POV TAEHYUNG
Ieri sera ho faticato nel prendere sonno; la maggior parte del tempo mi sono dovuto occupare della salute di Jimin e, per fortuna, l'unico sintomo di cui soffre è una leggera febbre.Ripulire ogni suo taglio e ferita è stato come percorrere una crepa aperta e dolorosa del cuore sempre pronta a sanguinare. L'ho mendicato, lavato ed infilato in un pigiama comodo prima di rimmboccargli le coperte.
Lui non ha aperto occhio.
Mi è bastato avvicinare l'orecchio destro al suo ventre per percepire il battito del suo cuore e, siccome la fronte scottava, gli ho misurato la temperatura.
Sono in cucina, indosso un semplice grembiule color vaniglia sopra al mio pigiama a righe e sto provando a seguire la ricetta di alcuni pancake da guarnire con cioccolata e frutta, i preferiti di Jimin.
Non ho ancora trovato il coraggio per entrare nella stanza in cui lo avevo lasciato ieri perciò ho deciso di mettere le mani in pasta e darmi da fare. La cosa più importante è che Jimin si senta a casa, deve capire che tutto lo schifo che ha passato è finito.
Lui si fida di me, spero che mi racconti tutto.
Non so se voglio sapere per capire come proseguire, magari sporgere denuncia oppure per confermare le mie ipotesi su Jungkook. In ogni caso quella è la sua famiglia.
Non avevo mai visto prima i suoi genitori ma ora che so di cosa sono capaci non mi stupisce l'atteggiamento del figlio.
Il cellulare inizia a vibrare, è la terza chiamata di Jin e Namjoon che ho rifiutato; semplicemente perché non ho chiuso occhio e voglio focalizzarmi unicamente su mio fratello. So che ha bisogno di me.
Magari potrei invitare anche Suga e Hobi, i suoi migliori amici.
Un colpo alla porta mi costringe a saltare all'indietro facendomi perdere quasi vent'anni di vita. Ripongo il grembiule sull'isola della cucina, mi sistemo i capelli affinchè assuma un minimo di decenza e apro l'ingresso.
Jin: dunque, quanto ci vuole per farti cliccare un pulsantino sul tuo cellulare!
Jin e Namjoon mi rivolgono uno sguardo di fuoco mentre il primo mi mostra dallo schermo del suo telefono le diverse chiamate rifiutate.
Namjoon: ascoltaci, ci siamo preoccupati tanto. Quando siamo tornati all'incrocio mancavi solamente tu e, sapere che eri andato solo, è stato il colpo di grazia.
Decido di farli accomodare nel salotto pregandogli di abbassare la voce.
Namjoon: non sapevamo cosa fare, ieri sera abbiamo avuto degli impegni perciò ci siamo presentati direttamente qui per assicurarci che non avessero catturato pure te.
Taehyung: ragazzi, mi dispiace tanto, avete ragione avrei dovuto scrivervi qualcosa....il fatto è che non ne ho avuto tempo.
Entrambi mi ascoltano dubbiosi.
Taehyung: so che non mi crederete mai ma ciò che sto per dirvi è la verità. Sono entrato in un portale e sono finito in un magazzino, Jimin era legato, e Jungkook.....cazzo se lo odio!
Stringo forte i pugni conficcando le unghie nei palmi delle mani. Ogni volta che ci ripenso mi vengono idee talmente pericolose, che, se fossi un criminale, non esiterei a mettere in pratica.
Namjoon: frena, frena, frena; che cosa centra Jungkook con il rapimento di Jimin?
Prendo un respiro profondo.
Taehyung: in realtà, Jungkook, non so come, mi ha trovato e mi ha aiutato a cercare Jimin. Quando il portale si è aperto e vi siamo entrati abbiamo trovato Jimin legato e ferito in un deposito. Il padre di Jungkook ha espressamente dichiarato di essere il responsabile e c'era anche sua madre.
STAI LEGGENDO
COLD BLOOD❄🩸(TAEKOOK)
HorrorJungkook è un demone potente ed è giunto sulla Terra per completare la sua missione "Diventare il re del mondo e trasformare le persone in creature orribili come i vampiri." Junkook, per realizzare il suo sogno, ha bisogno di distruggere il sole per...