Capitolo 16

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POV TAEHYUNG
Oggi mi sono svegliato presto, in realtà non ho chiuso occhio per tutta la notte a causa ci ciò che è accaduto la giornata precedente. Il sangue su una parete pubblica, una ragazza aggredita e dei vestiti che mi ricordano Jeon.

Dopo essermi sistemato accuratamente la cravatta della divisa esco di casa e mi incammino verso il museo di mio padre, devo far analizzare anche il vetrino con il sangue ricavato da quella parete.

Durante la passeggiata mi prendo qualche minuto per osservare il cielo: grandi nuvole bianche si alternano facendo a gara per rubare il posto al sole; gli uccellini cinguettano allegri e una leggera brezza di vento soffia quel tanto che basta per convincermi ad indossare una giacca.

A quest'ora le strade non sono molto affollate perciò mi sento libero di camminare al ritmo che preferisco. 

Una volta giunto alla mia destinazione faccio il mio ingresso recandomi nella sezione apposita.

Taehyung: buongiorno

Scienziato: salve, ci rivediamo.

Taehyung: si, in realtà volevo porgerle un altro campione da analizzare, è importante.

Scienziato: nella tua università di certo non ti puoi annoiare.

Scherza scuotendo la testa mentre scarabocchia qualcosa su un foglio e ripone la bustina in un cassetto.

Dopo aver pagato un anticipo mi precipito verso la fermata dell'autobus per poi accettare la chiamata di Namjoon.

Namjoon: ei, hai notizie dei campioncini? Volevo chiederti se per pranzo potevamo vederci anche con Jin per discutere tutti insieme su ciò che è accaduto a quella nostra coetanea. L'insegnante ci ha proposto di dividerci in gruppi e trattare un argomento inerente alla sua materia di attulità. Potremmo indagare su questo mistero.

Non so esattamente che cosa dire; da una parte sono molto curioso però dall'altra ho paura di ciò che tutto questo potrebbe significare. Se Jeon centrasse veramente qualcosa.....allora sarebbe ......la fine.

Namjoon: Tae, sei ancora in linea?

Taehyung: si, scusami. Mi sembra un'idea fantastica però oggi sono occupato, facciamo un'altra volta.

Mi ricordo dell'incontro con Min.

Namjoon: ok, come vuoi, ciao.

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POV JUNGKOOK
Questo posto fa veramente schifo: ci sono ragazzi entusuati per i voti ricevuti e altri che dividono gli argomenti per poterli studiare in tempo per la verifica. Che sfigati secchioni.

Calcio la lattina di coca che ho preso alle macchinette mentre mi faccio spazio nel corridoio usando tutto il mio autocontrollo per non incenerire con lo sguardo qualche studente.

Questa mattina non sono riuscito a fare colazione perché mi sentivo ancora troppo pieno per la cena di ieri, ma chi voglio prendere in giro, il litigo con Tae non ho digerito ecco cosìè questa strana sensazione che mi opprime ogni volta che faccio qualcosa.

Al pensiero del calcio che mi ha reglato sento il dolore di quella sera. Odio come si comporta con me ma d'altra parte non posso concedermi un errore perché lui ha i miei vestiti. Quei cazzo di vestiti testimoni della mia colpevolezza in quell' "incidente" avvenuto nel bosco.

La campanella che segna l'intervallo suona perciò non perdo altro tempo e mi fiondo in bagno. L'unico libro veramente importante che custodisco nella mia sacca è quello sacro che mi ha permesso di finire in questo pianeta purtroppo però devo stare molto attento agli occhi indiscreti.

COLD BLOOD❄🩸(TAEKOOK)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora