto ha bevuto?" Sussurrò Gerard.
"Parecchio... domani non si alzerà dal letto se non per vomitare."
Gerard aveva sorriso poi si era seduto su una sedia poco lontana cercando una posizione comoda, ma senza successo *questa me la paghi Frank * .
"Frankie io devo andare, domani ho l'ultimo esame scritto..."
"Certo, ti accompagno a casa? "
"No... vado sola..." si avvicinò ad abbracciarlo e gli bisbigliò in un orecchio :"che diavolo gli hai fatto non riesce a star seduto!?"
Frank si lasciò sfuggire un risolino divertito "non mi ha dato ascolto, gli ho fatto un po male..."
Lei gli sorrise e basta, poi salutò Gerard con un bacio sulla guancia e uscì. La osservarono sparire per il vialetto e quando dalla finestra non si poteva vedere più nulla si guardarono intensamente per alcuni secondi finché Frank non ruppe il contatto visivo andandosi a sedere di fronte a Gerard.

"Deve essere proprio scomoda quella sedia" soffocò una risata.
"Taci è merito tuo se non riesco a star seduto! Dovevi proprio sfondarmi il fondo schiena?!" Chiese irritato.
"Hai un così bel retro bottega che era impossibile resistere." Affermò il moro.
"Va a quel paese!" Disse cambiando di nuovo posizione.
Frank lo osservava, o per meglio dire lo ammirava, piuttosto divertito.
"Vieni qui" si batté sulle cosce le mani.
"Non credo proprio!"
"Hey mica ti stupro! Vieni dai... "
"..."
"Ok allora me ne vado."
Gerard gli saltò in braccio mugolando un 'no' sommesso.
Frank se lo sistemò meglio portandoselo più vicino.
"Ma che... Frank lo abbiamo appena fatto!" Disse sentendo l'erezione premere sotto i pantaloni di Frank.
"Non mi pare tu sia messo meglio..." lo spinse ancora facendo sfregare le due presenze.
"È colpa tua..."
"Sì sì come vuoi..." gli aveva slacciato la giacca e tolto la camicia sbottonata dai pantaloni baciandogli piano il petto e sentendolo sospirare.
"Tranquillo gee... voglio solo un po di coccole..."

Layla camminava svelta sul marciapiede diretta a casa sua. Non le piaceva il buio. Non le piaceva il silenzio. Non le piacevano tanto meno gli inseguitori.
Si fermò accanto ad una Maserati color blu scuro, il finestrino scese e lei attese di sentire la voce del guidatore.
"Callaghan, quanto tempo."
"Carlile." Disse fredda
"Hey hey non essere così acida piccola! Sono passato a salutarti!" "Allora.addio.Austin."
"Sempre irremovibile eh? Sai senza di te il capo sembra davvero giù di morale... gli manchi micetta."
Lay odiava quel nome :micetta .
Le ricordava tante cose.
Troppe.
Si spostò per vedere in faccia Austin appoggiandosi alla portiera
"Noto con piacere che ancora non ti togli quella maschera. Ma io lo so che faccia hai, so ogni cosa di te."
"Non posso che darti ragione"
"Lo so."
"Perché non torni piccola?"
"Di a Urie di non tormentarmi."
Sì alzò e si allontanò velocemente
"Lo sai che mi ammazzerá! " le urlò
"Allora forse a Brandon è cresciuto un cervello!"


Eccomi di nuovo! Non ho idea di cosa dire ...
Beh al prossimo capitolo 10 ☆
(Non ho ricontrollato se ci sono errori segnalateli li correggo più tardi)

WeightedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora