Capitolo 37 - Emily

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Stanotte il sonno mi ha abbandonata completamente.

Troppi pensieri! La serata di ieri ha scarabocchiato sul mio cuore, tracciando linee di preoccupazione e incertezza. Ho cercato di distogliere la mente, di rilassarmi ma il tentativo è stato vano.

Mi sono rigirata nel letto per ore cercando una posizione che potesse placare la mia anima inquieta, ma senza successo e ora ho gli occhi gonfi e stanchi.

Vorrei indossare i miei occhiali da sole anche a lezione e usarli come uno scudo per nascondere la mia angoscia, ma so che non è possibile.

Liam, il mio compagno di sventure, appare all'improvviso. Anche lui indossa gli occhiali da sole.
«Tutto bene?» gli chiedo, la sua risposta è un sorriso stanco. «Ho solo dormito poco».

Arriviamo a scuola, e gli sguardi perplessi dei colleghi ci scrutano.

Stefano, sempre inopportuno, ci domanda: «Avete fatto le ore piccole ieri? Avete una faccia stamattina! Che vi è successo?»
Liam si irrigidisce, ma la sua risposta è gentile: «I nostri vicini hanno dato una festa, la musica assordante ci ha tenuti svegli. Tutto qui».

Sta mentendo, ma lo capisco. Non hanno il diritto di conoscere le pene che ci hanno tenuti svegli stanotte.

Mi rifugio alla macchinetta del caffè, e Sara, con la sua sensibilità acuta, mi si avvicina.

«Cara, sei sconvolta

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«Cara, sei sconvolta. Cosa ti è successo? Non credo neanche un po' alla storia dei vicini rumorosi. Ti va di parlarne?»

Sara, con gli occhi che scrutano l'anima, sa che c'è di più dietro le nostre occhiaie. E io, con un sospiro, cedo. Le confido le paure che mi assillano, e lei ascolta, senza giudicare.

«Ho rivisto il mio ex, Andrea. Ieri è piombato a casa mia cogliendomi di sorpresa, proprio come un vento gelido che sferza il viso in una calda giornata d'estate».

«Ma non vive in Puglia?» mi chiede con gli occhi spalancati.

«È qui, e dice che vuole sposarmi», rispondo, cercando di nascondere l'agitazione che mi attanaglia.

«Cosa? E tu cosa vuoi fare? Vuoi sposarlo?» Sara mi fissa con un misto di curiosità e preoccupazione.

«Non lo amo. Non posso sposare una persona che non amo».

Sara si morde il labbro, riflettendo. «E Liam invece? Perché sta così stamattina? È perché è tornato Andrea, ed è geloso?»

«Geloso? No. Certo che no. Ieri ha saputo che suo padre ha il cancro. Ma non dirlo a nessuno. Se vorrà, sarà lui stesso a dirlo», sussurro, come se il suo segreto fosse un fragile cristallo che può rompersi al minimo soffio.

«Stefano è proprio uno stupido a volte. Appena vi ha visto, ha insinuato che aveste passato una folle notte d'amore insieme, invece siete solo pieni di problemi», commenta scuotendo la testa.

«E perché mai ha pensato una cosa del genere? Siamo solo amici», ribatto, cercando di difendere la nostra relazione complicata.
Sara mi guarda intensamente.

«Emily, non c'è bisogno che menti con me, so che non siete solo amici».

«Credimi, non c'è niente fra noi, solo amicizia», insisto. «Anzi credo che lui sia interessato a te».

«Mi lusinga che tu pensi questo. Liam è un uomo buono e gentile, ma purtroppo non è interessato a me. Ti confesso che all'inizio dell'anno ho provato più volte ad attirare la sua attenzione, ma lui ha occhi solo per te. Lo vedono tutti. Tra voi c'è qualcosa. Tu la chiami amicizia, ma non è amicizia, è qualcosa di più! Sei già stata innamorata una volta, quindi dovresti saper riconoscere questo sentimento», afferma Sara, con una saggezza che mi colpisce dritto al cuore.

Le sue parole, come frecce scagliate da un abile arciere, hanno trapassato la mia corazza di incertezza e mi hanno aperto gli occhi. Forse la verità è che non ho mai amato veramente Andrea.

Ero innamorata dell'idea dell'amore, di quel sentimento che danza tra le righe dei romanzi e che si vede nei film.

Mi piaceva il suo modo di corteggiarmi all'inizio, la delicatezza con cui mi sfiorava la mano e il modo in cui i suoi occhi brillavano quando mi vedeva.

Mi faceva sentire bella e desiderata, come la protagonista di una storia d'amore senza fine.
Ma forse non era vero amore.

Il vero amore, quello che resiste alle tempeste e alle incertezze, è come una roccia salda nel mare in tempesta.
Non ha dubbi, non vacilla.
È la certezza di voler restare con una persona in eterno, anche quando le rughe solcano il viso e i capelli si tingono di grigio.

Con Andrea ho avuto sempre dubbi.
Non mi sono mai sentita veramente sua e non l'ho mai sentito veramente mio.
Le nostre vite scorrevano parallele, ma non si intrecciavano mai completamente.

Ora so cosa devo fare.
Devo parlare subito con Andrea.

Da qui a qui, moltiplicato all'infinito - Love found again series (vol.1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora