Capitolo 19

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POV JUNGKOOK
Indosso correttamente gli occhiali protettori mentre immergo e mescolo diverse sostanze fra di loro. Grazie alla mia natura di creatura anormale, sono molto più avantaggiato in questo tipo di lavori infatti conosco ogni singola polvere.

Le mie mani scorrono rapide tra una provetta e l'altra come se stessi suonando uno strumento mentre il marchingegno alla mia destra si occupa di tenere sotto controllo le reazioni chimiche indesiderate.

Il mio libro è aperto esattamente sopra ad uno sgabello e ogni tanto vi sbircio per leggere gli ingredienti che mi servono per completare la "ricetta magica".

Schiuma e bolle viola incandescenti sgorgano dai becher. Tra poco mi devo ritirare, il tempo è decisamente volato in più non sono così indietro: l'infuso che mi servirà per rivestire la bolla di magia nera in modo da renderla impenetrabile al caldo del sole è quasi ultimato.

Mi spoglio del camice e, dopo aver riposto in ordine gli strumenti, abbandono la stanza.

Dalle grandi vetrate intravedo il cielo scurirsi sempre di più mentre una grande fila di persone si reca all'uscita. Sono fiero di me stesso, nonostante un piccolo errore di percorso adesso sono sulla pista corretta.

Sollevato faccio scattare la macchinetta e in due secondo mi sgolo il caffè bollente. Apro la bocca e stiro il collo sollevando la testa al cielo e muovendola da destra a sinistra.

Mr.Kim: Jeon, Jeon, Jeon; dimmi un po', com'è andata?

Mi volto preso alla sprovvista trovandomi l'uomo resposnsabile della nascita dell'unica pedina che potrebbe intralciare i miei scopi.

Jungkook: tutto liscio, è un bello spazio.

Mr.Kim: mh mh, capisco che tu possa essere stanco....ti lascerò andare...

Tutta questa suspance sta rendendo la situazione stupida e allo stesso tempo insopportabile.

Jungkook: con me non c'è bisogno che ci giri intorno. Dimmi le cose in faccia.

Il suo volto muta assumendo un'espressione più matura mostrando il pieno della sua età.

Mr.Kim: qualche giorno fa ci siamo lasciati con la promessa che tu mi avresti tradotto qualche riga di...di quello strano libro. Ti ricordo che come l'ho trovato in casa mia, se non mantieni la tua parola, me lo posso riprendere.

Mi guardo la punta delle vans nere imprecando mentalmente. Quest'uomo non è di certo stupido, se mi ficco nei casini ora sarebbe un vero problema e mannaggia a me perché ne ho già troppi.

Devo sbrigarmi e fare un salto nel reparto analisi: quei cazzo di campioncini saranno miei.

Jungkook: scusami, ma adesso sono davvero di fretta. In più state chiudendo, sarà per la prossima volta.

Faccio per compiere un passo ma lui non me lo permette sbarrandomi la strada col suo corpo.

Mr.Kim: no, no, no; non ci siamo. Primo sono io che comando perciò se la chiusura ti preoccupa posso rimandarla in più se vuoi mettere qualcosa sotto hai denti ho dei noodles istantanei molto gustosi.

Perchè cazzo deve sempre insistere in questa maniera? Come posso fare per non farneticare?

Mr.Kim: oppure...potrei chiamare mio figlio per farti portare in una pizzeria, ne conosce una che è imbattibile ed è pure economica.

Solo nel sentire questo piccolo accenno a Taeyung, il mio cervello prende a pompare quintali di sangue non sapendo più come distribuirlo.

Tae, dove sei? 

COLD BLOOD❄🩸(TAEKOOK)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora