❄️Capitolo 13❄️

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💗SANEM💗

🌬️ “Credi che facendo così risolverai qualcosa?”

Muovo la testa come se avessi dei tic.

🌬️ “E’ un no, questo?”

Perché non sta un poco zitta?

🌬️ “Non hai freddo?”

Continuo a muovere il capo su e giù con dei movimenti che oramai sono diventati meccanici.

🌬️ “Credo che tu stia gelando.”

«Credo che tu stia parlando troppo» sbotto, non smettendo di oscillare, ma calcandomi bene il cappello sulla testa.

🌬️ “Sei seduta qui da un’ora.”

«Se ti sei stancata, vattene!» esclamo, poggiandomi completamente alla panchina.

Osservo il mare in lontananza. È agitato, proprio come il mio stato d’animo.

🌬️ “Almeno rispondi al telefono!”

Fingo di non sentirla, così come fingo di non sentire il cellulare che suona ininterrottamente da quando sono fuggita di casa.

🌬️ “Possiamo almeno dire alle lettrici che non hanno saltato alcun capitolo? E che, sì, nel precedente le abbiamo lasciate con nonna Huma sulla porta di casa tua.”

Faccio spallucce.

🌬️ “Conoscendole, potrebbero aver pensato di essersi perse qualche passaggio e…”

«E che me ne frega a me!!!» quasi urlo. «Smettila di parlarmi. Cosa vuoi?»

🌬️ “Quanto sei irritabile!”

«Lasciami in pace!»

🌬️ “Rispondi almeno a Can, è la ventiduesima chiamata che prova a farti. Che colpa ha lui?”

Socchiudo gli occhi. È vero, lui non ha alcuna colpa, ma sono così amareggiata che non ho voglia di sentire nessuno.

🌬️ “Almeno…”

«Ho detto, NESSUNO!» preciso.

🌬️ “Così, però, farai preoccupare tutti!”

Faccio di nuovo spallucce.

🌬️ “Certe volte sei proprio una bambina!”

«E tu sei peggio di mia madre!»

🌬️ “Questa non me la dovevi dire! Bene, ti lascio sola.”

Corruccio la fronte. Davvero basta offenderla così per farla tacere? Sorrido di sbieco.

Niente.
Nessuna reazione.
È davvero sparita?
Ah, finalmente posso pensare in pace!

Uno…
Due…
Silenzio!
Sul serio si è offesa.
«Ah, Sanem!» mi rimprovero, nonostante io abbia bisogno di tenere libera la mia mente.

Il mio telefono riprende a suonare. È ancora Can. Forse dovrei rispondergli…

«Can?» dico con un fil di voce.

«Sanem, si può sapere dove sei finita?» mi domanda arrabbiato.

«Avevo bisogno di stare sola.»

«E far preoccupare la tua famiglia?»

«Chi ti ha detto che non sono più a casa?»

«Mi ha telefonato Leyla pensando che fossi venuta da me» continua con tono agitato. «Mi ha detto che sei uscita di corsa poco dopo che sono andato via.»

☃️Solstizio❄️d'inverno🏔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora