Capitolo 17- I was the last to know.

139 18 1
                                    

"Morti due ragazzi in una sparatoria, la mafia del district 45 ritorna!"

"La sparatoria avvenuta alle ore 22:45 di giovedì 18, ha lasciato allibita mezza città.
La mafia del district 45 è tornata e a quanto pare ha cominciato a saldare i conti con tutti gli ex componenti, nessuno conosce i reali scopi della banda criminale.
I due giovani Austin Carlile (25, foto a destra) e Layla Callaghan (23, foto a sinistra) sono deceduti ieri notte davanti alla casa di lei, a quanto pare i corpi non sono stati ritrovati , ma la telecamera di sorveglianza ha ripreso tutto l'accaduto..."

Frank lanciò il giornale contro la macchinetta del caffè.

Layla era morta.

No.

Non era possibile.

Lei era viva.

Sarebbe arrivata li al bar alle 8 come al solito .

Nessuno credeva che Lay fosse morta, men che meno Frank , ma sapeva che con la D.45(district 45) non si scherza e non si scappa facilmente.
Era sconvolto.
Si guardò riflesso nel bollitore del caffè nero : era pallido con le labbra leggermente viola , gli occhi spalancati e lucidi.
Disse ai 3 clienti che si trovavano nel bar che si assentava un momento e quando questi annuirono corse nel magazzino.
Cominciò a piangere.

Piangere.

Si ricordò di una scritta che aveva fatto Lay sul muro delle riserve di caffè, spostò tutti i sacchi e spolverò l'incisione:

" 'cause the world is ugly, but you're beautiful for me"

La avevano scritta quando Frank era tornato , era anche il loro tatuaggio .... non poteva credere che fosse morta... lei non lo era... era una ...finta.... era un gioco... era... era...era...

"Frank!?"
Oh perfetto ciao Gerard.
"Sono ... qui..." singhiozzò.
Lui seguì la sua voce e quando lo vide gli si buttò addosso abbracciandolo.
"Frank... mio dio... mi dispiace... non so cosa fare ... mi sento inutile...."
Frank lo fece sedere spalle al muro e si accoccolò tra le sue braccia, continuando a piangere senza un domani.
"Gee...lei ... non è morta vero?"
Lo guardava negli occhi.
"Frankie... io... mi dispiace..."
Lo strinse al petto ancora più forte, era dispiaciuto , anche lui voleva bene a Lay ma non quanto Frank.
"Gee... puoi rimanere qui ... oggi?"
"Rimango tutto il tempo che ti serve piccolo, per te ci sono sempre..."
Frank lo guardò di nuovo intensamente, la tentazione nel baciarlo era tanta ma non era il momento.
"Ti amo Frank..."
"Ti amo anche io Gee..."

Lo amava.

Lo aveva detto.

Finalmente lo amava!

Gerard gli asciugò con il pollice una lacrima e poi lo baciò piano, pianissimo, voleva solo farlo sentire protetto.
Frank gli lasciò qualche bacio a stampo e poi tornò a farsi stringere.

Pssarono le ore.
Gerard gli aveva accarezzato la testa fino a che non aveva chiuso gli occhi, e si era addormentato tra le sue braccia. Rimase li fermo per circa 2 ore poi si addormentò a sua volta, si risvegliarono verso le 6 di sera.
Frank aprì gli occhi e sorrise flebile alla vista di Gerard addormentato con lui, lo baciò piano finché non sentì ricambiare
"Ben svegliato..."
Gerard lo guardò accarezzandogli un fianco.
"Ho sempre voluto svegliarmi così sai Frank? "
"Shh ti amo"
Di nuovo lo abbracciava forte, Gerard si alzò tenendolo in braccio
"Frank, mi dispiace per Lay tu la conoscevi da tanto e ... "
"Gee lei è viva. Io lo so, lei ha sempre tenuto nascosto qualcosa e l'unico che lo poteva sapere è quel Carlile. Non è morta ti dico, lo so perché lei davanti ad un aggressore si sarebbe messa a prenderlo a pugni."

Gerard gli credette, anche se era poco convinto , ma doveva credergli. Aveva bisogno di un appoggio , di qualcuno di cui fidarsi. E quello era lui .
Lo riportò a casa mettendolo a dormire , gli disse che aveva degli amici in polizia e che sarebbe andato subito a chiarire la situazione è questo sembrò rassicurare almeno un po Frank.

Non sarebbe andato dalla polizia.
Almeno non quella sera.
Era stanco morto .
Era quasi arrivato a casa sua quando un pazzo gli si piantò in mezzo alla strada.
Lui inchiodò e per poco non lo investiva, il tipo si avvicinò alla macchina e salì al posto del passeggero.

"Accosta"
Gerard obbedì.
"Sei Gerard Way?"
Annuì.
"Non voglio farti del male."
Annuì di nuovo.
"Callaghan non è morta."
"C-cosa? " si voltò di scatto.
"È una finta, Iero ha ragione, lei è Carlile sono parte della D.45 come me. Io sono Biersack."
"Perché sei qui?" Tornò a fissare davanti a sé.
"È un avvertimento il mio. Nulla di più... sai con chi hai a che fare ti sei messo contro il mio capo, lui è un po avventato, io però non ne posso più... ho delle persone care che sono sempre in pericolo di vita... Lay e Carlile stanno mettendo su un piano per mettere fine a questa mafia."
"Io che devo fare ?"
"Solo una cosa: stare accanto a iero . Non lasciarlo solo."
"Allora è meglio che torni da lui ora."
"Vedo che hai capito. Tieni questa."
Gli porse una pistola calibro 10, un piccolo revolver.
"Mi servirà mai?"
"Io la terrei a portata di mano."
Scese dall'auto.
"Ultima cosa. Non dire a Iero di Callaghan."
"Ricevuto. Arrivederci Biersack. "
"Addio Way, addio."
Gerard ingranò la quarta e schizzò a casa di Frank, aprì la porta e corse in camera sua.

Era ancora lì.

Tirò un sospiro di sollievo.

Si spogliò e si mise a dormire abbracciato a lui.

******************************

Lay:"Allora?"
Andy:"Tranquilla è andato tutto liscio."
Austin:"Ma ci possiamo davvero fidare di Way?"
Andy:"Austin smetti di fare domande idiote, quel tipo sarebbe la vita per Iero."
Austin:"Andrew non prenderti gioco di me."
Lay:"Calmini voi due. Quando arriverà Radke?"
Andy:"Domani pomeriggio."
Austin:"Domani sera."
Andy:"domani pomeriggio sarà qui."
Austin:"non volevi scopartelo prima di tornare a lavoro?"
Lay :"piantatela! Dove lo aspettiamo?"
Andy:"al porto , nella parte est del deposito."
Lay:"ottimo"
Austin :"chi è passivo di voi due?"
Andy:"devo andare. se proprio ti interessa sappi che è più bravo di te a letto."
Austin :"lo sapevo che era lui Il passivo"
Lay:"povera me."

salve miei piccoli bradipi che non si muovono dal divano come me perché c'è caldo :)

Ci vediamo tra 10☆

WeightedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora