💗SANEM💗
Parigi sotto la neve è spettacolare. Tutti i suoi monumenti sono ricoperti da una coltre bianca che li rendono ancor più particolari, soprattutto la Tour Eiffel che, vista in pieno giorno, non è altro che un insieme di anonime travi in ferro che le danno, però, il suo celebre aspetto. Davanti ai nostri occhi, invece, questa mattina, si è mostrata in una visione eterea, suggestiva, e il suo aspetto imponente, avvolto dal candido manto bianco, le conferiva un non so che di reverenziale.
«Peccato che non possiamo fare il giro sul battello!» mi lamento, mentre passeggiamo sul lungosenna e osserviamo le acque ghiacciate del fiume.
«Sarà un valido pretesto per tornare qui» mi consola Can.
«Magari per il nostro anniversario» suggerisco.
Can annuisce e mi sorride.
«Non immaginavo che fosse davvero così romantico. Paris, la cité de l’amour!» esclamo.
***
Abbiamo trascorso il resto della giornata per le vie della bellissima capitale francese, abbiamo mangiato entrecôte et crêpes aux champignons à la sauce béchamel.
🌬️ “…”
«Cosa?»
🌬️ “Credi che parlando francese il tuo livello di raffinatezza salga alle stelle?”
«Quantomeno non sarò mai grezza come te!»
🌬️ “Dei funghi, hai mangiato dei semplici funghi in pastella e della carne.”
«Domani mangerò fois de poulet.»
🌬️ “Non capisco a cosa alludi.”
«Io credo proprio di sì!» sogghigno.
«Fegato di gallina?» mi fa eco Can, raggiungendomi.
Siamo al Parc des Buttes-Chaumont e Can è appena tornato dal botteghino con i biglietti d’ingresso.
«Nulla, non farci caso! Stavo battibeccando con la gallina nella mia te…»
🌬️ “Anche tu ti ci metti?”
Can sorride. «Su, andiamo!»
🌬️ “Ride bene chi ride ultimo!”
La passeggiata che seguiamo costeggia un bellissimo laghetto, seppur gelato in qualche punto, ma che rende il paesaggio un vero incanto.
«Ci sono anche le papere, Can! Guarda lì!»
«No, Sanem! Cos’hai detto!»
«Cosa ho…»
Non riesco a concludere la frase che sento un gran trambusto nella mia testa.
🌬️ “Se non la smetti di ridere ti faccio mangiare magret de canard!”
«Ho Paperino in azione» sbuffa Can, alzando gli occhi al cielo.
«La mia voce lo ha minacciato di fargli mangiare petto di anatra.»
🌬️ “Anatra o papera non cambia niente. Hai il cervello di un’oca!”
«Anche la tua sta urlando?» gli domando disorientata.
Can annuisce. «Con il metodo Paperino!» bofonchia.
«Come li facciamo tacere?»
Per quanto la situazione sia assurda, seppure solamente dentro le nostre teste, basta guardarci negli occhi per trovare la soluzione. Probabilmente durerà il tempo di un bacio, ma basterà a placare e zittire per un po’ gli schiamazzi.
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☃️Solstizio❄️d'inverno🏔️
Lãng mạnSEQUEL di "Solstizio d'estate" ed "Equinozio d'autunno". Per la terza volta ritroviamo Can e Sanem, con l'inseparabile voce 🌬️