Capitolo 23

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POV JUNGKOOK
Sono tornato al museo, ho bisogno di quelle fottute analisi e devo ancora perfezionare diversi dettagli per poter attuare il mio piano.

Sono seduto in una poltroncina di velluto bianco con lo schienale leggermente incurvato all'esterno e un poggia piedi incorporato che, sinceramente, trovo ridicolo. Sono composto con le braccia incorciate al petto e le gambe divaricate.

Il museo è popolato da turisti e residenti, accanto a me siedono i più vecchi presi dai loro noiosissimi giornali trattanti argomenti d'attualità.

Ancora mi chiedo che cosa farà Taehyung una volta terminati gli studi; suo padre ha in mano una bella impresa che di certo ti garantisce un'ottima paga, ma a lui interessa seguire i suoi passi? 

Immagino il suo casco biondo chinato sul bancone e gli occhi affilati ma dolci intenti a catturare ogni reazione particolare tra le sostanze che ha mescolato. Ad un certo punto, il mio pugno macchiato di inchiostro gli strattona i capelli costringendolo ha piegare il volto in mia direzione. Lo sollevo per i glutei e, dopo essermi concesso qualche minuto per poterli palpare, lo deposito sul tavolo inducendolo a circondarmi il bacino con le sue gambe.

Le sue mani sono aperte con il palmo perfettamente a contatto con i miei pettorali e i suoi occhi squadrano il mio volto senza sapere dove soffermarsi. Mi lecco le labbra notando il luccichio di desiderio proibito nei suoi occhi perciò capovolgo la situazione: ora la sua pancia si trova esattamente sopra al ripiano e piantaloni calati fino alle caviglie.

Il suo corpo esile è disteso sotto al mio poderoso. Mi libero di ogni indumento decisamente di troppo in una situazione del genere e affondo in lui senza preoccuparmi di prepararlo. Il suo corpo caldo e stretto è pronto per accogliermi e i suoi gemiti, i suoi magnifici ge-

Mr.Kim: ben tornato, Jungkook, ti accompagno nella tua postazione. 

Ricevo un ceffone su una guancia che mi fa cadere dal sogno di cui ero e sono prigionero.

Jungkook: si......si, certo andiamo.

La mia voce risulta un po' troppo titubate, cosa che non mi è mai successa prima. Quel sogno mi ha completamente destabilizzato.

Mr. Kim: come sai già, prima ti farò qualche domandina.

Sbuffo, sto pensando di andarmene e passare il resto della giornata nel letto con una mano tra le gambe e pensare ad ogni scenario possibile per sbattere quel verginello di Taehyung ma, la parte razionale di me me lo impedisce perciò acconsento.

Mr.Kim: dunque, vorrei sapere se la tua situazione a livello salutare è sana. Fammi spiegare, hai qualche intolleranza particolare o esami non corretti?

Ma di che cazzo sta parlando? Esami di che cosa? Se pensa che noi demoni perdiamo tempo in ste cazzate si sbaglia di grosso.

Jungkook: no, la mia salute è perfetta. Qualsiasi controllo è stato superato alla grande.

L'uomo mi scruta attento mentre con un pennarello verde scrive qualche nota su quel maledetto quadernino che aveva anche l'altro giorno.

Mr.Kim: procediamo. Hai mai mangiato degli alimenti molto particolari oppure hai mischiato cibi molto diversi tra di loro?

Cos'è questa, una seduta sul nutrizionismo? Se vuole sapere, ho cenato con una umana qualche sera fa.

Jungkook: no, ha sempre mangiato correttamente. Si, tanto cibo spazzatura e schifezze varie ma non sono un fan di alimenti troppo.....diversi.

Mr.Kim: l'ultima domanda di oggi è: cosa sei venuto a fare qui dall'Alaska?

O cazzo, ma allora se l'è veramente bevuta la storiella su di me che sono cresciuto in Alaska.

COLD BLOOD❄🩸(TAEKOOK)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora