Capitolo 29 - Liam

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Da qualche giorno, Emily è immersa nei suoi pensieri. Vorrei possedere il dono di leggere la mente e comprendere cosa le frulla nella testa. Un momento prima è taciturna, l'attimo dopo, allegra. I suoi continui sbalzi d'umore mi confondono.

Mentre sorseggio il mio solito caffè, la osservo impegnata in una conversazione con Sara riguardo al ballo d'inverno. Ma ecco che arriva Stefano  "il pavone montato", che con una gomitata nel fianco cerca di attirare la mia attenzione.

Questo cretino stava quasi per farmi versare tutto il caffè sulla camicia.

Poi con un cenno del viso mi indica proprio le due ragazze.

Una domanda esistenziale mi perseguita da quando lo conosco: Cosa ho fatto di sbagliato nella mia vita per meritare questa tortura quotidiana? Forse in una vita precedente ho fatto del male a qualcuno  oppure ho scritto "lol" sotto un post serio d...

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Una domanda esistenziale mi perseguita da quando lo conosco: Cosa ho fatto di sbagliato nella mia vita per meritare questa tortura quotidiana?
Forse in una vita precedente ho fatto del male a qualcuno oppure ho scritto "lol" sotto un post serio di Facebook. Chissà.
Una cosa è certa. Non lo sopporto!

«Quanta carne congelata c'è lì, vero?»
Io, con la mia solita diplomazia, rispondo: «Scusa? Non capisco cosa intendi».
«Hai notato quelle due? Una più bella dell'altra».

Eh già, le ho notate bene, e se ti azzardi a guardare Emily come come un pezzo di carne da mangiare, ti cavo gli occhi!

«Non ho capito, perché paragoni le nostre colleghe a carne congelata?» chiedo seccato.
«La carne congelata è buona, ma finché non si scongela, non puoi mangiarla».
«Perché mai le nostre colleghe sarebbero congelate?»
«Passi molto tempo con Emily, ero convinto che già sapessi che stava con un collega nel suo vecchio istituto».
«Infatti lo so, e allora?»
«E allora? Ti pensavo più sveglio, Liam. Siamo fuori dai giochi, bello! Non frequenterà mai più un collega!»

Mi sta facendo perdere la pazienza!

«Sara, invece, è separata e ha un figlio di due anni», prosegue lui.
«Non ero a conoscenza della separazione di Sara», replico.
«E già. Anche io ci sono rimasto quando l'ho saputo. Questo l'avrà resa sicuramente più selettiva nella scelta di un compagno. E poi non si può giocare con una madre single».
«E tu, vuoi ancora giocare?»
«No, no. Ho 27 anni e non mi interessano le storielle. Volevo solo sottolineare che è tutto più complicato con le ragazze madri. Il bambino viene sempre prima, e bisogna fare ciò che è meglio per lui».

Si è ripreso in calcio d'angolo!

Prendo il cellulare e mando un messaggio a Emily.
«Scusami Stefano, ma devo mandare un messaggio importante e correre a fare lezione, ci si vede in giro».

È l'unico modo per allontanarmi da lui. Non sopporto proprio questo Big Jim biondo!

Io: SERATA PIZZA E NUOVA SERIE SU NETFLIX. CI VEDIAMO DA ME ALLE 19. NON ACCETTO UN NO COME RISPOSTA.

Emily mi lancia uno sguardo perplesso appena si accorge che sono stato io a inviarle il messaggio ma, risponde subito.

Emily: LIAM SONO QUI. NON POTEVI CHIEDERMELO DI PERSONA?   VA BENE  PER LE 19 😉 MA NON TORNO A CASA CON TE. MI ACCOMPAGNA  SARA. ABBIAMO DELLE COSE DA ORGANIZZARE PER IL BALLO. A STASERA 😘

Da qui a qui, moltiplicato all'infinito - Love found again series (vol.1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora