Capitolo 6-Mimmo

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Attenzione scene esplicite si sesso metterò gli asterischi  ad inizio e fine della scena se qualcuno volesse saltarla.

Mimmo:
Mi sveglio il giorno dopo con ancora il ricordo di quel sogno, mi preparo in fretta per il lavoro. Sono leggermente in ritardo quindi, mi accorgo solo arrivato a lavoro di aver dimenticato il cellulare. Mi maledico silenziosamente perché avrei voluto scrivere il buon giorno a Simone ora che finalmente posso.
Rimango nervoso per tutta la mattina, e la mia collega se ne accorge. Sono sovrappensiero a volte devono ripetermi le ordinazioni due volte oppure il numero dei tavoli.
Esco alle due e corro a casa, mi fiondo in camera e prendo il cellulare, ci sono quattro messaggi e una chiamata persa. Tutte di Simone.
Lo richiamo ma non ottengo risposta. Questo fino alle 20.
Sto andando in panico, non riesco a pranzare ne a cenare.

Non riesco a concentrarmi sullo studio e non sono neanche andato a lezione questo pomeriggio.
Magari è arrabbiato con me,penso, sto per uscire per andare a casa sua ma mi ricordo di non avere l'indirizzo.
Due ore dopo, verso le 22 suona il campanello, orario strano per qualsiasi visita.
Rispondo ed una voce strascicata mi dice di aprire.
Riconosco Simone e gli corro incontro, è ubriaco.
"Allora sei vivo?" Mi dice arrabbiato.
Rimango perplesso ma cerco di non arrabbiarmi.
Poi inaspettatamente scoppia in lacrime.
Lo accompagno gentilmente in casa e ci mettiamo sul divano.
"Che succede Simò" chiedo ma lui continua a piangere e inizia a singhiozzare.
Sbiascica qualche parola incomprensibile.
"Non ho capito Simò" gli dico.
Passano una buona mezz'ora e finalmente si calma.
Mi guarda negli occhi che ora sono rossi e leggermente umidi.
"Pensavo fossi sparito di nuovo" sussurra, e gli occhi si fanno nuovamente liquidi.

Vedo il dolore impresso nei suoi occhi e sento il bisogno di consolarlo.
"Ora che il fato ci ha fatto incontrare di nuovo non ti lascio più " e poi lo bacio.

È un bacio pieno di foga e di disperazione, sa di alcool e paura ma sa anche di amore e di incontro.

*******
Continuiamo a baciarci e ci sdraiamo sul divano, lui sopra di me inizia a strusciare l'inguine sul mio, è dall'inizio del bacio che sono duro da morire e questo sfregamento assomiglia parecchio ad una tortura. Allungo le mani a depositarle sul sedere di Simone e iniziamo a dondolare l'uno su l'altro.  Simone si scosta e fa per aprire il bottone dei miei jeans.Poi mi ricordo che è ubriaco e che questo è il nostro primo incontro da quando ci siamo dovuti dire addio.
La prima volta che ci tocchiamo da quella mattinata a casa sua, e voglio che se la ricordi che sia lucido.
Faccio uno sforzo titanico per allontanarlo e vedo il suo sguardo ferito " Sei ubriaco Simò" chiarisco.
"Sono solo un po' brillo" sbiascica.
"Voglio che la nostra seconda prima volta sia bella e speciale, non voglio che domani tu non ti ricordi nulla" dico un po' triste.
Lo guardo in quegli occhi pieni di desiderio e vorrei continuare slacciare i pantaloni e passare una notte intera dentro di lui o viceversa. Ma lui merita molto più di questo

Simone mi guarda implorante poi dice "Ti prego, non resisto" mi guarda con i suoi occhi grandi e marroni "possiamo continuare così" mi dice "non serve che ci spogliano" e poi mi bacia e il mio cervello smette di funzionare .
Sento solo le sue labbra morbide sulla mia bocca, le guance l'orecchio, mi sento esplodere e la mente mi si riempie di ogni oscenità possibile che sarei felicissimo di mettere in pratica. Lui ha riniziato ad ondeggiare sopra di me, la frizione dei nostri jeans fa un rumore strano ma la sensazione è paradisiaca.
Simone inizia ad ansimare pesantemente, ad ogni spinta chiude gli occhi e si aggrappa ancora di più a me. Siamo un disastro di gemiti e bocche che si scontrano, ad una spinta più profonda sento Simone trattenere il respiro, sono vicino al limite e ne rimango sorpreso; non pensavo di poter avere un orgasmo in questo modo.
Simone piega la testa indietro e sussurra "Non c'è la faccio; non resisto! Mimì..." il suo viso si contorse in un'espressione di estasi e se potessi la imprimerei a fuoco nella mia mente quell'espressione, dopo un lungo verso gutturale si accascia sopra di me.

La consapevolezza che sia venuto e l'immagine del suo volto stravolto dall'organo mi porta oltre il limite e vengo nei pantaloni come nu guaglione alla prima esperienza.

********
Simone respira piano, come se dovesse riprendersi come se non avesse fiato.
Lo accarezzo e lo bacio sulla fronte, "Simò" gli sussurro " dobbiamo darci una ripulita", e appena lo dico le mie guance vanno a fuoco."

Sembra si sia addormentato e la tentazione di lasciarlo dormire e dormire a mia volta è forte, ma probabilmente domani ne pagheremmo le conseguenze.
Lo sveglio dolcemente e lo accompagno in bagno .
Intanto che l'acqua scorre nella doccia gli preparo un cambio di vestiti che probabilmente gli staranno piccoli, anche se ho tenuto la maggior parte degli indumenti donatimi dal professore Balestra appartenenti a Simone stesso.

Ci mettiamo finalmente a letto puliti e profumati e con il sorriso sormione dell'appagamento.

Note:
E ho scritto la scena smut..ero un po' preoccupata perché loro per me sono dei piccoli patatini e avevo paura di rovinare la storia. Però ci saranno altre parti di questo genere perché la loro storia è anche questa.
Vi chiedo la gentilezza di farmi sapere cosa ne pensate perché a questo capitolo ci tengo particolarmente essendo un po' diverso dal solito.
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